Tiny Pretty Things è da oggi su Netflix
Rilasciato oggi il teen drama ambientato nel mondo della danza
È disponibile da oggi su Netflix la nuova serie originale Tiny Pretty Things, tratta dall’omonimo romanzo del 2015. Danza, segreti, sentimenti forti e pericolosi si combinano in un prodotto che vi farà stare col fiato sospeso.
Tiny Pretty Things, intrighi e ballerini d’élite arrivano su Netflix
Il colosso dello streaming inizia questa nuova settimana di dicembre rilasciando una inedita serie dal titolo Tiny Pretty Things. A qualcuno potrebbe suonare familiare, in quanto lo show è basato sul libro omonimo del 2015 di Sona Charaipotra e Dhonielle Clayton, a cui l’anno successivo è seguito Shiny Broken Pieces, entrambi editi dalla statunitense HarperCollins. Il primo romanzo è stato pubblicato in Italia da Mondadori questo autunno, il 27 ottobre. Si chiama “Tiny Pretty Things – La perfezione ha un prezzo“, e questo sottotitolo pare calzare a pennello con la trama anche della serie.
Essa è infatti ambientata in un mondo che permette di raggiungere sì grandi traguardi, ma che richiedono enormi sacrifici e compromessi. Ci troviamo in particolare in una scuola di balletto di prim’ordine a Chicago, che prepara giovani professionisti ad entrare nella famosa compagnia della città, il City Works Ballet. La Archer School of Ballet accoglie studenti di ogni genere e provenienza, che lasciano la propria casa e gli affetti per dedicarsi completamente alla loro passione. L’apparente serenità viene sconvolta dall’incidente di una delle ballerine, che entra in coma dopo essere precipitata dal quarto piano dell’edificio. E qui entra in gioco il mistero: la versione ufficiale è che la ragazza fosse sotto l’effetto di droghe in grado di annebbiarle la mente. Ma pare che sia stato qualcun altro a spingerla.
A prendere il suo posto viene chiamata Neveah (Kylie Jefferson), nuova e promettente ballerina, che verrà però trattata come la classica ultima arrivata. Si sentirà infatti un’estranea, principalmente perché priva di una famiglia facoltosa alle spalle, in un ambiente in cui il limite tra ragione e follia sembra essere veramente sottile, a partire dagli insegnanti. Tra questi, spicca la direttrice dell’accademia, Monique (Lauren Holly), che sembra incapace di provare qualsiasi forma di umanità, come del resto tutti gli altri personaggi.
Neveah dovrà gestire problemi personali che tenta ad ogni costo di sotterrare, tra cui un lato oscuro che minaccia costantemente di emergere, e a fronteggiare i drammi e le insidie che serpeggiano tra gli artisti. In questo palcoscenico sono sicuramente degne di nota Bette (Casimere Jollette) e June (Daniela Norman), ambiziose e spesso spregiudicate, e il coreografo della scuola (Bayardo De Murguia), che vestirà i panni dell’antagonista dell’intera vicenda. Una storia, dunque, in cui si è portati a domandarsi quale sarà, per i protagonisti, l’ultimo passo di danza.
Di seguito il trailer in lingua originale pubblicato da Netflix.
Il lato oscuro della danza – ma esiste solo questo?
A prima vista la serie sembra un’esasperazione continua dei sentimenti negativi che caratterizzano il mondo del balletto classico. Pensate a Black Swan (“Il Cigno Nero“), Pretty Little Liars e Gossip Girl in un unico show. Mettetele insieme e aggiungete una buona dose di drama non necessariamente motivato. Il risultato sarà sicuramente Tiny Pretty Things. Che la danza non sia, per usare un eufemismo, “tutta rose e fiori” è di certo noto. Ma molti potrebbero chiedersi se fosse indispensabile enfatizzare la competizione, la crudeltà, i comportamenti a volte totalmente irrazionali che tendono a gettare nell’ombra tutta la bellezza che invece possiede questo mondo.
Sono dieci episodi da circa 50 minuti ciascuno. Ci sono le coreografie e ci sono sicuramente talentuosi ballerini. Basterà a bilanciare una raffigurazione tanto “malsana”? A voi l’ultima parola.
Autore: Chiara Anastasi
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