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Scatta l’allarme polmoniti cinesi: tanti casi tra i bambini

È di nuovo allarme sanitario in Cina. Sarebbero in pericoloso aumento i casi di polmoniti cinesi tra i bambini. Questa volta responsabile dell’infezione è un batterio, anziché un virus, ma la preoccupazione internazionale sale viste le caratteristiche sin qui dimostrate dallo stesso microrganismo.

Il nome scientifico è Mycoplasma pneumoniae, e la sua colpa è quella di andare a scatenare forti infezioni a carattere respiratorio nei polmoni, specie dei bambini. A forte rischio rimangono anche i pazienti più fragili o già malati.

Le prime ansie connesse a questo batterio e i primi casi di tali polmoniti cinesi sono già approdate in Europa. Ovviamente le autorità dell’Unione Europea invitano alla calma e chiedono di mantenere ordine, ma i casi registrati ad esempio in Francia qualche perplessità la lasciano di certo.

Scatta l'allarme polmoniti cinesi: tanti casi nei bambini
Scatta l’allarme polmoniti cinesi: tanti casi nei bambini

Polmoniti cinesi nei bambini: ecco cosa sta succedendo in Cina

Partiamo dal nome: Mycoplasma pneumoniae. Questo piccolo batterio sarebbe il responsabile dell’ondata di polmoniti cinesi che stanno appunto dilagando da qualche giorno nel Paese del Sol Levante. L’effetto principale che tale microrganismo determina è quello di un’infezione respiratoria acuta e grave.

Coloro che più di tutti sembrano subire gli effetti di questo batterio sono i bambini, oltre a individui malati e già di per sé fragili. Gli ospedali della Cina sembrano già sentire almeno in parte il contraccolpo dei ricoveri, con i numeri che salgono in maniera allarmante.

L’aspetto più preoccupante di queste polmoniti cinesi, così sono state ribattezzate dalla stampa internazionale, è che si manifestano in forme molto più forti rispetto ad una normale polmonite virale. Proprio questa sottile ma determinante differenza sembra provocare qualche grattacapo in più agli esperti: ci si trova di fronte ad un batterio e non, come norma in caso di polmoniti, ad un virus.

Secondo aspetto che mette agitazione nella comunità sanitaria mondiale è l’apparente iniziale resistenza di tale Mycoplasma pneumoniae ad alcuni antibiotici, in particolare l’azitromicina, normalmente adoperata nei casi di polmonite. I primi riscontri parlano di circa l’80% dei pazienti minorenni non in grado di rispondere a tale farmaco.

A preoccupare sono pure i numeri che starebbe registrando la Cina da un mese a questa parte. Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive ha reso noto che il tasso di incremento dei casi di polmonite ha subito una crescita costante per tutto il mese di ottobre. E ciò nulla avrebbe a che fare con il Covid, ma appunto dipenderebbe per la quasi totalità da questo aggressivo batterio.

Le autorità di Pechino hanno inoltre fatto sapere che la positività negli adulti ferma al 6%, passa drasticamente ad un +40% nei pazienti minorenni, e in special modo negli infanti. L’Oms, Organizzazione Mondiale per la Sanità, avrebbe domandato chiarimenti e numeri precisi alle autorità del Paese asiatico.

Scatta l'allarme polmoniti cinesi: tanti casi nei bambini
Scatta l’allarme polmoniti cinesi: tanti casi nei bambini

Le polmoniti cinesi spaventano anche l’Europa: impennata di casi in Francia

Se in Cina l’ondata di polmoniti diffusa in particolar modo tra i bambini preoccupa e mette in apprensione l’intera comunità, con tanto di ricomparsa delle mascherine sui mezzi pubblici e per le strade di Pechino, in Europa l’ombra di un nuovo incubo sembra potersi profilare.

Nessun allarmismo, ma anzi deve restare primaria la necessità di ordine e la ferma volontà di affrontare tale batterio, denominato Mycoplasma pneumoniae, anche fuori dai confini cinesi. Per questo gli esperti internazionali sono concordi nel mantenere un clima di serenità che permetta di affrontare questa nuova minaccia in modo proficuo e tempestivo.

Certo è che le notizie nel frattempo provenienti dalla Francia un po’ di agitazione sembrano provocarla. Nel Paese della Tour Eiffel numerosi ospedali parrebbero registrare un incremento notevole di pazienti pediatrici affetti da varie forme di polmonite.

Secondo quanto riporta Le Monde, nella settimana centrale del mese di novembre per la fascia d’età compresa tra gli 0 e i 2 anni l’aumento di patologie respiratorie, e di polmoniti in particolare, si è attestato intorno al 44% rispetto ad appena 7 giorni prima.

I livelli di attenzione dunque si preannunciano massimi, con anche la vicina Italia che teme possano verificarsi casi infantili anche al di qua del confine. A preoccupare è soprattutto questo carattere ibrido del batterio che lo rende più complicato da inquadrare e quindi combattere.

Scatta l'allarme polmoniti cinesi: tanti casi nei bambini
Scatta l’allarme polmoniti cinesi: tanti casi nei bambini

Conclusione: scatta l’allarme polmoniti cinesi: in Cina tanti casi nei bambini

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