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Inter Juve: la lotta continua! Allegri definisce questo dualismo come guardie e ladri

Siamo alla ventesima giornata e continua ad esistere il duello tra Inter Juve. La sfida si alimenta giornata dopo giornata e forse anche Allegri ha capito che non può continuare a fingere disinteresse verso la prima posizione. La Juventus mantiene il passo e, pur senza raggiungere la spettacolarità dei nerazzurri, sta giocando bene con un Vlahovic in ottima forma

Inter Juve: è guerra aperta. I bianconeri inseguono a due punti, ma adesso potranno godere della pausa dei nerazzurri per la Supercoppa, e così Allegri si diletta in similitudini sulla situazione di classifica

Martedì grasso per la Juventus e per i propri tifosi, che possono godersi una gioia tripla: vittoria convincente della propria squadra, doppietta di Dusan Vlahovic tornato ai fasti di una volta e un Allegri che finalmente non si nasconde ed estrae l’ascia di guerra. Inter Juve: la rivalità è più calda che mai.

Le dichiarazioni di Allegri su Inter Juve

Se Lautaro per l’Inter è imprescindibile, cosa può diventare per voi Vlahovic?
“Sta crescendo. Col Frosinone ha fatto una brutta mezz’ora, lo sa. È entrato e voleva spaccare tutto e quello è segno ancora di una non maturità. Stasera è stato più sereno, gli ho detto di star tranquillo perché i gol li fa, è un 2000 ha tutto il tempo e i margini di miglioramento davanti a sé però non deve cadere negli errori fatti col Frosinone”.

Le piace il ruolo di cacciatore? Perché c’è la lepre davanti e il cacciatore dietro…
“Di cacciatore? Se c’è uno davanti ce n’è uno dietro che insegue, come nel gioco di guardie e ladri. Dobbiamo essere bravi e stare sereni, il Lecce è una squadra difficile e bisogna prepararsi per prendere 3 punti. Intanto oggi abbiamo messo la quinta a 16 punti e questo è molto importante, poi vedremo”.

Cosa significherebbe arrivare davanti allo scontro diretto, anche se virtualmente?
“Pensiamo partita dopo partita. Vincere a Lecce è sempre difficile. Vengono partite non belle, combattute e bisogna fare un passettino alla volta”.

Le sfide interne a Inter Juve

  1. i portieri, Sommer vs Szczesny: da una parte l’austriaco e dall’altra il polacco, entrambi glaciali e freddi come le temperature in città, danno sicurezza a tutta la squadra e sono evidentemente i due portieri migliori del campionato sinora.
  2. i difensori, Bremer vs Bastoni: da una parte la forza bruta del brasiliano, eccellente stopper recupera palloni che da quest’anno è tornato sui livelli dell’altra sponda della mole. Bastoni invece è l’eleganza del braccetto difensivo che si diletta nell’armonia offensiva della squadra. Agli opposti ma entrambi perfetti
  3. i centrocampisti, Chalanoglu vs Rabiot: il regista e miglior marcatore tra i centrocampisti vs l’incontrista e ez migliore marcatore tra i centrocampisti dell’anno precedente. La testa e il motore, il cervello e i muscoli, in un’eterna sfida che va oltre il calcio
  4. gli attaccanti, Lautaro vs Vlahovic: entrambi aggressivi, entrambi giovani, entrambi fenomenali ma anche umorali. Il capitano dell’Inter ha fatto quello step ulteriore che gli sta garantendo plausi in ogni dove e il titolo del capocannoniere, il secondo vittima del suo stesso nervosismo ma che quando sta bene dimostra di essere un talento clamoroso, come in quest’ultimo mese.

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Analisi delle dichiarazioni di Allegri

Ovviamente le parole di Allegri non sono totalmente belliche; mantiene, come se fosse una mano di poker, le sue attenzioni al contesto intorno alla squadra e non meramente all’Inter. “Vincere a Lecce è sempre difficile”: il navigato Max conosce tutti gli strumenti di comunicazione utili per aumentare la pressione a Milano in via Mike Buongiorno 9 e per toglierla da Torino, ma non potrà andare avanti per sempre, visti i risultati.

Già la settimana scorsa la dichiarazione: “Scudetto? E’ questione di essere realisti. Abbiamo davanti l’Inter che sta facendo un campionato importante. Vincere oggi era importante per mantenere il vantaggio di 14 punti sul quinto posto. Non va bene la ripetitività con cui prendiamo e rischiamo di prendere gol.”

Ecco: questa dichiarazione, antecedente di una settimana a quella filosofica di guardie e ladri, era suonata a tutti gli addetti ai lavori fuori luogo. Come è possibile tentare di ingannare le persone, affermando di guardare ai 14 punti di vantaggio sul quarto posto piuttosto che ai 2 sul primo. Adesso Max è uscito allo scoperto: loro sono le guardie e i cacciatori, l’Inter è il ladro/lepe, ma forse non per molto. La supercoppa potrebbe cambiare diversi equilibri.

Juve-Inter 1-1: gol di Vlahovic e Lautaro | Risultato finale Serie A |  Gazzetta.it

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