Leopolda, Matteo Renzi
Attualità

Leopolda: l’undicesima edizione con a capo il leader di Italia Viva

22/11/2021

Leopolda: si è tenuta nella stazione di Firenze l’undicesima edizione della convention con a capo Matteo Renzi

Da venerdì 19 a domenica 21 novembre 2021 si è tenuta l’undicesima edizione di Leopolda.

CHE COS’È LA LEOPOLDA

Leopolda è una convention di partito, nata nel 2010, con a capo il leader di  Italia Viva Matteo Renzi. Al suo interno ci sono persone che credono nel valore della politica, seguendo una corrente di pensiero senza un partito politico specifico. Una convention per molti di parte, ma per Renzi non è mai stata una vera corrente.

Renzi afferma che è stata la stessa Corte di Cassazione a dire che “Iniziativa culturale diversa da quella organizzata da un partito politico”. Prende il nome dalla Stazione Leopolda, dove si trova. La Stazione si trova a Firenze, capoluogo toscano, stazione costruita verso la metà del 1800; ospita anche manifestazioni ed eventi culturali. La convention, creata da Matteo Renzi e da Giuseppe Civati, si dà appuntamento ogni. Civati si separa, poi, per divergenze politiche.

LEOPOLDA 2021

“Diamo voce al merito” così è intitolato l’appuntamento n°11 di Leopolda si è tenuto da venerdì 19 a domenica 21 novembre 2021 a Firenze. Il leader di Italia Viva aveva assicurato che al programma 2021 avevano aderito migliaia di persone che hanno contribuito con nuove idee, suggerimenti e contributi economici. Ha aperto la convention Matteo Renzi alle 20.30 di venerdì 19.

Tra gli ospiti ci sono stati il finanziere Davide Serra, l’imprenditore Tonino Gozzi, il presidente del Coni Giovanni Malagò e i virologo Roberto Burioni. Nel pomeriggio di sabato 20 sono stati presenti il sindaco di Milano Beppe Sala e quello di Genova Marco Bucci, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese. Alle 18.30 il leader di Italia Viva è intervenuto in merito alla vicenda Open.

Domenica 21 ci sono stati gli interventi finali e il comizio conclusivo di Renzi. Il leader ha parlato di politica estera, della partita del Quirinale, delle prossime elezioni politiche e delle sfide europee. Sul palco, anche  Suor Paola e l’astronauta Luca Parmitano.

RENZI E L’INCHIESTA OPEN

“Male non fare, paura non avere. Però la verità va detta!”. Così Matteo Renzi inizia il suo monologo in riferimento all’inchiesta che coinvolge la Fondazione Open.

Ribadisce di sentirsi perseguitato riguardo la vicenda. Il pm è lo stesso che ha arrestato la mamma, il padre, il cognato e la sorella dice Renzi. “Io voglio giustizia, io credo nei magistrati di questo Paese, andrò in sede penale a difendermi” continua il leader di Italia Viva. “Non mi fermo in sede civile, chiedendo i danni a chi mi sta diffamando”.

IL DISCORSO FINALE DI RENZI ALLA LEOPOLDA

“Ho l’impressione che i principali leader delle forze politiche italiane, i leader di M5s, Pd, Lega e FdI, abbiano l’interesse ad andare a votare: interesse che è politico, e in alcuni casi personale, perché qualcuno vuole portare in parlamento prima possibile il suo gruppo di riferimento, è un dato di fatto oggettivo” sostiene il leader in riferimento alle possibili future elezioni.

“Io penso che nel 2022 si andrà a votare e credo che invece la priorità sarebbe lavorare sui soldi del Pnrr” dice Renzi. Non si è risparmiato ad asfaltare il Leader della Lega Salvini e il leader del M5s dicendo “La democrazia italiana è più forte, di tutto anche del mojito di Salvini o della pochette di Conte“.

E per quanto riguarda la corsa al Quirinale afferma “Voteremo chi sarà in grado di garantire la transizione democratica a livello europeo. Dovremo avere come stella polare l’interesse del paese e il prestigio internazionale nello scegliere il prossimo presidente della Repubblica”, ringraziando anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, definendolo “un galantuomo che ha servito le istituzioni”.

 

Editor: Vittoria Ferrari

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