Sciopero del 17 novembre: bagarre tra Governo e sindacati
Attualità

Scontro Salvini-Landini sullo sciopero: è muro contro muro

Lo sciopero di venerdì 17 novembre continua a far discutere. Di fatto è in atto uno scontro Salvini-Landini, giunto ad un vero e proprio muro contro muro. Tra il ministro dei Trasporti e il segretario generale della Cgil è in corso un botta e risposta che verte sulle modalità e le tempistiche dello sciopero generale indetto per l’ultimo giorno feriale della terza settimana del mese di novembre.

Matteo Salvini chiede un dietrofront da parte di Uil e Cgil, e minaccia interventi diretti, forte anche del parere del Garante alla mobilitazione generale, che ha bocciato lo sciopero. Niente marcia indietro però al momento da parte degli organi sindacali, che proseguono diritti sulle proprie posizioni.

Almeno 6 le categorie coinvolte nello sciopero e qualche differenza per ciò che concerne le limitazioni orarie. Soprattutto queste sembrano essere le vertenze intorno a cui si scuote la polemica politica concentrata sullo sciopero del 17 novembre. Anche dall’opposizione si levano voci di attacco a Salvini e pure alla premier Giorgia Meloni.

Scontro Salvini-Landini sullo sciopero: è muro contro muro
Scontro Salvini-Landini sullo sciopero: è muro contro muro

Scontro Salvini-Landini, è botta e risposta: lo sciopero si farà ma occorre capire come

Saranno due giorni di discussioni e trattative quelli che si appresta a vivere la politica italiana. Tra martedì 14 e mercoledì 15 novembre dovrà infatti essere trovata la quadra circa modalità e orari dello sciopero generale indetto per venerdì 17 novembre.

I sindacati Cgil e Uil hanno infatti indetto una mobilitazione generale contro la Finanziaria. Sono 6 le categorie coinvolte: scuola, trasporti, pubblico impiego, lavanderie industriali, poste e igiene ambientale. A far discutere e tenere banco è soprattutto la questione relativa all’ambito dei trasporti che dovrebbero fermarsi per 24 ore, causando notevoli disagi specie nelle grandi città dello stivale.

Decisamente contrario a tale mobilitazione Matteo Salvini, leader della Lega. Il ministro dei Trasporti potrebbe precettare i lavoratori e costringerli a non fermarsi. O almeno a fermarsi soltanto per una limitata fascia oraria. Cgil e Uil non paiono intenzionati a fare marcia indietro ma il numero uno del Carroccio dal canto suo sembra contare sul parere favorevole del Garante degli scioperi.

Scontro Salvini-Landini sullo sciopero del 17 novembre: è muro contro muro
Scontro Salvini-Landini sullo sciopero del 17 novembre: è muro contro muro

Quest’ultimo infatti ha detto no allo sciopero di venerdì 17 novembre, definendolo uno stop plurisettoriale e non generale. Tale dicitura andrebbe a cambiare radicalmente modalità e tempistiche dello sciopero, e a questo aspetto si sarebbe attaccato pure Matteo Salvini, pronto a diramare un’ordinanza qualora non si trovi un accordo tra le parti in gioco.

Se i sindacati non rispetteranno le regole, quello che chiede la Commissione e prevede la legge, sono io direttamente ad imporre delle limitazioni orarie

Inequivocabili le parole di Salvini che rende sempre più infuocato il muro contro muro tra Governo e sindacati. L’ipotesi sul tavolo del ministro dei Trasporti sarebbe quella di autorizzare uno sciopero di sole 4 ore, con alcune differenze in base a settori e mezzi, per ciò che concerne i trasporti. Ancora più diretto il vicepremier, che attacca:

Non si può fermare un Paese e tenerlo ostaggio per un giorno intero. Milioni di italiani non possono essere ostaggio dei capricci di Landini

I segretari confederali di Cgil e Uil, Maria Grazia Gabrielli ed Emanuele Ronzoni, non sembrano intenzionati a retrocedere nemmeno di un passo, e il botta e risposta si infiamma. Molto seccata e rivolta proprio al numero uno della Lega non si è fatta attendere la replica del segretario generale Cgil, Maurizio Landini. Ecco le sue parole:

Capisco il suo nervosismo, in campagna elettorale ha raccontato che avrebbe aumentato gli stipendi e cancellato la Fornero. E di tutto questo non c’è traccia. Forse Salvini, che non ha mai lavorato, pensa al suo weekend

Scontro Salvini-Landini sullo sciopero del 17 novembre: è muro contro muro
Scontro Salvini-Landini sullo sciopero del 17 novembre: è muro contro muro

Lo sciopero del 17 novembre tiene banco: muro contro muro tra Salvini e Landini, si tratta

Mediazione. Questa appare come la parola chiave delle prossime ore. Il botta e risposta, colorito e molto deciso, portato avanti a mezzo stampa da Matteo Salvini e Maurizio Landini, rappresentanti dei due opposti schieramenti circa la questione dello sciopero generale del prossimo 17 novembre, prosegue spedito e al momento non pare destinato a risolversi positivamente.

Le prossime 48 ore saranno quelle decisive per cercare un accordo tra la parti. Salvini avrebbe convocato al Mit i principali rappresentanti delle liste sindacali, con lo scopo di dialogare e mettere sul tavolo un piano che possa accontentare un po’ tutti. Al momento appare complesso individuare modi e forme che possano andare bene a tutti gli attori di questo scontro.

Decisamente schierato anche il fronte del Partito Democratico. Più voci si sono infatti levate dal fronte di opposizione e hanno attaccato Salvini e il Governo, tirando in ballo anche la premier Giorgia Meloni, tacciata di restare in silenzio di fronte a questa situazione.

Per gli scioperi dei sindacati autonomi negli ultimi mesi il Garante non ha avuto obiezioni, per quello di Cgil e Uil sì. Sarà interessante leggere la delibera e capire il perché

Questo il commento rilasciato dal deputato Andrea Orlando, che ha ricordato come altri scioperi indetti durante l’anno da sigle sindacali minori siano stati approvati, a differenza invece di quest’ultimo voluto da Cgil e Uil. Nuova spina polemica dunque pronta a prendere il largo.

Anche il segretario del PD, Elly Schlein, si è tuffata nella bagarre mediatica difendendo il diritto allo sciopero, e puntando decisa sulle mancanze, a suo dire, del Governo. Queste le sue parole:

Il governo dimostra di non aver nessun rispetto per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici oltre che delle prerogative delle forze sindacali

Peraltro sul presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si allunga l’ombra di un coinvolgimento diretto negli uffici del Garante degli scioperi. Alcune indiscrezioni vorrebbero nel nucleo direttivo dello stesso ente diverse personalità particolarmente vicine al gruppo di Fratelli d’Italia. Tra i nomi inseriti in commissione e piuttosto discussi nelle ultime ore figurano senza dubbio quelli di Peppino Mariano e Paolo Reboani.

Necessari e difficili si preannunciano dunque gli incontri delle prossime ore. Obbiettivo comune sarà certamente quello di attenuare le note più polemiche di tutta questa vicenda, ma al momento i toni paiono essere poco inclini a recedere dalle proprie posizioni e trovare così una soluzione che possa accontentare un po’ tutti.

Scontro Salvini-Landini sullo sciopero: è muro contro muro
Scontro Salvini-Landini sullo sciopero: è muro contro muro

Conclusione: Scontro Salvini-Landini sullo sciopero del 17 novembre: è muro contro muro

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