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Cinema,  Spettacolo

MORTO ERMANNO OLMI. MONDO DEL CINEMA IN LUTTO

È morto ad Asiago all’età di 86 anni Ermanno Olmi. Malato da tempo, venerdì era stato ricoverato in gravi condizioni ma, purtroppo, non c’è stato niente da fare. Il regista bergamasco si è spento nella notte. Vicini fino all’ultimo i figli Andrea e Fabio e la moglie Loredana.

Il cinema di Ermanno Olmi

Regista e sceneggiatore autodidatta, di umili origini, viene ricordato per il suo linguaggio cinematografico visionario e molto personale. Apprezzato documentarista, Ermanno Olmi era imprevedibile come il suo cinema. Un cinema “manzoniano” che ha sempre raccontato della gente comune e delle piccole. Ha mosso con disinvoltura il suo sguardo tra i generi più disparati. Ermanno Olmi è stato autore di bellissimi e amatissimi film come L’albero degli zoccoli (che gli valse la Palma d’oro a Cannes), Cammina, cammina, E venne un uomo. Leone d’oro a Venezia nel 1988 per  La leggenda del santo bevitore, nel 1994 ha diretto il bellissimo Il segreto del bosco vecchio film che ricevette un David di Donatello per la fotografia e un Nastro d’argento a Paolo Villaggio come attore protagonista.

funerali del regista si svolgeranno in forma strettamente privata, in linea con la riservatezza della sua vita.

Tanti i twitt dal mondo del cinema e della politica.

l’ex premier Paolo Gentiloni scrive: “Con Ermanno Olmi perdiamo un maestro del cinema e un grande esempio di cultura e di vita. Il suo sguardo incantato ci ha raccontato e fatto capire le radici del nostro paese”.

“GRAZIE,GRAZIE, Maestro Olmi.”…guardare il mondo con gli altri, non come un aristocratico intellettuale”.Rip”, così l’attore Alessandro Gassmann.

“Ermanno Olmi ci ha insegnato a vedere noi stessi nel nostro prossimo con il suo sguardo indulgente e carico di affetto e umanità. Un intellettuale carico di sapienza e dolcezza: una persona meravigliosa.”.Queste le parole di Fabio Fazio.

“La scomparsa di Olmi priva la cultura italiana di un gigante, uno dei grandissimi maestri del cinema italiano. Intellettuale profondo che ha indagato e esplorato i misteri dell’uomo e raccontato, con la poesia che contraddistingue le sue opere, il rapporto tra uomo e natura, la dignità del lavoro, la spiritualità”, commenta Dario Franceschini.

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