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Carlo Rossella contro Draquila di Sabina Guzzanti

Scontro verbale tra il presidente di Medusa e la regista Sabina Guzzanti

“Ho visto il film di Sabina Guzzanti oggi pomeriggio e mi sono scandalizzato”. Lo ha detto il presidente di Medusa Carlo Rossella a Otto e Mezzo su LA7, durante il faccia a faccia con Sabina Guzzanti nello studio di Lilli Gruber.

“Scandaloso perché presenta un paese del terzo mondo, un paese alla deriva e allo stato d’assedio. Non é così e le persone che hanno votato Berlusconi, che ha il 60 per cento del consenso, lo sanno”. E ha proseguito: “E’ intollerabile la faziosità. Oltretutto questo film mescola tutti i luoghi comuni possibili su Berlusconi: è un pot-pourri di tutto ciò che la sinistra ha pensato di lui in tutti questi anni. Un film costruito sul modello del documentario di Michael Moore, che in realtà e’ un pamphlet cinematografico contro il presidente del Consiglio”.

E ha aggiunto: “Sono offeso nel vedere l’immagine di un’Italia presentata come paese senza libertà. Ma quale deriva autoritaria!” E dopo aver ricordato che nel 2002 proprio la Medusa di Berlusconi ha finanziato un film di Sabina Guzzanti Bimba e’ clonata una stella, ha spiegato il successo di Draquila al box office così: “Evidentemente c’e’ una parte di italiani che vive di antiberlusconismo e che uscendo dal cinema si sente soulage’!”.

Il botta-risposta di Sabina Guzzanti

Per contro Sabina Guzzanti ha replicato che “il suo film nel 2002 è stato massacrato e che oltretutto non è uscito neanche in dvd”. “In Draquila – ha aggiunto – ognuno può vederci quello che vuole”. E chiamata a esprimere un parere sui cittadini che hanno votato per Berlusconi anche a L’Aquila ha detto: “Trovo mostruoso quello che il governo fa e trovavo mostruosi anche i miei concittadini, perché non riuscivo a capirli. E, invece, ho capito che non era così, che non è colpa loro e che ci sono varie ragioni alla base di questo consenso” .

In seguito, la puntata si è conclusa con un “siparietto” in cui Sabina Guzzanti ha ricordato a Carlo Rossella, che ha sostenuto “che il conflitto d’interesse di Berlusconi e’ stato digerito dagli italiani e senza bicarbonato”, quanto in realtà il conflitto d’interesse esista eccome e sia tutt’altro che digerito: “A Berlusconi gli ha allungato i capelli per una copertina di Panorama”. “Non ho allungato i capelli a Berlusconi. Mi sono difeso e sono stato assolto dall’Ordine”, ha replicato Rossella. “Sì – ha rimarcato Guzzanti – perché nella sentenza era scritto che la piageria non è reato”. “C’era quella foto e io l’ho pubblicata. Comunque, io gli avrò allungato i capelli, ma so che la sinistra glieli ha accorciati spesso”, ha concluso ironico Rossella.

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