Robert Wilson
Arte

Robert Wilson 2016

A Villa Panza Robert Wilson organizza un’importante mostra con un omaggio al mecenate Panza di Biumo.

Il FAI ospita a Villa e Collezione Panza le opere di Robert Wilson.

Il regista statunitense, drammaturgo, coreografo, pittore e scultore ha progettato una mostra intensa per il Fondo Ambiente Italiano, che si muove all’interno e all’esterno della villa attraverso tematiche e capitoli corrispondenti a opere e tipologie di lavori differenti, alcuni pensati e realizzati proprio per questa occasione.

Robert Wilson for Villa Panza. Tales a cura di Noah Koshbin, curatore dei progetti espositivi dello Studio Wilson, e di Anna Bernardini, direttore dell’antica dimora di Varese.

Un’esperienza intensa e affascinante che si snoda all’interno della villa e del suo parco e che permette di conoscere meglio la poetica di Robert Wilson, uno dei maestri del teatro contemporaneo ed eclettico artista visuale, attraverso un’importante selezione di Video Portraits e l’installazione site-specific, A House for Giuseppe Panza, omaggio al suo appeal intellettuale con cui diede importante contributo all’arte.

Nelle opere esposte, così come nel carattere della collezione di Villa Panza, emerge un continuo confronto tra il mondo classico e quello contemporaneo, una tensione in grado di far dialogare differenti epoche, accompagnata da una profonda sensibilità per la luce e per il tempo interiore.

Un comune sentire tra l’artista e il noto collezionista milanese che ha portato Robert Wilson a progettare un installazione site-specific in omaggio a Giuseppe Panza di Biumo. Costruita nel parco in stile American Shaker, presenta una struttura semplice che ricorda il design tradizionale americano facendo da contrappunto alla grandiosa architettura della villa e, al suo interno, propone un tableau vivant accompagnato dalla registrazione di uno scritto di Rainer Maria Rilke, testo molto caro al mecenate d’arte.

I 56 Video Portraits sono, invece, macchine tattili in lenta mutazione che amplificano le potenzialità narrative del ritratto avvicinandolo al racconto cinematografico, senza perdere la fissità che caratterizza il ritratto pittorico.

I video ritraggono animali e personaggi famosi del mondo dell’arte e dello spettacolo: dall’attore Robert Downey Jr – che ci comunica con un impercettibile movimento degli occhi che sta assistendo alla dissezione del proprio corpo – dallo scrittore Gao XingJian al ballerino Roberto Bolle al soprano Renée Fleming.

Tra questi, per la prima volta in Italia, dopo la mostra a Parigi del 2013, sarà possibile ammirare la serie dei “Lady Gaga Portraits”, realizzata e presentata nello stesso anno al Museo del Louvre.

Il progetto si ispira a tre capolavori: il Ritratto di Mademoiselle Caroline Rivière (1806) di Jean–Auguste Domenique Ingres, la Morte di Marat (1793) di Jacques-Louis David e la Testa di San Giovanni Battista (1507) di Andrea Solari.

L’opera Flying, che chiude il ciclo di Lady Gaga, ha invece un carattere più contemporaneo pur essendo ispirato all’antica pratica bondage, di tradizione giapponese, dello Shibari.

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