QUEEN, IL FIM: RAMI MALEK DIVENTA FREDDIE MERCURY
Sarà la star della serie tv ‘Mr.Robot’ a interpretare il leader dei Queen nel biopic Bohemian Rhapsody
Ci sono già due nomi in prima linea per il primo film dedicato ai Queen e alla sua leggendaria rockstar: Bryan Singer e Rami Malek.
Se il regista di X-Men e Superman Return è al momento in trattativa con i produttori del biopic, l’Eliot Anderson di Mr.Robot sembra ormai confermato. Sarebbe un peccato perdere un attore così promettente e tanto somigliante a Mercury.
Il film
L’importante è che non si perda tempo ulteriore: il progetto del biopic Bohemian Rhapsody è in ballo da ben sei anni e le controversie nate fino ad ora sono state tante. Per interpretare il musicista britannico si era pensato innanzitutto Sacha Baron Cohen, ma l’attore comico rifiutò per via dei contrasti con i restanti membri dei Queen. Era infatti fortemente in disaccordo con l’idea di far morire il protagonista a metà del film, lasciando la seconda parte della storia ai reduci della band.
Cohen ha criticato altre scelte di Brian May, come quella di ‘ripulire’ l’immagine di Freddie Mercury , censurando o limando le sue esperienze di vita più estreme. Se può essere vero che ‘immolare’ il film alla rockstar rendendola manichino dell’eccesso ha spesso portato a risultati modesti in diversi biopic girati nel passato, le critiche di Cohen sull’intero progetto non sono poi così campate in aria.
Sorprende, ad esempio, l’idea di affidare all’esperto ma naive Bryan Singer il ruolo di regista, dopo che sono stati contattati nomi del calibro di David Fincher e Tom Hooper, autori e registi di ben altro profilo artistico.
Al momento di Bohemian Rhapsody si sa poco altro. Sarà la 20th Century Fox e la New Regency a co-finanziare il progetto, prodotto da Graham King. Anthony McCarten invece ha scritto la sceneggiatura.
Arriveranno presto altre novità, la speranza è che il film dedicato a una delle figure più rappresentative e influenti della musica contemporanea sia un ritratto all’altezza, non privo di sfumature goliardiche e ‘pagliaccesche’, che di certo appartenevano al suo carattere e al suo stile.
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