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Spettacolo,  Cinema

SHIA LABEOUF: IL PRIMO ARRESTO TRA I VIP ANTI TRUMP

L’attore canadese Shia LaBeouf  finisce in manette dopo aver organizzato la manifestazione pacifica “We will not divide us” e affrontato un provocatore della ‘White Supremacy’

Il primo di una lunga serie? E’ dal giorno del’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca che si susseguono manifestazioni e proteste popolari, molte di esse pronte ad adottare come leader e capofila alcuni personaggi dello spettacolo. L’attore Shia LaBeouf (tra i protagonisti del doppio ‘Nymphomaniac’ di Lars Von Trier), tra questi, è il primo a pagare. Questo solo pochi giorni dopo aver organizzato la protesta ‘He will not divide us’, un’installazione video in cui i manifestanti hanno potuto manifestare con urla di protesta la propria indignazione verso il nuove Presidente e i suoi primi, preoccupanti, interventi politici. L’attore trentenne è stato infatti arrestato dopo lo scontro avvenuto con un giovane provocatore dalle idee politiche opposte, a quanto pare vicino alle idee della White Supremacy, il quale aveva cercato di sabotare la protesta installandosi di fronte alla camera fissa che riprendeva l’evento. Shia LaBeouf l’ha affrontato senza violenza, e cercato di intimidirlo urlandogli ripetutamente il motto della manifestazione alle orecchie. Parrebbe poco per un arresto: infatti le circostanze sono ancora poco chiare, ma si suppone che sia dovuto allo scontro con un ulteriore provocatore (meglio inquadrabile, forse, nella più svelta definizione di ‘bimbominkia’) che ha convocato l’attore di fronte alla camera per proclamare “Hitler did nothing wrong” e procurarsi, di conseguenza, un meritato spintone. Ma forse lo scontro è andato avanti e la polizia sarebbe intervenuta per calmare le acque.

Quello di Shia LaBeouf è un carattere decisamente fumino e stravagante. L’attore è già stato arrestato diverse volte in passato: nel 2015 per molestie e minacce a pedoni e poliziotti, ad Austin, nel 2014 per aver fumato all’interno di un teatro di New York e aggredito gli altri spettatori, nel 2007, a Chicago, per aver rifiutato di lasciare un emporio 24h su 24. Sono inoltre note le sue bizzarre abitudini e i suoi ‘apodittici’ interventi durante le conferenze stampa, come quello in occasione della presentazione dell’ultimo successo di Von Trier, nel 2012.

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