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Cambiamento climatico, Italia partecipa con la Premier Meloni al Cop28 di Dubai

La partecipazione della premier Meloni al Cop28 di Dubai è uno dei tanti impegni della sua fitta agenda internazionale. Un momento molto delicato, questo, in quanto la crisi climatica si aggiunge alle ben più delicate questioni della guerra Israele-Hamas e della sempre attiva guerra in Ucraina, seppur passata in secondo piano.

Intervenendo di fronte all’assemblea dei 28 firmatari di nuovi accordo per il contrasto al cambiamento climatico, la Premier Meloni al Cop28 pur ribadendo l’impegno dell’Italia in questa lotta di civiltà, sostiene la necessità di scindere la lotta al cambiamento climatico da quelli che il Presidente del Consiglio italiano definisce “i radicalismi ambientali”.

Crisi climatica, Giorgia Meloni al Cop28: “Sì alla decarbonizzazione ma….”

Intervenendo di fronte a idversi capi di Stato e governo presenti nella metropoli del Golfo, Giorgia Meloni al Cop28 ha voluto portare una sua visione della lotta alla crisi climatica. Il Premier ha affermato che una politica di dimensioni globali come quella della decarbonizzazione, deve essere compiuta con senso logico stando attenti alle ripercussioni economiche e sociali che questa implica:

La mia idea è che se vogliamo essere efficaci, se vogliamo una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale. L’Italia sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione in modo pragmatico. Noi promuoviamo un approccio tecnologicamente neutro, libero da inutili radicalismi. La transizione deve essere ecologica, non ideologica.

Il Premier Giorgia Meloni con il Presidente degli UAE Mohammed bin Zayed Al Nahyan, che ha fatto gli onori di casa

La Premier Meloni al Cop28 ha poi precisato come l’Italia, all’interno del contesto dell’Unione Europea (una delle organizzazioni politiche sovranazionali più sensibili alla tematica del cambiamento climatico), intende portare all’attenzione di come la lotta al cambiamento climatico implica costi molto importanti che le fasce deboli della società non possono permettersi:

Il nostro Paese è anche impegnato a garantire, attraverso il programma Ue Fit for 55, un approccio multisettoriale che rafforzi i mercati del lavoro e mitighi l’impatto sui nostri cittadini. Ciò è un punto essenziale, perché se pensiamo che la transizione verde possa comportare costi insostenibili, soprattutto per i più vulnerabili, la condanniamo al fallimento.

In conclusione, inoltre, la Premier Meloni al Cop28 sostiene che nonostante il primo Global stockage sia stato raggiunto, vi è ancora parecchia strada da fare. Per Giorgia Meloni questa organizzazione deve servire ad attuare veramente degli obiettivi prefissati. Dice a riguardo:

Siamo ad un punto di svolta, poiché siamo chiamati a dare una direzione chiara e ad attuare azioni ragionevoli ma concrete, come triplicare la capacità mondiale di generazione di energia rinnovabile entro il 2030 e raddoppiare il tasso globale di miglioramento annuale dell’efficienza energetica.

Meloni al Cop28 e la riapertura al nucleare: “Nessun pregiudizio su questo tema”

Chiudendo poi al vertice della Cop28 di Dubai sul cambiamento climatico, il Presidente del Consiglio italiano ha di nuovo espresso opinione favorevole al ritorno del nucleare in Italia. Il nostro Paese, infatti, di recente ha visto un ritorno dei sì all’energia atomica in particolar modo fra le nuove generazioni. Su questo tema così delicato Giorgia Meloni al vertice di Dubai afferma:

Dobbiamo essere pragmatici e non ideologici, non ho nessun pregiudizio su nessuna tecnologia. Ricominciando daccapo sul tema del nucleare l’Italia non si troverebbe indietro. Ora c’è la sfida sulla fusione nucleare, una possibile soluzione per il domani di tutte le crisi energetiche e non solo.

piano di emergenza nucleare
Il Premier Meloni al Cop28 di Dubai ha di nuovo espresso l’apertura del governo italiano ad un ritorno dell’energia nucleare nella Penisola

Il governo italiano torna di nuovo attraverso le parole del suo Presidente, a riaccendere il dibattito sull’uso dell’energia nucleare. L’Italia di fatto non produce più elettricità dall’atomo da oltre trent’anni e lo ha ribadito in ben due referendum, quello del 1987 e del 2011. Dei recenti sondaggi hanno però dimostrato che l’opinione pubblica è in parte favorevole a un ritorno della fonte atomica per la produzione di energia elettrica.

Conclusioni Giorgia Meloni al Cop28 di Dubai

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