Brittney Griner cestista Phoenix Mercury
Sport,  Attualità

L’ex cestista di team USA, Brittney Griner, finalmente libera e giocatrice delle Phoenix Mercury, ritorna a giocare e dà spettacolo

L’epilogo della vicenda rende giustizia all’ex cestista. L’ex cestista Brittney Griner è tornata in USA grazie a uno scambio di prigionieri ed è nuovamente una giocatrice di pallacanestro per le Phoenix Mercury. Ieri all’esordio 27 punti, 10 rimbalzi e 4 stoppate.

Joe Biden, e gli Stati Uniti, hanno fatto canestro. Canestro come esattamente faceva la cestista Brittney Griner per tutta la carriera. L’8 dicembre scorso la cestista classe 1990 è potuta tornare a casa. Adesso inizierà un processo in tre fasi per ridefinire la pena ma intanto la sua squadra del cuore pre intreccio internazionale, la Phoenix Mercury, l’ha riacquistata per un anno.

La storia della cestista Brittney griner

Nel Febbraio 2022 è stata arrestata all’aeroporto di Mosca e detenuta per possesso illegale di olio di Hashish.
Dopo essere stata in custodia cautelare, la moglie di Brittney Griner, Cherelle Griner ha sporto denuncia portando la vicenda alla stampa. Joe Biden ha promesso che avrebbe provato a riportare a casa l’ex cestista dei Phoenix Mercury e della nazionale.

Nell’Agosto del 2022, dopo 140 giorni di custodia cautelare in carcere, arriva la sentenza: 9 anni di reclusione e un milione di rubli come multa (per capirci, circa 15.730 euro).

Lo scambio di Biden per Brittney Griner

Dopo mesi di trattativa il commander in chief Joe Biden ha ottenuto lo scambio (non equo) con Viktour Bout, the merchant of death. Viktor Bout era stato condannato negli USA a 25 anni di reclusione per traffico internazionale d’armi e la sua storia di criminale fu anche ripresa nel film “lord of war” con Nicholas Cage . E così Putin ottiene uno delle sue spie, probabilmente uomo di fiducia mentre Biden ottiene “solo” la cestista ma non riesce a ottenere l’ingiustamente carcerato marine Whelan. Dal 2018 intrappolato in Russia.

Il ritorno in USA della cestista Brittney Griner, la richiesta per Paul Whelan e la firma con le Phoenix Mercury

Adesso Brittney, icona gay e sostenitrice della comunità LGBT, dovrà sottoporsi al processo, ma almeno è tornata nel suo paese e non dovrà più subire quegli abusi disumani. Nella speranza che anche il marine Whelan possa presto tornare in patria. La giocatrice, dopo due settimane dal rientro, ha chiesto in una lettera rivolta alla presidenza di aiutare anche il marine Whelan, vittima ancora incarcerata nelle disumane prigioni russe

Mercoledì 22 febbraio un nuovo inizio si propaga all’orizzonte: con un comunicato ufficiale le Mercury, squadra di Phoenix, ha confermato di aver firmato per un anno la 32enne, che potrà così tornare a fare ciò che le riesce meglio, canestro.

La prima partita dal ritorno di Brittney Griner: 27 punti, 10 rimbalzi e 4 stoppate

Davantiquasi 14.000 spettatori del Footprint Center di Phoenix  Brittney Griner ha finalmente ritrovato le sensazioni del campo e l’atmosfera della partita dopo aver perso tutta la stagione 2022 per la suddetta prigionia in Russia.

La sette volte All-Star ha ricevuto una standing ovation dai fan al Footprint Center alla presentazione delle squadre e sul campo ha risposto con una prestazione individuale importante: 27 punti, 10 rimbalzi, 4 stoppate.

La commozione nell’intervista post partita è visibile. “È solo la prima di tante soddisfazioni in un lungo percorso di rivalsa” ha ammesso la cestista. La sconfitta per 75-69 non oscura la prestazione e l’impatto emotivo di questa partita per la quale la stessa cestista ha ammesso di aver pianto.

La prima partita dal ritorno di Brittney Griner: 27 punti, 10 rimbalzi e 4 stoppate

Queste le sue parole riportate fedelmente: “E’ stato commovente. Sto solo ascoltando e vedendo certe clip. Mi hanno ingannato con quella canzone (è stata eseguita “Coming Home” di Skylar Grey, ndr)”, ha detto la Griner, che ha ammesso di aver iniziato a piangere durante la presentazione. “Parte del processo di guarigione è far uscire le cose. Ero molto commossa e ho cercato di nasconderlo.”

 

Editor: Tommaso Mauri

 

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