25 novembre 2023, Giornata contro la violenza sulle donne: piazze gremite in tutta Italia
L’Italia è scesa in strada. Potremmo dire così per dare almeno in parte l’idea di quanto accaduto il 25 novembre, in quella che è divenuta la Giornata contro la violenza sulle donne. Lungo l’intero stivale le piazze gremite hanno fatto sentire la propria voce e manifestato solidarietà a coloro che sono state vittime di episodi di violenza di ogni tipo.
Il fresco e tragico ricordo di Giulia Cecchettin, con tutti i risvolti mediatici annessi e connessi, è ancora vivido nel cuore e nella mente di tutti. Forse anche per questo in migliaia hanno voluto far sentire il proprio supporto ad una causa giusta e necessaria, dati i drammatici numeri degli ultimi anni, 2023 in primis.
Troppe donne sono vittima ogni giorno di violenza, soprusi e minacce, da parte molto spesso di partner, mariti, colleghi, ex fidanzati. Poche ore fa l’Italia intera ha deciso di manifestare e di scendere in piazza per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Augurio condiviso e gridato da Milano a Roma, da Napoli a Palermo, da Torino a Genova, è che chiunque possa esprimere la propria libertà, senza rischi o paure dipendenti dal sesso o dal colore della pelle, e che casi come quello di Giulia vengano archiviati come errori sociali dai quali poter imparare ad essere complessivamente e socialmente migliori.
Piazze italiane gremite per il 25 novembre: è la Giornata contro la violenza sulle donne
I colori rosso e fucsia ad accomunare centinaia di migliaia di manifestanti scesi in piazza in tutta Italia: andava celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Mai come oggi, mai come in questo ultimo periodo, il 25 novembre ha assunto un significato profondo e comunitario. Era ed è ancora necessario dire basta a qualsiasi forma di violenza o sopruso.
In lungo e in largo per la penisola italiana donne e uomini, giovani e meno giovani, si sono dati appuntamento in centri storici e piazze cittadine per manifestare e svolgere cortei di solidarietà verso tutte quelle donne che ancora oggi sono vittima di violenza.
A Roma l’associazione “Non una di meno” ha messo in piedi un movimento capace di raccogliere in poche ore quasi 500mila persone, secondo le stime rilasciate dalle stesse organizzatrici. Un lunghissimo corteo colorato di fucsia si è snodato sinuoso lungo le vie della città eterna, partendo dal Circo Massimo e giungendo sino a Piazza San Giovanni.
Nella capitale poi sono state lasciate aperte le porte di Montecitorio e di Palazzo Madama. Nel primo il pubblico ha potuto partecipare all’iniziativa intitolata “Montecitorio a porte aperte” e sentire in presenza le testimonianze di numerose donne vittime di violenza. La facciata del secondo edificio invece è stata interamente illuminata di rosso.
Qualche scontro tra manifestanti e forze di polizia non è purtroppo mancato. In viale Manzoni presso la sede romana del gruppo “Pro Vita e Famiglia”, ci sarebbero stati momenti di forte tensione, per fortuna risolti rapidamente. Un paio di dimostranti sarebbero rimasti feriti in seguito a tale contatto.
A Roma anche la sede centrale di Enav SpA, società che gestisce il traffico aereo civile in tutta Italia, è stata esaltata da una luce rossa, simbolo della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La realtà del settore trasporti è da tempo particolarmente sensibile al tema, e ha avviato un programma interno di gestione di potenziali situazioni di abuso.
Anche il Colosseo a partire dalle ore 18 di sabato 25 novembre 2023 è stato illuminato di rosso. Fino alla 1 di oggi, domenica 26 novembre 2023, il simbolo di Roma rimarrà così colorato, a voler testimoniare una presa di coscienza e una partecipazione generale della città a questa Giornata.
Tantissimi anche i volti noti sfilanti per le vie del capoluogo laziale. Tra i personaggi dello spettacolo erano in strada Malika Ayane, Fiorella Mannoia, Luisa Ranieri, Luca Zingaretti, Ferzan Ozpetec e Noemi. Diversi anche i nomi della politica coinvolti. Da Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, alla leader del Partito Democratico Elly Schlein, accompagnata da alcuni colleghi di partito.
Il 25 novembre in piazza per la Giornata contro la violenza sulle donne: non solo Roma, tante altre città
Oltre a Roma, che ha risposto presente e partecipato in massa al corteo per celebrare la Giornata contro la violenza sulle donne, anche tantissime altre piazze italiane si sono colorate di rosso e hanno manifestato.
Gremiti di persone i centri cittadini di Milano, Torino, Firenze, Napoli, Genova, Palermo e molte altre città del Bel Paese. Imponente l’organizzazione nel capoluogo piemontese, dove in serata in corso Regina Margherita è stato allestito un falò volto a ricordare e celebrare le vittime di femminicidio, a cominciare da Giulia Cecchettin.
Sul lungomare di Napoli tantissimi cittadini hanno sfilato vestiti di rosso e urlando “rumore, rumore”. La conclusione del corteo si è svolta in Piazza Plebiscito dove è andato in scena un flash mob. Presenti anche diversi esponenti della Cgil napoletana e la signora Mina Martinelli. La donna è la sorella di Palmina, 14enne bruciata viva nel 1981.
La città di Perugia ha manifestato intorno alle figure di Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, e di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle. I due politici erano in testa al corteo snodatosi per le strade del capoluogo umbro.
Anche Parma, Reggio Emilia, Firenze e Genova hanno vissuto un sabato 25 novembre di solidarietà e vicinanza alle donne vittime di violenza. In migliaia si sono riversati/e per le strade cittadine dicendo a gran voce stop ad ogni forma di discriminazione e violenza.
Udi Palermo e Collettivo Medusa hanno organizzato un evento in favore delle donne anche nel capoluogo siciliano. Pure qui in migliaia sono scese per il centro storico con megafoni e cartelloni: la frase che più di tutte campeggiava sulla carta era “Donne, pace, vita”.
Vicino a tutte queste persone, che hanno voluto far sentire il proprio grido di fronte ad una piaga infetta che attanaglia la nostra società, lo è stato anche Papa Francesco. Il pontefice ha impiegato X, il vecchio Twitter, per esprimere solidarietà e partecipazione. Queste le sue parole:
La violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici. Queste radici crescono nel terreno del pregiudizio e dell’ingiustizia; vanno contrastate con un’azione educativa che ponga al centro la persona con la sua dignità
Monito mai più chiaro e profondo potrebbe essere migliore. Giustamente e doverosamente è stata celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma occorre però ora non dimenticare, non ritirare bandiere e cartelloni nell’armadio, non ritornare nel vortice di paura e terrore che purtroppo affligge ancora tante donne in Italia come all’estero. Che la giornata di ieri, 25 novembre 2023, possa diventare la miccia per qualcosa di nuovo e possa avviare un concreto e serio programma culturale che debelli una volta per tutte questa orrenda malattia sociale.
Conclusione: 25 novembre 2023, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne rende le piazze gremite in tutta Italia
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