Afghanistan, il leader supremo dei Talebani ordina la piena applicazione della Sharia
La legge islamica prevede esecuzioni, amputazioni e lapidazioni come pene per rapine e adulteri
Il leader supremo dei Talebani in Afghanistan, Haibatullah Akhundzada, ha ordinato ai giudici di implementare pienamente la legge islamica della Sharia.
Talebani, in Afghanistan vigerà la Sharia
A riportare la notizia è stato il portavoce del capo del leader dei Talebani, Zabihullah Mujahid, con tweet. L’ordine “obbligatorio” di applicazione della Sharia in Afghanistan è arrivato dopo che il leader Haibatullah Akhundzada si è incontrato con un gruppo di giudici, come riportato dal giornale britannico The Guardian. “In quei casi in cui ricorrano le condizioni della legge questa va applicata, è la Sharia e il mio comando, che è obbligatorio”, dice il portavoce che riporta il volere del leader.
Il leader supremo non è mai apparso né in pubblico né in video da quando i Talebani hanno ripreso il controllo del Paese dopo il ritiro delle truppe USA il 30 agosto 2021. Da allora governa per decreto dalla città di Kandahar, luogo di nascita dei Talebani.
Il nuovo ordine prevede esecuzioni pubbliche, lapidazioni, fustigazioni e mutilazioni per “ladri, rapitori e sovversivi”. Anche l’adulterio, il consumo di alcol, apostasia e ribellione sono crimini per cui vale la ritorsione “occhio per occhio”.
I Talebani hanno detto che la Sharia verrà applicata in una versione più leggera rispetto a quanto fatto dal periodo tra il 1996 e il 2001 in cui erano al governo. Ciononostante, la riduzione di libertà e di diritti in Afghanistan è evidente e il trend è sempre più negativo. In particolare, le donne hanno visto una riduzione dei propri diritti al punto da non poter entrare nei parchi pubblici e nelle palestre.
Foto di copertina: The Guardian
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Editor: Lorenzo Bossola
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