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Attualità

San Siro salvo, ma dal 2024-2025? Polemica su Sala

Che ne sarà del futuro dello stadio Giuseppe Meazza di Milano? L’impianto, più noto come stadio San Siro, al momento ospita le partite casalinghe di Milan e Inter, ma entrambe le compagini milanesi hanno da tempo reso noto di voler cercare una soluzione propria altrove.

L’Inter del presidente Steven Zhang punta sulla realtà di Rozzano, per la quale ha già ufficializzato l’interesse, mentre il nuovo Milan statunitense del numero uno Gerry Cardinale ha scelto San Donato. Due nuove case dunque lontano dal centro del capoluogo lombardo e collocate invece nell’hinterland.

Il risultato è quello che sembra condurre lo stadio sì verso la permanenza, ma pure verso l’anonimato. Il rischio sempre più forte infatti pare essere quello di vedere l’impianto di San Siro vuoto a partire dal 2024 o al massimo dal 2025.

La giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala avrebbe pronto un vincolo culturale semplice per la realtà di San Siro. Che significa? Tale procedura sempre più probabile comporterebbe il divieto di abbattimento, ma pure di conseguenza l’elevato e concreto rischio che le due ricche società calcistiche lombarde prendano altre strade già tracciate e lascino così Milano.

Manco a dirlo dunque l’intera vicenda è sfociata nella polemica politica. E il primo bersaglio da più parti pare essere proprio il primo cittadino milanese Giuseppe Sala. Tra favorevoli e contrari all’eventuale esodo di Milan e Inter l’opinione pubblica e la politica si sono infatti letteralmente spaccate in due.

San Siro salvo, ma dal 2024-2025? Polemica su Sala
San Siro salvo, ma dal 2024-2025? Polemica su Sala

Vincolo culturale semplice: San Siro resta in piedi ma per chi?

La decisione della soprintendente Emanuela Carpani ha stabilito che lo stadio San Siro non sarà abbattuto. Il vincolo culturale semplice anticipato dal Comune del capoluogo lombardo impedisce infatti di buttare giù i muri dell’impianto, ma di fatto stoppa pure i progetti innovativi e futuristici di Inter e Milan.

Se qualche residua speranza di vedere rossoneri e nerazzurri giocare ancora tra le leggendarie mura dello storico complesso sportivo poteva ancora restare aperta, la scelta presa dagli organi politici milanesi appare come una definitiva chiusura ad ogni nuova possibilità.

I due club, nelle persone di Steven Zhang a capo del gruppo Suning e Gerry Cardinale a guida della società Redbird, avrebbero infatti voluto costruire la propria nuova casa nel parcheggio antistante l’impianto, dopo l’abbattimento dello stadio più intitolato al mondo al cui posto sarebbe sorto un nuovissimo distretto commerciale e sportivo.

Si preannuncia dunque un percorso burocratico ad ostacoli, in cui però sia Milan che Inter potrebbero accelerare i rispettivi iter progettuali per i nuovi impianti casalinghi, abbandonando presto l’impianto Giuseppe Meazza. Il rapporto tra i due club e San Siro è per il momento stabilito da una convenzione valida fino al 2030, ma i recenti sviluppi sembrano cambiare l’intero quadro con largo anticipo, spingendo i due club a velocizzare i progetti sugli stadi di proprietà nell’hinterland della città ambrosiana.

San Siro salvo, ma dal 2024-2025? Polemica su Sala
San Siro salvo, ma dal 2024-2025? Polemica su Sala

Cresce la polemica intorno al futuro di San Siro: le voci politiche e sociali milanesi

L’affaire San Siro tiene banco e continua a scatenare polemiche da più parti. Il mondo dello sport, ovviamente, ma pure quello della politica, si stanno confrontando a viso aperto circa quale potrà essere il futuro prossimo dell’impianto.

Bersaglio primo dell’ondata di voci che sono letteralmente esplose intorno a ciò che ne sarà di San Siro è chiaramente il primo cittadino milanese Giuseppe Sala. Se infatti il capogruppo del Pd in Comune Filippo Barberis sembra porsi sulla medesima linea del sindaco e difendere il vincolo culturale, di parere nettamente opposto sono i principali responsabili della destra milanese.

Il capogruppo di FI Alessandro De Chirico ne ha per la giunta Sala ma pure per gli alleati, a suo dire troppo morbidi in alcuni frangenti.  Queste le sue parole:

I no trasversali della politica cittadina e nazionale e l’indecisionismo di Sala e del Pd ci hanno portato in un vicolo cieco. Ho cercato in tutti i modi di scuotere un centrodestra senza memoria di quello che di buono è stato fatto, urbanisticamente parlando, per la nostra città. Inutile ricordare le ambigue dichiarazioni e i tentennamenti dei leader di partito che hanno solo aggiunto incertezza al caos provocato da un centrosinistra spaccato su tutto

Toni forse ancora più duri quelli usati dal segretario milanese della Lega, nonché consigliere comunale, Samuele Piscina. Egli attacca senza mezzi termini Sala, indicato come il principale responsabile dell’addio di Inter e Milan dalla città di Milano. Queste alcune dichiarazioni di Piscina:

La partita è finita. Il vincolo mette termine alla telenovela sullo stadio. Tergiversando per anni, Sala e la sinistra hanno cacciato Milan e Inter dalla città

Vicini alla realtà di San Siro personalità come Massimo Moratti e Luigi Corbani. L’ex presidente dell’Inter è da tempo schierato su posizioni contrarie all’abbattimento dello stadio che gli ha regalato gioie e dolori negli anni. Le sue parole lasciano poco dubbi sul sentimento profondo che lo lega all’impianto Giuseppe Meazza:

Nessuno può impedire ai tifosi di Milan e Inter di essere affezionati, legati, attaccati a uno stadio che nelle sue mura ha visto passare la storia del calcio

Pure Corbani, presidente del Comitato SìMeazza, è impegnato da anni a sostegno della salvaguardia dello stadio San Siro e non risparmia critiche al sindaco Sala così come a Milan e Inter. Queste le parole di Corbani:

San Siro vuoto? È solo un bluff di Milan e Inter. Ci hanno già provato con Sesto San Giovanni

Dunque la questione San Siro rimane decisamente calda e completamente aperta, e appare condita da veementi polemiche, il cui primo bersaglio resta il sindaco milanese Giuseppe Sala. La soluzione che possa accontentare un po’ tutti al momento sembra ridotta ai minimi termini, e la prospettiva di vedere Inter e Milan lontano dall’attuale casa di San Siro pare essere ogni giorno più concreta.

San Siro salvo, ma dal 2024-2025? Polemica su Sala
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