Suicidio Ruffino, il manager comprò azioni di Visibilia per 2,3 milioni

 Luca Ruffino aveva acquistato quote di Visibilia, sia personalmente e sia attraverso la sua Sif Italia

Suicidio Ruffino  Nelle settimane precedenti al suicidio dello scorso 5 agosto, Luca Ruffino aveva acquistato quote di Visibilia, sia personalmente e sia attraverso la sua Sif Italia, per oltre il 71 per cento delle azioni. Una scalata che, dopo l’acquisizione dello scorso autunno della società fondata da Daniela Santanchè, era stata tenuta nascosta al mercato. Soltanto il giorno prima del suicidio, comunica oggi Visibilia, le acquisizioni erano state comunicate dagli azionisti “Luca Giuseppe, Reale Ruffino e Sif Italia” a Visibilia.

Suicidio Ruffino Una omissione che era già nota alla procura di Milano

Una omissione che era già nota alla procura di Milano, che indaga sulla morte del manager e sul dissesto della galassia di società della ministra del Turismo, e che ora sta portando avanti accertamenti sulle omesse comunicazioni delle operazioni che hanno portato, tra ottobre 2022 e luglio 2023, al rastrellamento del 71,33 per cento delle azioni.

Suicidio Ruffino, il manager comprò azioni di Visibilia per 2,3 milioni

La scalata nell’ombra di oltre 2,3 milioni di azioni da parte di Luca Ruffino è fotografata dalle tabelle diffuse oggi dalla stessa Consob, da cui la procura sta attendendo anche una relazione sulle omissioni delle informazioni al mercato, che cristallizza le acquisizioni azionarie fino allo scorso 17 luglio.

La comunicazione di Consob si base sui presupposti che “il dottor Luca Giuseppe Reale Ruffino e la controllata SIF Italia spa non hanno comunicato all’Emittente le partecipazioni detenute di tempo in tempo in Visibilia Editore per il periodo ottobre 2022 – luglio 2022 – scrive la Commissione nazionale per la società e la borsa – e che le informazioni non comunicate al pubblico non ne consentono la corretta informazione e possono, pertanto, pregiudicare l’ordinato svolgimento delle negoziazioni delle azioni emesse da Visibilia Editore e l’integrità del mercato”.

Suicidio Ruffino Caso Visibilia, perché Ruffino non ha comunicato alla Consob l’acquisto dei titoli?

Perché Luca Ruffino non ha comunicato alla Consob e al mercato il frenetico acquisto di titoli? E per quale ragione ha portato avanti la scalata a una società gravata da debiti e irregolarità contabili? Sono le domande intorno a cui ruota l’indagine del procuratore aggiunto Laura Pedio e il pm Maria Giuseppina Gravina, che indagano insieme al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza. C’è un legame tra l’avventura finanziaria intorno a Visibilia e il suicidio del manager del 5 agosto scorso?

Dopo la comunicazione della Consob, Visibilia Editore ha comunicato che solo il giorno prima del suicidio, gli azionisti “Luca Giuseppe, Reale Ruffino e Sif Italia, comunicazione del superamento, congiuntamente da Sif Italia e Luca Ruffino, della soglia di rilevanza del 66,6 per cento”.

Alcuni testimoni sentiti in procura, hanno raccontato come dopo l’udienza civile del 22 giugno scorso, nell’ambito della causa intentata dai soci di minoranza nei confronti dell’ex management di Visibilia, Ruffino sia apparso turbato dopo essere venuto a conoscenza delle consulenze sull’azienda in cui aveva investito, che parlavano di un “avviamento quasi nullo”, “bilanci inattendibili” e “irregolarità finanziarie”.

Conclusione Suicidio Ruffino  Nelle settimane precedenti al suicidio dello scorso 5 agosto, Luca Ruffino aveva acquistato quote di Visibilia, sia personalmente e sia attraverso la sua Sif Italia, per oltre il 71 per cento delle azioni. Una scalata che, dopo l’acquisizione dello scorso autunno della società fondata dalla Ministra al Turismo Daniela Santanchè