La presa della Bastiglia
Parigi,  Storia

La presa della Bastiglia 14 luglio 1789. L’inizio della Rivoluzione francese

Acquerello della presa della Bastiglia di Parigi dipinto da Jean-Pierre Houël nel 1789, a meno di un anno dall’evento

I semi della rivoluzione

Sin dalla primavera del 1788 in Francia si registra una situazione catastrofica. La crisi dell’agricoltura causata da ondate di freddo e disastrose grandinate riducono i villaggi alla miseria. A Parigi il prezzo del pane raddoppia e si aggrava lo scontento popolare. In molte province scoppiano disordini. A Versailles invece la vita di corte è sempre contraddistinta dallo sfarzo più sfrenato.
Il re Luigi XVI e la regina Maria Antonietta danno scandalo per il fasto dei loro banchetti, per lo sfoggio di abiti lussuosissimi e per la vita dissoluta da un punto di vista economico. Il paese rischia la bancarotta. Luigi XVI deve ricorrere al sostegno di Jacques Necker, politico ed economista svizzero, come ministro dell’economia.
Il suo principale tentativo è quello di ottenere la ripartizione egualitaria delle tasse. Le classi borghesi e popolari, riunite nel “Terzo Stato”, sono i ceti che soffrono maggiormente il peso tributario.
Il 5 maggio 1789 viene indetta l’Assemblea degli Stati Generali. Sono passati ben 175 anni dall’ultima volta. Il “Terzo Stato” ha la maggioranza numerica di deputati, ma il suffragio si svolgerà non per voto pro capite, bensì per ordine sociale, soluzione quest’ultima che avvantaggerebbe l’alleanza fra clero e nobiltà.
Il 20 giugno del 1789, il “Terzo Stato”, insieme ad una piccola percentuale di esponenti degli altri due ceti, decide di radunarsi a parte per costituire “L’Assemblea dei deputati della Nazione”. La loro autoproclamazione è di fatto un affronto al Re in persona.

La soluzione politica che Luigi XVI aveva affidato al ministro Necker, è ormai irrealizzabile. La nuova Assemblea si ritira nella sala dedicata al gioco della palla corda, per proclamare un giuramento solenne.

Da quel 14 luglio 1789, la rivolta, divenuta rivoluzione, ha trionfato sul potere assoluto, delineando le sorti di una Nazione. E, per la Francia così come per tutti i popoli dell’Europa, niente sarà più come prima

La destituzione del ministro delle Finanze Jaques Necker, da parte del sovrano Luigi XVI, è per Parigi la prova inconfutabile della congiura aristocratica, il segno della bancarotta e della controrivoluzione.

La presa della Bastiglia

La mattina del 14 luglio 1789 la popolazione parigina insorge, riversandosi nelle strade con una bandiera tricolore: nasce la drapeau française. Il rosso e il blu simboleggiano Parigi, il bianco è il colore della dinastia borbonica.
Quella mattina settemila insorti attaccano l’armeria de l’Hotel Des Invalides. Il bottino è di quasi trentamila fucili e diversi cannoni, ma della polvere da sparo nessuna traccia. Il popolo però sa dove trovarla: a Saint Antoine, nel centro della città, dove sorge la fortezza della Bastiglia.
Prende avvio l’assedio di questo tetro carcere, simbolo dell’Ancien Régime, costruito sotto il regno di Carlo V, che detiene al momento dell’insurrezione solo sette prigionieri: quattro falsari, il Conte di Solages e due folli. Annientata l’ultima resistenza delle guardie del comandante De Launay, la Bastiglia è presto conquistata da migliaia di rivoltosi.
 Luigi XVI, sconvolto, decide di riassumere il ministro Jacques Necker e spera in una tregua, ma la protesta è ormai dilagata nelle maggiori città del paese e non solo. Le notizie che giungono da Parigi, unite all’insostenibile condizione determinata da più di un decennio di recessione, spingono alla ribellione. A dare adito all’insurrezione è la rabbia accumulata, la carestia e la disperazione della popolazione francese.

La rivoluzione

La destituzione da parte di Luigi XVI del suo ministro delle finanze, Jacques Necker, scatenò davvero una rivoluzione. La notizia della crisi provocò a Parigi un autentico sconvolgimento.

Il 12 luglio tremila persone si raccolsero nei giardini del palazzo Reale e sfilarono in un corteo fittissimo che attraversò la città a mo’ di processione funebre, con bandiere, cappotti e cappelli neri e il busto di Necker coperto da un velo; tutti piangevano la caduta del ministro in cui avevano riposto le loro speranze.

Si mormoravano parole nuove come libertà, nazione, Terzo stato, costituzione, cittadini… Per questo i parigini compresero subito che la destituzione di Necker era il segnale che il re aveva intenzione di porre un freno alla trasformazione costituzionale cominciata nei mesi precedenti; era un “colpo di stato”, un atto “despotico” contro il quale bisognava reagire.

In città regnava allora un clima di paura e perfino paranoia, conseguenza del cattivo raccolto, che aveva provocato una grave carestia e ingrossato le file di poveri e mendicanti.

Dall’altra parte, il re stava preparando una brutale repressione e aveva mobilitato le truppe intorno alla capitale, con l’ordine di occuparla o addirittura, secondo alcuni, di raderla al suolo.

La giornata di martedì 14 luglio diede avvio alla Rivoluzione. Allo spuntare del giorno si sparse la voce che all’Hôtel des Invalides, un ospedale militare a ovest della città, erano stati ammassati 30mila fucili. L’edificio fu conquistato dalla folla, che requisì tutti i fucili e dodici cannoni.

Secondo molti storici fu questo il momento decisivo della giornata, l’istante in cui Luigi XVI perse la battaglia per Parigi e per il potere assoluto.

In seguito migliaia di uomini si diressero verso la Bastiglia, all’altro lato della città, per fare incetta di polvere da sparo. Alla fine, passate le cinque di pomeriggio, il governatore della prigione Launay ordinò di aprire le porte e la guarnigione si arrese.

Questa scelta fu salutata come una grande vittoria e subito l’episodio s’impresse nella mente del popolo come una straordinaria impresa, costellata di atti eroici, per trasformarsi infine nel simbolo del trionfo della Rivoluzione e dell’inizio di una nuova era di libertà.

Conclusione La presa della Bastiglia 14 luglio 1789. L’inizio della Rivoluzione francese

Leggi anche:

Pride. Storia e significato delle marce arcobaleno

La storia e l’albo d’oro dei Mondiali di calcio, in avvicinamento al Mondiale Qatar 2022 (1982-2018)

La Revolution: la serie tv Netflix sulla Rivoluzione Francese in chiave horror

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!