Chi è Rudi Garcia, il nuovo allenatore del Napoli
Dopo l’annuncio ufficiale da parte del club tutti si chiedono. chi è Rudi Garcia? I tifosi appassionati sicuramente se lo ricordano ai tempi della Roma. Nell’estate di dieci anni fa, infatti, l’allenatore francese approdò in Italia, nella Capitale. Egli di fatto fu il primo tecnico della nuova proprietà a stelle e strisce targata Pallotta-Di Benedetto. Resosi subito noto per il bel gioco espresso e per la capacità di tenere testa ad una Juventus in rapida espansione negli anni, Garcia ha terminato come migliore tra i secondi in giallorosso.
Alla terza stagione però, le cose si sono incrinate e il patron italoamericano ha optato per esonerarlo approssimativamente a metà del percorso. Una scelta che forse potrebbe rivelarsi errata, se ora a Castelvolturno Garcia riuscisse a confermare il Napoli il Re del campionato. Una missione molto difficile, ma intanto andiamo a scoprire chi è davvero Rudi Garcia.
Chi è Rudi Garcia: gli inizi in Francia e il successo con il Lille
Alla domanda su chi è Rudi Garcia bisogna rispondere riavvolgendo il nastro indietro. Nato a Nemours (Ile-de-France) da genitori di origine spagnola (andalusi per la precisione), il nome viene dato in onore al ciclista Rudi Altig, di cui il padre (anch’egli calciator) era un grande estimatore. Successivamente, Rudi Garcia cresce nelle giovanili del Lille dove esordisce successivamente in prima squadra nel 1983. Ci rimane per cinque stagioni, per poi trasferirsi al Caen, infine al Martigues, ove conclude la carriera sul campo.
A fine anni ’90 inizia a fare pratica da allenatore partendo come collaboratore tecnico del Saint-Etienne, che nel 2001 dirige in prima squadra assieme a Jean-Guy Wallemme. La prima vera esperienza da allenatore la compie dal 2002 al 2007 al Digione, preso dal Championnat National (l’equivalente della Serie C) e portato in Ligue 2 tra i professionisti, dove si è sempre stabilizzato.
Dopo la parentesi al Le Mans, nel 2008 approda in Ligue 1, precisamente al Lille. Per Garcia si tratta di un ritorno a casa (ci aveva giocato si nelle giovanili che successivamente nella prima squadra per ben cinque stagioni). La sua esperienza con Les Dogues è una parabola. Dopo il 9° posto del primo anno e il 5° del secondo, nel mezzo riesce a vincere finalmente il campionato francese, che mancava sulla bacheca del club francese dalla stagione 1953/54 addirittura.
Chi è Rudi Garcia: la Roma, poi il ritorno in Francia con Marsiglia e Lione e la parentesi Al-Nassr
Nel 2013 il nuovo proprietario della Roma, James Pallotta, lo chiama a dirigere i giallorossi. Con la Roma, Rudi Garcia si conferma come uno degli allenatori più producono risultati sportivi dopo Luciano Spalletti. Per due stagioni consecutive, infatti, i giallorossi terminano in seconda posizione. Le uniche sconfitte sono state contro la Juventus e poche altre club, che non sono bastate a mettere in discussione il dominio dei bianconeri in Serie A negli anni 2010.
Alla terza stagione, complice una serie di sconfitte consecutive, la società decide che è giunto il momento che le strade si separino. Viene dunque esonerato nel gennaio 2016, rimanendo libero fino all’autunno successivo. A ottobre, infatti, torna in Francia a campionato in corso, all’Olympique Marsiglia, Con i provenzali, Garcia non fa passi avanti in campionato come con il Lille, ma migliora molto in Europa. Nel 2018 raggiunge infatti la finale di Europa League, uscendo sconfitto con l’Atletico Madrid.
Nel 2019 “risale” il Rodano e va all’Olympique Lione. Con la squadra, compie altrettanto progresso nelle Coppe. Proprio il promo anno è segnato dalla pandemia da Covid-19, che interrompe la stagione e a marzo. In estate, dopo il termine della prima ondata, in Francia, su decisione della Lega calcio, si decide la chiusura anticipata del campionato, lasciando la classifica come all’ultima giornata prima del lockdown. Di conseguenza, il suo Lione resta fuori dalle Coppe europee per un solo punto.
In Europa però, la squadra va avanti e alle fasi successive a Lisbona il Lione elimina sia Juventus che Manchester City ma sbatte in semi-finale contro il Bayern Monaco, poi vincitore dell’edizione 2019-20 della Champions League. La stagione successiva termina il girone d’andata primo a pari punti con il suo ex Lille, ma successivamente perde punti e finisce quarto, mancando la qualificazione alle Coppe Europee. Al termine dell’annata, finisce l’esperienza lionese.
Nel giugno 2022, il club saudita Al-Nassr, di proprietà dell’ente statale PIF (già possessore della maggioranza del Newcastle United Fc), ingaggia Rudi Garcia come nuovo allenatore del club. Dovrebbe passare un biennio in Arabia Saudita. Nonostante arrivi eccellenti in rosa come Cristiano Ronaldo, il rapporto con i giocatori si deteriora e qualche mese dopo tecnico e club firmano la rescissione consensuale del contratto. Dal 1 luglio sarà il nuovo tecnico del Napoli, tornando così in Europa e in Italia.
Chi è Rudi Garcia: filosofia di gioco e impostazione
Dunque, per capire bene chi è Rudi Garcia occorre analizzare alcuni particolari. Innanzitutto, il tecnico franco-spagnolo schiera le sue squadre con il 4-2-3-1 o il 4-3-3. La sua impostazione di gioco, prettamente offensivo, prevede possesso palla e fraseggio corto in fase di non possesso nonché pressing alto e verticalizzazioni in fase offensiva. Al momento non è molto diversa da quanto fatta in questi due anni da Spalletti.
Del resto, il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva fatto intendere che il successore del profeta di Certaldo fosse un tecnico tatticamente simile a lui. Al di là della somiglianza sulla filosofia di gioco, Garcia porta con sé diversa esperienza internazionale oltre che carisma e personalità. Del resto, De Laurentiis vorrebbe progredire ulteriormente nelle Coppe. Riuscirà con Garcia?
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