cinema: twin peaks-puntata-10-uniniezione-di-violenza-e-follia
Cinema,  Spettacolo

Twin Peaks, episodio 10: un’iniezione di violenza e follia

Giro di boa per la terza stagione di ‘Twin Peaks‘, giunta ormai alla decima puntata.

Con l’ultimo episodio Lynch riprende il filo di alcune micro-storie. Non risparmiandoci picchi di violenza e nostalgia

A partire dal oggi, tutti i lunedì, per gli amanti delle serie tv saranno sacri. ‘Game of Thrones‘ (la cui settima stagione è partita ieri notte) e le restanti puntate di ‘Twin Peaks‘ verranno infatti trasmesse (quasi) in contemporanea, proprio a partire da ieri sera. La serie di Lynch, dopo il sublime ottavo episodio di tre settimane fa, è tornata sulla carreggiata della linearità narrativa, con una nona puntata capace di dare nuovi, concreti, indizi sui misteri in gioco. Ecco piccole anticipazioni sulla puntata. Ci saranno (cauti) spoiler. 

L’EPIDEMIA DEL MALE

Quello che ci descrive la decima puntata è l’ampiezza del male e della follia epidemica che alberga nell’altrimenti placidissima Twin Peaks. Un male commentato, sibillinamente, dall’oracolo del posto, la Signora del Ceppo: “Hawk, Laura is the one.” Laura è la prima in assoluto o, probabilmente, la prima vittima sacrificale del male proveniente dalla Loggia Nera?

In questo secondo caso, la prima indiziata a seguire le tracce sventurate della protagonista delle prime due stagioni sembra un suo ideale alter ego, la giovane “Becky” Burnett (Amanda Seyfried). La ragazza, sempre più disorientata, è spinta dal ragazzo a chiedere sempre più soldi alla madre per poter acquistare droga.

Anche lo spaccio di stupefacenti è misterioso, nel mondo di David Lynch. Differentemente dalla cocaina – al centro delle prime due stagioni – la droga al centro della terza sembra essere un nuovo tipo di potentissimo allucinogeno. Uno dei giovani e minacciosi corrieri è il giovane Richard Horne. Violento. Bordeline. Assassino senza sensi di colpa. E, probabilmentem figlio di Audrey Horne. Una droga di cui è probabilmente vittima anche lo zio di Richard – lo strampalato Jerry, immobilizzato tra i boschi di TP a causa di visioni deliranti.

CAMMEI D’AUTORE

La vera perla del decimo episodio è però un’altra. E riguarda l’ormai consueto appuntamento con il frammento ‘live’ al Big Bang Bar. Un momento che chiude ogni episodio. Le star musicali protagoniste dell’ultima puntata sono infatti una vecchia conoscenza lynchiana, Rebekah Del Rio (suo lo struggente brano ‘Llorando’, cantato a cappella in Mulholland Drive) e il chitarrista che le sta a fianco durante la performance. Di chi si tratta? Del genio dell’elettronica pop, Moby. Un altra star che appare nel mondo del regista di Missoula. Come già successo, due puntate fa, a Trent Reznor dei NIN.

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!