Luxor
Arte

Luxor, in Egitto riapre il Viale delle Sfingi

Egitto, a Luxor dopo mezzo secolo sono stati completati i lavori di ristrutturazione del “Viale delle Sfingi”

A Luxor, in un tripudio di luci, è stato riaperto il famoso “Viale delle sfingi” alla presenza del capo di Stato egiziano, Abdel Fattah al-Sisi. La strada è forse la più famosa dell’Egitto in per le 1.200 sfingi tradizionali e criocefale allineate sui lati.

Il viale delle Sfingi

Apre a Luxor, in Egitto, il Viale delle Sfingi, finalmente visitabile dopo un lungo restauro durato oltre mezzo secolo. La via è antica quasi 3000 anni, realizzata dal faraone della XVIII dinastia Amenhotep III. Lunga oltre 2,7 chilometri, i quali ospitano 1200 statue sacre, la strada appena restaurata collega i templi egizi di Karnak e Luxor. Il sito fu scoperto nel 1949 quando gli archeologi notarono decine di statue con corpo di leone e testa di ariete che si fronteggiavano.

Le rovine sono state scavate nel corso di tutto il Novecento. Solamente in questi giorni sono stati completati i lavori che mostrano il sito nella sua veste originale.

Luxor
Luxor, il Viale delle Sfingi

La processione che riapre il Viale delle Sfingi a Luxor

Sulla via hanno sfilato comparse vestite da sacerdoti che trasportavano imbarcazioni dorate del’epoca su portantine, accompagnati da vestali danzanti e portatori di aste luminose. La colonna sonora è stata musica classica vocale ritmata fra l’altro da circa 160 percussionisti e da bande militari, come avevano anticipato media egiziani.
L’evento televisivo, è stato arricchito da immagini dei templi riprese da droni, calde luci di riflettori e fiaccole, avvenenti presentatrici in abito da sera, documentari turistici, balletti su imbarcazioni sul Nilo.

 

Luxor nel passato

Luxor, oggi, è la città in cui si concentra il maggior numero di monumenti in Egitto, tra cui i Colossi si Memnone, la Valle dei Re e il Tempio di Karnak. Nel passato la città ha avuto diversi nomi: gli antichi egizi la chiamavano Uast, che significava “scettro”, mentre i greci la denominarono Tebe, per la sua somiglianza con l’omonima città della Beozia. Più tardi, gli arabi la le diedero il nome di Luxor o “palazzo dalle mille porte”

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