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Attualità,  Economia

Prelievo dai conti e quota 104: il dietrofront del Governo

Dietrofront del Governo che dice no al prelievo dai conti. È la stessa premier Giorgia Meloni, direttamente da Bruxelles, a bocciare la bozza della manovra fiscale. Si affida ancora una volta ai social il presidente del Consiglio per inviare agli italiani un messaggio forte e chiaro: il Governo non andrà a mettere le mani nelle tasche dei cittadini.

Niente prelievo dai conti degli abitanti dello stivale, e retromarcia sulla bozza di Finanziaria che dovrebbe prendere vita tra la sera di venerdì 27 ottobre e la mattinata di sabato 28: questa è la risultante di una giornata di dialogo all’interno della Maggioranza, che appare quanto più spaccata circa diverse tematiche legate alla legge Finanziaria.

Aspetto a lungo dibattuto, e per cui al momento non sembra ancora esserci una quadra definitiva, è pure la questione di quota 103. O meglio il punto di partenza per il delicato argomento delle pensioni sarebbe quota 104, ma in special modo la Lega all’interno del Governo si sarebbe messa di traverso circa l’approvazione di tale bozza di programma.

Prelievo dai conti e quota 104: il dietrofront del Governo
Prelievo dai conti e quota 104: il dietrofront del Governo

Il prelievo dai conti correnti e quota 104 spaccano il Governo: tutto quello che c’è da sapere

È stato un vero e proprio dietrofront quello che ha compiuto appena qualche ora fa il Governo italiano. Per bocca della premier Giorgia Meloni, prima di fronte alle telecamere mentre era a Bruxelles e poi a mezzo social, l’esecutivo ha detto no alla bozza sulla legge Finanziaria.

Controverso e bocciato in modo categorico il prelievo dai conti degli italiani. L’ipotesi secondo cui l’Agenzia delle Entrate avrebbe  modo di accedere in maniera diretta ai conti correnti dei cittadini del Bel Paese per il recupero di imposte non versate è stata rapidamente negata dal presidente del Consiglio.

Avviso ai naviganti: nella legge di bilancio non c’è la misura che consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate

Queste le parole impiegate dalla leader di Fratelli d’Italia per confermare il dietrofront del Governo. La manovra, per il momento abbozzata, dovrebbe prendere forma definitiva entro la mattinata di domani, sabato 28 ottobre 2023. Le questioni controverse però al momento rimangono diverse.

Prelievo dai conti e quota 104: il dietrofront del Governo
Prelievo dai conti e quota 104: il dietrofront del Governo

Altro nodo infatti è pure quello relativo alle pensioni. Dal 1 gennaio del prossimo anno secondo quanto disegnato dalla nuova Finanziaria i lavoratori potranno andare in pensione con la così detta quota 104. Si tratta di una bozza che garantirebbe l’addio al lavoro a 63 anni d’età, a fronte però di 41 anni di contributi. Somma dei due valori che appunto fa 104.

Su quest’ultimo punto, oltre a quello del prelievo dai conti, categorico il no della Lega. Accesi i pareri in tal senso del leader del Carroccio Matteo Salvini e anche del vicesegretario Andrea Crippa. La forte presa di posizione del movimento avrebbe spinto la premier al dietrofront e provocato un’evidente tensione interna alle stesse forze dell’esecutivo.

Peraltro pure l’altro alleato interno alla Maggioranza, ovvero Forza Italia, avrebbe domandato di poter consultare la bozza definitiva della manovra prima della sua discussione finale in Senato. Il metodo delle bozze avrebbe trovato numerosi detrattori nei ranghi del partito che fu di Silvio Berlusconi.

Dietrofront del Governo: chiarimento circa l’ipotesi prelievo dai conti

Parole chiare e inequivocabili quelle con cui la premier Giorgia Meloni ha confermato la retromarcia del Governo circa la bozza di manovra Finanziaria al vaglio in queste ore. Secco no arrivato pure da Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, che ha addirittura parlato di “bozze non autorizzate”.

Eliminata prontamente la voce secondo cui l’Agenzia delle Entrate avesse facoltà di mettere mano sui depositi economici degli italiani. Obbiettivo della manovra sarà piuttosto uno snellimento delle procedure circa il pignoramento, e un accorciamento dei tempi tecnici necessari in tal senso.

Termini di notifica fissati a 60 giorni, rateizzazioni, specifiche circa l’azione di pignoramento e modalità di recupero dei crediti alleggerite e rese meno lente: questi sono gli aspetti sui quali la bozza di Finanziaria dovrebbe puntare l’accento, tralasciando dunque la possibilità di un diretto prelievo dai conti.

Prelievo dai conti e quota 104: il dietrofront del Governo
Prelievo dai conti e quota 104: il dietrofront del Governo

Conclusione: Prelievo dai conti e quota 104 spaccano il Governo che fa dietrofront

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