MANIFESTA 11
Arte

MANIFESTA 11, A ZURIGO È QUASI TUTTO PRONTO

Manifesta 11, la biennale europea di arte contemporanea inaugurerà a Zurigo il prossimo 11 giugno. Il curatore sarà Christian Jankowski e il fulcro il Pavilion of Reflection

 

What People Do For Money: Some Joint Ventures? Ovvero quanti lavori deve fare una persona per guadagnare dei soldi. Così si intitola Manifesta 11, la biennale di arte contemporanea che quest’anno verrà ospitata a Zurigo dal 11 giugno fino al 19 di settembre.

Alla guida Christian Jankowski, artista berlinese, conosciuto per le sue installazioni concettuali e per i suoi video, affiancato dalla curatrice e scrittrice inglese Francesca Gavin. Una coppia vincente, almeno a sentire le prime indiscrezioni a poco più di una settimana dall’avvio. I due sono riusciti a organizzare in diverse location trentacinque nuove progetti nati dall’incontro fra artisti di fama internazionale e “padroni di casa” rappresentanti di diverse professioni.

Il catalano Carles Congos produrrà un film con i vigili del fuoco di Zurigo, affrontando le differenze fra lavoro salariato e vocazione artistica. Maurizio Cattelan, invece, dopo essere uscito dal letargo farà la sua seconda apparizione sulle scene dopo il Guggenheim, portando a Manifesta 11 un progetto realizzato con un atleta paralimpico. Teresa Margolles sarà affiancata da un transessuale, mentre Shelly Nadashi da un insegnante di letteratura e Marguerite Humeau da un ingegnere specializzato in robotica.

Fulcro di Manifesta 11 sarà il Pavillon of Reflections, una piattaforma galleggiante costruita sul lago di Zurigo nei pressi di Bellevue. Un progetto nato come spazio di riflessione, una sorta di isola urbana, luogo d’incontro per osservare lo stretto rapporto fra arte e lavoro: di giorno funzionerà come un teatro, i visitatori potranno sperimentare i momenti cruciali nella realizzazione delle opere mentre la sera si trasformerà in un cinema all’aperto.

Ad accompagnare tutto il Mediation Programme, realizzato con la collaborazione del dipartimento dell’educazione della biennale, quest’anno si concentrerà su come attirare più pubblico possibile alle manifestazioni di arte contemporanea, facendo diventare quest’ultima importante all’interno della società. Meno criptica, e più stimolante per chiunque.

 

 


 

 

 

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