Arte

FURTO D’AUTORE ALLA FONDAZIONE PRADA

Occupa l’ala nord e il cinema della Fondazione Prada, L’image volée la mostra a cura dall’artista Thomas Demand. Famoso per costruire dei mondi paralleli che prima di distruggere fotografa con un banco ottico di alta precisione. Sono luoghi reali, ambientazioni di fatti di cronaca come la cucina/nascondiglio dove fu catturato Saddam Hussein, o la stanza d’albergo dove morì Whitney Houston e ancora l’ambasciata del Niger dove furono trafugati documenti utili a fabbricare false prove per la guerra in Iraq.

Nulla nasce dal nulla, dimostra. Tutto si crea da altro. Così nelle sue opere, così in quelle degli altri artisti. Questi ultimi “ladri” di idee. Assemblando capolavori storici e recenti, e con qualche piccolo tocco di originalità ne inventano di nuovi. Ed è proprio l’esposizione divisa in tre sezioni a svelarne gli espedienti eccentrici e creativi. Con più di 90 lavori realizzati da oltre sessanta artisti dal 1820 a oggi si indaga su come gli autori che da sempre ispirati a modelli preesistenti, a un’iconografia del passato, abbiano generato le loro opere.

Si parte dalla sottrazione, dal furto vero e proprio. In Literally Stealing fotografie, dipinti, video e film sono privati di un segno distintivo che precedentemente le distingueva, appaiono private della loro origine, sono il corpo del reato. Ora  volutamente manipolate come a camuffare la scena del crimine. In Iconographic Poaching, ovvero frode iconografica, si analizza il concetto di contraffazione. Qui, il gioco si fa ancora più interessante: c’è addirittura qualcuno che si appropria dell’identità di un altro artista. E chi, più semplicemente decontestualizzando l’immagine esistente se ne appropria come fosse una citazione. Mentre al piano interrato in Pictures that Steal, si narra di come la fotografia rubi, ruba l’anima di chi ritraggono, quasi a voler sbirciare nel profondo del soggetto per penetrare nelle parti più nascoste. Non sempre con il consenso della vittima. Perché nulla nasce dal nulla, tutti si crea da relazioni e affinità. Spesso elettive. Non a caso L’image volée è frutto di molteplici collaborazioni:  Manfred Pernice per l’allestimento, John Baldessari per il cartellone e i manifesti pubblicitari e due racconti inediti in catalogo di Ian McEwan e Ali Smith.

L’IMAGE VOLÉE
dal 18 marzo al 28 agosto
Fondazione Prada, Milano

 

 

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