Shock Visibilia: il 60enne presidente Ruffino si è suicidato
Notizia scioccante quella riportata dall’ANSA e rapidamente ribattuta da quasi tutti i media nazionali e non: Luca Giuseppe Reale Ruffino presidente di Visibilia si è suicidato. Il numero uno della società editrice coinvolta nell’affaire Daniela Santanchè, si è tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa.
Nella notte tra sabato 5 e domenica 6 agosto Ruffino si è suicidato utilizzando un’arma regolarmente registrata e detenuta. Il ritrovamento del corpo è avvenuto in un ufficio di Milano da parte del figlio dello stesso manager.
Da chiarire ora le motivazioni che hanno spinto a tale gesto estremo il signor Ruffino. Le prime ipotesi portano a questioni personali, forse legate a condizioni di salute non ottimali. Sembra per il momento escluso un legame con l’intricata vicenda della società Visibilia Editore, che peraltro lo stesso Luca Ruffino aveva salvato dopo le enormi difficoltà economico-finanziarie ormai note.
Ruffino, numero 1 di Visibilia, si suicida: corpo ritrovato dal figlio a Milano
È stato scoperto dopo alcune ore il corpo senza vita di Luca Giuseppe Reale Ruffino, presidente 60enne della holding Visibilia Editore. L’amministratore della società ormai nota ai più a causa dello scandalo connesso al nome della ministra al Turismo Daniela Santanchè si è tolto la vita.
L’inchiesta immediatamente aperta dagli organi competenti avrebbe ricostruito quanto accaduto nella notte tra sabato 5 e domenica 6 agosto. Il manager si sarebbe sparato un colpo di pistola alla testa nel proprio ufficio di Milano. L’arma sarebbe quella regolarmente registrata e posseduta dallo stesso Ruffino.
Il ritrovamento del cadavere è avvenuto circa a mezzanotte, in camera da letto. Il corpo sarebbe dunque stato scoperto diverse ore dopo l’atto e a trovarlo è stato il figlio del 60enne, Mirko, rientrato in giornata nel capoluogo lombardo. In particolare la compagna di Ruffino in vacanza in Sardegna avrebbe chiesto al figlio del manager di mettersi in contatto col padre, avendolo sentito abbattuto e dimesso nelle ultime conversazioni telefoniche avute con l’uomo.
L’arrivo di Mirko nell’appartamento di via Spadolini a Milano è avvenuto però troppo tardi. Insieme al corpo senza vita del numero uno di Visibilia Editore sarebbero stati rinvenuti anche sei bigliettini lasciati ai familiari. La stessa società, al cui timone Ruffino era entrato con circa 1 milione di euro di quota lo scorso 18 ottobre proprio al posto di Daniela Santanchè, ha rilasciato un breve comunicato informativo e di cordoglio.
Via alle indagini sul suicidio di Ruffino: dubbi e voci, ma al momento si tratta solo di ipotesi
Ruffino aveva preso parte ad una riunione del consiglio di amministrazione di Visibilia nella giornata di giovedì, fermandosi poi a Milano. Qualcosa che non andava però è stato notato soltanto nella serata di sabato, quando al telefono la compagna di Ruffino ha sentito abbattimento e rassegnazione nella voce del manager. Subito la richiesta a Mirko, figlio del numero uno della holding che fu della Santanchè, di verificare lo stato di salute del padre. Poi il ritrovamento e i tristi fatti purtroppo noti.
Oltre a tali aspetti e alle prime ricostruzioni circa l’incidente e le sue corrette dinamiche e tempistiche, gli inquirenti hanno aperto un’indagine per capire quali siano i motivi che possano aver spinto Ruffino a compiere tale gesto.
La Procura di Milano e la Polizia hanno immediatamente avviato un’inchiesta per cercare di accertare le motivazioni, e comprendere perché colui che aveva salvato Visibilia Editore negli ultimi mesi abbia voluto togliersi la vita.
Al momento quelle vagliate sono soltanto ipotesi e nessuna strada viene scartata. Se la motivazione economica sembrerebbe poco credibile, con Ruffino che gestiva circa 80 mila palazzi in tutta Italia e disponeva di una liquidità importante, altre sono le ricostruzioni più accreditate al momento fatte dagli inquirenti.
La voce più forte in queste ore conduce a presunti gravi problemi di salute. Questi rappresenterebbero il motivo principe del malessere telefonico mostrato da Ruffino nella conversazione avuta sabato sera con la compagna.
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo e oltre alla possibilità di un disturbo di salute per il 60enne, starebbe vagliando anche la strada dell’istigazione al suicidio. Al momento non sembrerebbe però esserci nessun collegamento diretto o indiretto con la vicenda di Visibilia.
L’autopsia già programmata potrebbe fare luce su una storia triste e per ora poco chiara.
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