Moda

Prato celebra il Jeans

Prato celebra il Jeans. Il Museo del Tessuto del capoluogo toscano riassumerà in cento manufatti, esposti da giugno a novembre,

 

Prato celebra il Jeans. Il Museo del Tessuto del capoluogo toscano riassumerà in cento manufatti, esposti da giugno a novembre, l’ultra centenaria storia del tessuto duttile e resistente che ebbe natali italianiIl jeans, un emigrante (di successo) che ha fatto ritorno in patria. È questa in fondo la storia avvincente e piena di curiosità che viene raccontata da un mostra, presentata in questi giorni, che sarà inaugurata a cavallo dell’estate: Jeans! Le origini, il mito americano, il made in Italy.

 

Si annuncia come uno degli eventi più interessanti

 

Si annuncia come uno degli eventi più interessanti che accompagneranno, dal 22 giugno, Pitti Uomo. Il celebre salone dell’abbigliamento che si tiene due volte l’anno nel capoluogo toscano. La mostra sarà però allestita presso il Museo del Tessuto di Prato, che la promuove con enti pubblici e privati locali. Organizzata in sezioni, l’esposizione celebra il tessuto sin dalle sue origini, che gli storici collocano proprio in Italia, tra il XVIII e il XIX secolo, o addirittura nell’alto Medioevo.
Uno dei testimonial – gli studiosi ci perdoneranno il termine improprio – più famosi della «preistoria» del jeans (che ancora non si chiamava così) fu Giuseppe Garibaldi, i cui celebri pantaloni blu saranno esposti a Prato tra i cimeli più preziosi (recentemente Rifle ha giocato d’anticipo sul tema lanciando il modello Garyb che si rifà esplicitamente all’eroe dei due mondi).

 

Il grande condottiero e padre della patria

Il grande condottiero e padre della patria aveva scoperto le non comuni doti di resistenza del tessuto denim durante la sua permanenza sui bastimenti in partenza dal porto di Genova. La città della Lanterna viene infatti considerata il luogo dal quale il termine francese blue de Genes (poi diventato blue jeans) partì alla conquista del mondo. Resistente lo era di certo, quel tessuto di spesso fustagno che serviva soprattutto per confezionare velature e teli di protezione per le merci. Una delle origini più accreditate del termine denim – che oggi identifica tutti i capi cuciti in tessuto di jeans – ha invece a che fare con la tela di Nimes (la città francese), tinta in color indaco, che caratterizzava – e qui torniamo al punto – l’abbigliamento dei marinai genovesi.

l’origine etimologica, Zéna

Insomma, quale che sia l’origine etimologica, Zéna tenne a battesimo questa star dei tessuti, che a Prato sarà rappresentata anche da abiti p l’origine etimologica, Zénaopolari e da lavoro risalenti all’800-‘900 (provenienti dal Museo Nazionale di Arti e Tradizioni Popolari di Roma), da quadri, persino da arredi sacri e statuine del presepe abbigliate con capi in jeans, risalenti allo stesso periodo, conservate abitualmente presso il Museo Civico «G. Luxoro» di Nervi.
Tra i cento manufatti che compongono la parte storica della mostra vi sono poi i reperti di quella che potremmo considerare «l’età dell’oro» del jeans. Valicato l’Atlantico sui velieri diretti nelle Americhe, il resistente tessuto viene infatti presto adottato da contadini, manovali e cow-boys per confezionare principalmente pantaloni. La fibra più utilizzata è quella di cotone, coltivata estensivamente nelle piantagioni dove languono gli schiavi strappati alle loro terre d’origine, nel continente africano.

Tra gli anni Venti e Sessanta del secolo scorso,

Tra gli anni Venti e Sessanta del secolo scorso, grazie soprattutto al potere seduttivo del cinema, il jeans, diventato tessuto casual per eccellenza, duttile al punto da potersi trasformare in pressoché ogni singolo pezzo di un guardaroba completo, dal cappello alle scarpe, riparte alla conquista del mondo. Sul grande schermo le star in blue jeans si sprecano: James Dean, John Wayne, Marlon Brando, Clint Eastwood… Chi più ne ha, più ne metta.
Emigrante di ritorno, dicevamo all’inizio dell’articolo. Perché, appunto come uno dei nostri conterranei andato a cercare fortuna in America, e accumulatane una cospicua, il jeans – ormai definitivamente connotato – ritorna in Italia, dove proprio in Toscana, sin dagli anni Cinquanta, si sviluppa un’industria specializzata che è in grado di assecondare l’evoluzione del costume in corso.

L’italia vive un decennio ricco di innovazioni e promesse

L’italia vive un decennio ricco di innovazioni e promesse, celebrato in questi giorni a Milano.
Nell’ambito della mostra Jeans! Le origini, il mito americano, il made in Italy, che, come detto, aprirà il 22 giugno e chiuderà il 30 novembre 2005, sono previste anche proiezioni di spezzoni di film americani e italiani. Servizi di moda e video che daranno il necessario apporto multimediale all’evento, così come si suole al giorno d’oggi. Tra le iniziative collaterali, la Fondazione del Museo del tessuto di Prato lancerà a settembre un concorso per giovani stilisti.
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