Reati di corruzione e turbativa d’asta: dall’ arresto del dg di Sogei ai 32 indagati
Nella serata di ieri, lunedì 14 ottobre, a Roma è avvenuto l’arresto del dg di Sogei (società informatica del Ministero dell’Economia), Paolino Iorio, e dell’imprenditore Massimo Rossi, manager delle società informatiche Italware srl e Itd Solution spa. I due sono stati colti in flagranza nel momento dello scambio di una mazzetta da 15 mila euro, probabilmente l’ennesima dell’anno.
La Guardia di Finanza è intervenuta per concorso in corruzione sequestrando la somma. L’accaduto rientra in un’inchiesta molto più ampia di quel che sembra, poiché coinvolge 18 persone e 14 società, indagate dalla procura di Roma per possibili reati di corruzione e turbativa d’asta.
Società e persone indagate: anche Stroppa e l’ufficiale Masala coinvolti
Tra i 18 indagati anche il classe ’94 Andrea Stroppa, braccio destro di Elon Musk in territorio italiano, nonché presunto destinatario di informazioni riservate rivelate durante le riunioni ministeriali. Il giovane informatico sarebbe stato contattato dall’ufficiale della Marina Antonio Angelo Masala, anch’esso presente nell’elenco dei soggetti indagati.
Dalle intercettazioni delle conversazioni di Masala si è infatti scoperto che l’ufficiale avrebbe rintracciato Stroppa dopo essere venuto a conoscenza del progetto del governo italiano di acquisizione del sistema satellitare firmato Starlink (di proprietà di Elon Musk).
L’obiettivo di Masala era quello di coinvolgere l’azienda Olidata Spa e il corrispettivo manager Cristiano Rufini nel progetto per trarne vantaggio, trasmettendo inoltre illegalmente informazioni riservate e decisioni prese in sede ministeriale a Stroppa.
Questo, non solo insinuerebbe l’esistenza di un accordo a monte volto a favorire Olidata, quanto l’intervento illecito da parte di un pubblico ufficiale.
Alla luce di quanto detto, le autorità hanno sequestrato cellulari e computer degli indagati per procedere nelle indagini.
Mentre, tra le 14 società nel mirino figurano le stesse Italware srl, Itd solution spa e Olidata spa, assieme Sferanet srl, Dimira srl, Digital Value spa, Innovery spa, Vipa Impianti srl, Buildings Vamp srl, Albamar srl, Samar srl, Business solutions srls, Mondostore srl e Ismart srl.
Come conseguenza di quanto avvenuto, la Guardia di Finanza ha dato esecuzione di un decreto di perquisizione locale e domiciliare, nonché di sequestro per il numero prima indicato di imprenditori e pubblici ufficiali.
La Guardia di Finanza parla di un:
“articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell’Interno.”
Tornando al dg Iorio, questo si trova attualmente agli arresti domiciliari, accusato di ricevere indebitamente e regolarmente somme di denaro da Massimo Rossi per l’esercizio delle sue funzioni, prima nei ruoli di direttore ingegneria, infrastrutture e datacenter, poi come direttore generale della società.
Per giunta, intercettazioni rivelano come il direttore generale Iorio fosse solito vantarsi delle operazioni condotte di ritorno a casa, non sapendo di essere ascoltato dai militari della Guardia di Finanza anche all’interno della sua vettura.
Riguardo l’arresto del numero due di Sogei, i procuratori aggiunti Paolo Ielo e Giuseppe Cascini, coordinatori delle indagini, comunicano:
“Sogei Spa si impegnava ad acquistare prodotti e servizi forniti dalle società per un valore complessivo di 98,6 milioni di euro (da Italware Srl) e 5,7 milioni (da Itd Solution spa).”
L’arresto di ieri sarebbe avvenuto quindi durante l’ultimo di una serie di incontri regolarmente organizzati e ripetuti, circa due volte al mese a partire dal novembre del 2023, sempre o quasi nell’abitazione dell’imprenditore Rossi.
Conclusione: in seguito all’arresto del dg di Sogei e dell’imprenditore Massimo Rossi, 18 persone e 14 società risultano indagate dalla procura di Roma per possibili reati di corruzione e turbativa d’asta. Anche l’uomo di fiducia di Musk, Andrea Stroppa, figura tra queste.
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