Torna Dylan Dog di Tiziano Sclavì
A maggio in edicola il meglio delle storie di Dylan Dog l’Indagatore dell’Incubo.
Il suo nome è Dylan Dog. Ex agente di Scotland Yard dal passato oscuro e misterioso, attraente e indecifrabile uomo dalla camicia rossa sotto una giacca nera, jeans e scarpe clarks. E’ un personaggio ambiguo, fuori dagli schemi, ipocondriaco, claustrofobico, corteccia heavy metal e anima poetica. Un divo per caso e non per diletto alla guida dell’inseparabile maggiolone cabriolet bianco targato DYD 666.
Per gli appassionati di Dylad Dog un evento imperdibile in edicola il 4 maggio prossimo. Il meglio delle storie di Dylan Dog griffate Tiziano Sclavi edite da Bonelli. Per l’occasione saranno ricolorate e pubblicate in volumi cartonati di 112 pagine accompagnate da un corposo apparato redazionale. “Attraverso lo specchio”, il numero 10 della collana regolare, uscita nel 1987 sarà il primo della serie con elementi fumettistici che riprendono l’idea dell’horror americano anni ’50.
Dilan Dog l’indagatore dell’Incubo è il fumetto d’autore più venduto in Italia (tra inediti e ristampe ha raggiunto il milione di copie mensili) osannato dalla critica e dagli intellettuali più famosi come Umberto Eco. Il suo mondo è ai limiti del irrazionale, rimanda all’inconscio tra mostruosità, paure, delitti e avventure oniriche. Nei labirinti più oscuri della mente umana si animano con Dylan Dog sarabande di episodi e personaggi folli e grotteschi, raccapriccianti e deformi.
Macabro, horror, paranormale, funesto e commovente. Sì, perché il risvolto umano e compassionevole in un’alchimia funerea e ancestrale è elemento imprescindibile in Dylan Dog. La pietà e la comprensione per il diverso e l’anormale per il “mostruoso” spesso vittima innocente della paura e dell’odio ci porta a riflettere verso quello sconosciuto “mostro” che in realtà spesso è identico a noi.
Dylan Dog è il più inconsueto tra i fumetti. E’ viscerale, autarchico, originale e disparato. E’ l’incarnazione delle paure e dei sentimenti più profondi e nascosti e merita senz’altro una tappa in edicola.
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