Patrick Zaki è in Italia: fine di un incubo durato 3 anni
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Patrick Zaki è in Italia: fine di un incubo durato 3 anni

È finalmente possibile mettere la parola fine alla vicenda che ha visto quale sfortunato protagonista Patrick Zaki. Lo studente poco più che trentenne è sbarcato nel pomeriggio in Italia, all’aeroporto di Malpensa, e ha poi proseguito in direzione Bologna, verso il rettorato dell’Università dove è giunto poco dopo le ore 20.

Domenica 23 luglio 2023 è dunque una data da ricordare per il giovane italo-egiziano. Si è finalmente conclusa la disavventura partita nell’ormai lontano febbraio 2020, quando Patrick fu incarcerato in Egitto a causa di un articolo scritto l’anno precedente e ritenuto colpevole di diffondere false notizie.

Dopo 22 mesi di prigionia e un iter processuale di oltre 1000 giorni Zaki ha potuto rientrare in Italia. A concedergli l’espatrio il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, che ha deciso di concedere la grazia allo studente, dopo che il tribunale di Mansoura aveva invece confermato la condanna di 3 anni.

Patrick Zaki è in Italia: fine di un incubo durato 3 anni
Patrick Zaki è in Italia: fine di un incubo durato 3 anni

Zaki raggiante torna in Italia: “È il giorno più importante della mia vita”

A stento trattiene il vortice di sensazioni che sta vivendo in una domenica di fine luglio che qualsiasi non è. Un Patrick Zaki visibilmente emozionato è infatti sbarcato all’aeroporto milanese di Malpensa alle ore 16.48. Ad attenderlo diverse decine di giornalisti oltre, naturalmente, alla sua famiglia e ai suoi amici.

Già alla partenza dal Cairo, dove si è imbarcato sul volo di linea Egyptair delle ore 13.14 italiane, Zaki aveva mostrato tutta la gioia nel poter finalmente tornare a casa. Le poche parole rilasciate prima delle procedure di controllo del passaporto del resto lasciavano pochi dubbi circa i sentimenti provati.

Grazie a tutti, sono contento di essere in Italia, ci vediamo a Bologna. È il giorno più importante della mia vita. Un grazie a Bologna, un grazie a tutti, un grazie agli italiani che hanno lavorato in questi tre anni per giungere a questo momento

Il ricercatore egiziano, studente dell’Università di Bologna, ha finalmente potuto lasciare l’Egitto in virtù della grazia presidenziale ricevuta 4 giorni fa un po’ a sorpresa, dopo che la corte di Mansoura aveva invece confermato le accuse risalenti al 2020 e comminato al 32enne 3 anni di carcere.

Patrick Zaki è in Italia: fine di un incubo durato 3 anni
Patrick Zaki è in Italia: fine di un incubo durato 3 anni

Patrick Zaki di nuovo in Italia: ora riposo e celebrazioni

Il viaggio di Zaki dopo il rientro sul suolo del Bel Paese è proseguito verso la sua Bologna. Nel capoluogo emiliano Patrick, accompagnato dalla fidanzata Rény Iskander e dalla sorella Marise, è arrivato poco dopo le 20. Ad attenderlo presso il rettorato dell’ateneo felsineo proprio il rettore Giovanni Molari oltre ad almeno un centinaio tra giornalisti, amici e attivisti. Tutti pronti ad applaudire la consegna della pergamena di laurea.

Il numero uno dell’Università degli studi di Bologna, e Rita Monticelli, professoressa e relatrice di Zaki presso lo stesso ateneo, hanno infatti accolto e abbracciato Patrick non appena rientrato in Italia a Milano. Nella serata di domenica 23 luglio proprio a loro è spettato il compito di consegnare allo studente egiziano la pergamena di laurea, conferma del completamento degli studi chiuso con un brillante 110 e lode.

Sono tre anni che lo aspettiamo

Patrick Zaki è in Italia: fine di un incubo durato 3 anni
Patrick Zaki è in Italia: fine di un incubo durato 3 anni

Questo il commento del rettore dell’Alma Mater Giovanni Molari, visibilmente emozionato nel riabbracciare Patrick Zaki. Anche la docente ha nascosto a stento l’emozione, ribadendo la gioia nel poter riaccogliere il giovane. Queste le sue parole:

Siamo stati insieme felici e commossi, sono stati tre anni molto difficili. Adesso dobbiamo goderci un po’ questa gioia e Patrick dovrà essere libero di vivere la sua vita

Giornata dunque pienissima di sensazioni positive e prossima ad una conclusione altrettanto ricca, con il sicuro e meritato tributo che gli studenti di Bologna dedicheranno al collega. Dopo tanta sofferenza e una lunga, estenuante attesa, è tempo di festeggiare e ripartire: si può infatti finalmente dire che Patrick Zaki è libero.

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