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Kramer contro Kramer commuove anche a teatro

Diretto da Rossi Gastaldi, con Daniele Pecci e Federica Di Martino

Chi non ha visto Kramer contro Kramer, il film del 1979 vincitore di cinque Oscar, reso famoso dall’interpretazione di due icone del cinema americano come Meryl Streep e Dustin Hoffman? Ora il testo è diventato una pièce teatrale – tradotta da Masolino D’Amico, interpretata da Daniele Pecci e Federica Di Martino con la regia di Patrick Rossi Gastaldi – riscritta per l’occasione da Avery Corman, autore dell’omonimo libro, derivandola dal romanzo e non dal film. Ovviamente la storia è la stessa, i personaggi gli stessi, ma è stata contestualizzata da Corman, per adeguarla all’ambito teatrale. La fedeltà al romanzo è ciò che ha convinto ad accettare la parte Daniele Pecci: “Non ho mai amato gli adattamenti teatrali dal cinema – ha detto –  Finiscono per essere prodotti di sottogenere. Il film con Hoffman l’ho visto vent’anni fa, ma non ho inseguito nulla di Hoffman”. E Federica Di Martino ha cercato addirittura un’altra donna, rispetto alla Streep: “Per calarmi nel ruolo non ho pensato alla donna di quell’epoca, combattiva per i propri spazi e diritti, bensì alle donne della depressione post-parto del cosiddetto maternity blues. Con l’aggravante di un compagno che non ascolta e mi isola. Esco di casa per non fare del male a me stessa o al bambino”.

L’argomento della pièce, che fece molto scalpore al tempo, quando molte donne erano meno emancipata di oggi, è sempre attuale. Joanna (Federica Di Martino), costretta a dedicarsi a tempo pieno al figlioletto di cinque anni Billy (Francesco Borgese), perché il marito Ted (Daniele Pecci) non concepisce che il bimbo venga cresciuto da una tata, entra in crisi. Joanna si sente in trappola, non riesce a far capire al marito la gravità del suo disagio, al punto da arrivare a lasciarlo per cercare di ritrovare la sua indipendenza, rinunciando però anche a Billy. Ted scopre così di non essersi mai reso conto di quanto sia totalizzante occuparsi di un bambino di quell’età. E, facendo i salti mortali per non trascurare sia il suo lavoro di pubblicitario, riesce non solo a instaurare un rapporto splendido con il figlio, ma a diventare un vero padre.

Nel secondo atto Joanna, avendo raggiunto un equilibrio (ha trovato lavoro e un nuovo compagno), si rifà viva e rivuole Billy, ipotesi che Ted non intende nemmeno prendere in considerazione. Come molti altri genitori divorziati anche loro finiscono in tribunale a perorare la propria causa davanti al giudice, che deciderà di affidare Billy a Joanna.

“Quando ho letto il copione di Kramer contro Kramer mi sono posto due domande: come rendere teatrale una scrittura decisamente cinematografica e come renderlo contemporaneo senza alterare i significati della storia – spiega Patrick Rossi Gastaldi, che ha firmato un’ottima regia –  Ho lavorato insieme agli attori e alla scenografa per ricostruire con precisione e delicatezza l’intento della storia di Corman basata su tre temi: la coppia di genitori, il rapporto di un padre lasciato solo con il figlio, il crudele aspetto legale conseguente lo sfacelo della coppia”.

Complessivamente di buon livello l’interpretazione dei due protagonisti. Brava Francesca Romana Succi, che interpreta Bonnie, un’amica della coppia, e nella vita è la mamma di Francesco Borgese: il quale a soli quattro anni spicca per la sua interpretazione spontanea. In scena anche Fulvio Falzarano, Raffaele Latagliata e Adriano Evangelisti, a loro agio nei ruoli secondari. Molto efficaci le scenografie di Marta Crisolini Malatesta: ad esempio la scena del tribunale ha, come sfondo, una Combustione di Alberto Burri che dà subito il senso dell’animo lacerato. Le musiche originali sono di Patrizio Maria D’Artista

Visto al Teatro Manzoni di Milano. Repliche fino al 4 novembre 2012

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