La Russia è sempre più isolata al G20 di Bali
Cina e India prendono le distanze dalla Russia e la maggior parte dei Paesi al G20 condanna la guerra
La Russia al G20 di Bali in Indonesia si è ritrovata più isolata che mai, visto che Cina e India, i tradizionali “alleati” di Mosca, hanno preso le distanze per via dei danni causati dalla guerra in Ucraina.
Lavrov attacca ma la Russia è sempre più isolata, anche al G20
“Nonostante le dichiarazioni degli Stati Uniti al G20, altri Paesi rimangono convinti che il conflitto in Ucraina sia stato provocato da Washington”, è questo l’attacco, ormai di routine, del capo della delegazione russa, Sergey Lavrov, al G20 di Bali. Ma una bozza (ancora da ratificare) di una dichiarazione congiunta dice che la “maggior parte” dei Paesi del G20 condanna la guerra in Ucraina, come riportato da Reuters. Nel frattempo, sia il presidente cinese, Xi Jinping, che il primo ministro indiano, Narendra Modi hanno alzato i toni e si sono dichiarati molto preoccupati per la situazione ucraina e per le conseguenze globali.
Xi ha parlato e condannato l’uso come arma del cibo, in riferimento all’accordo sul grano, e dell’energia e ha categoricamente escluso l’uso di qualsiasi arma nucleare. Inoltre, nell’incontro con il presidente francese, Emmanuel Macron, Xi ha ribadito che la posizione della Cina è chiara: sì al cessate il fuoco e sì alla fine del conflitto. Macron ha inoltre rilanciato il dialogo tra Francia (e di rimando dell’UE) e la Cina per impedire ulteriori fratture nello status quo mondiale. Anche in questo caso il leader cinese si è impegnato a rifiutare una guerra nucleare.
Il premier Modi spera che il G20 possa riuscire dove l’ONU ha fallito, anche se ieri ha approvato la risoluzione simbolica che dice che la Russia dovrebbe ripagare la ricostruzione in Ucraina. Ha difatti auspicato per una tregua del conflitto e per la via diplomatica. “Ho ripetutamente affermato che dobbiamo trovare un modo per tornare sulla via del cessate il fuoco e della diplomazia in Ucraina”, ha detto Modi. Ciononostante, ha detto che l’India continuerà a comprare il petrolio russo perché la sicurezza energetica indiana è questione di sicurezza globale allo stesso modo della guerra in Ucraina.
Anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha detto che ci sono dei segnali incoraggianti che fanno presagire una vera presa di posizione mondiale contro Mosca e contro Putin. Il nuovo premier britannico, Rishi Sunak, ha invece ha esortato la Russia a “ritirarsi dall’Ucraina”.
G20, Meloni e gli altri incontri
Inizialmente, il G20 doveva essere un forum per parlare della crisi economica e delle ripresa post Covid-19 ma, inevitabilmente, l’aggressione della Russia di Putin è diventato uno dei temi centrali discussi in queste ore. Si tratta anche il primo evento internazionale in cui sono presenti i maggiori capo di Stato o di governo del mondo e le occasioni per discutere di questi temi non sono mancate.
Ieri ci è stato il faccia a faccia Biden-Xi e nella giornata di oggi gli incontri sono proseguiti con il presidente cinese molto attivo e ambito. La premier italiana, Giorgia Meloni, è volata a Bali senza un vero un alleato diplomatico dopo la rottura con Macron sui migrati. Incontrerà certamente Biden e Xi ma la sensazione di impotenza è allarmante. Meloni ha parlato quasi un’ora con Biden “per coordinare le risposte a una serie di sfide globali, tra le quali la crisi climatica e l’uso dell’energia come arma da parte della Russia”. Biden si è accertato che Meloni condividesse la posizione secondo cui è la Russia l’aggressore e che le armi all’Ucraina sono una necessità. Al centro del discorso anche la crescita economica. Poco prima dell’incontro con Biden ha visto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e hanno discusso di immigrazione clandestina. Il meeting con Xi invece sarà domani.
Foto di copertina: The Guardian
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Editor: Lorenzo Bossola
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