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Discorso Draghi, PNRR ed energia due temi fondamentali per l’Italia

Il premier Mario Draghi ha tenuto un discorso al Senato per ricostruire il patto fiducia con i partiti che sostenevano il suo governo. PNRR e energia tra i temi toccati più delicati e vitali per il futuro dell’Italia

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è pronto a ricostruire la fiducia di governo dopo che le sue dimissioni sono state respinte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oggi alle 9.30 Draghi ha tenuto un discorso al Senato che ha chiarito le sue intenzioni per ricostruire un governo senza compromessi politici su alcuni temi di estrema rilevanza per la tenuto socio-economica italiana: il PNRR e la questione dell’energia. Su questi temi l’interferenza politica non è accettabile per il proseguo del processo di ammodernamento dell’Italia e per la tutela degli interessi nazionali.

Discorso Draghi: PNRR

La premessa del premier è che il suo governo, finché era stabile e supportato da una grande maggioranza, faceva da garanzia pragmatica e politica per implementazione efficace e tempestiva di quelle riforme strutturali necessarie sia all’Italia che all’Europa.

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un’occasione unica per migliorare la nostra crescita di lungo periodo, creare opportunità per i giovani e le donne, sanare le diseguaglianze a partire da quelle tra Nord e Sud”, ha esordito Draghi.

“Completare il PNRR è una questione di serietà verso i nostri cittadini e verso i partner europei. Se non mostriamo di saper spendere questi soldi con efficienza e onestà, sarà impossibile chiedere nuovi strumenti comuni di gestione delle crisi”, prosegue.

Solo grazie all’unità nazionale, rotta con lo strappo di Conte, le riforme (giustizia, fisco, concorrenza, appalti, catasto e concessioni)  e gli investimenti, che sono il cuore del PNRR, possono essere portate a termine nei tempi stabiliti.

“L’avanzamento del PNRR richiede la realizzazione dei tanti investimenti che lo compongono. Dalle ferrovie alla banda larga, dagli asili nido alle case di comunità, dobbiamo impegnarci per realizzare tutti i progetti che abbiamo disegnato con il contributo decisivo delle comunità locali.

Dobbiamo essere uniti contro la burocrazia inutile, quella che troppo spesso ritarda lo sviluppo del Paese”. “È una questione di libertà, democrazia, prosperità. Le scadenze segnate dal PNRR sono molto precise”.

 

Energia

Accanto ma intrinsecamente legato al PNRR c’è la questione dell’energia. La questione è duplice: da una parte l’aumento del costo dell’energia dovuto all’invasione in Ucraina della Russia che pesa sui cittadini e sulle imprese e dall’altra è una questione di dipendenza dell’Italia dal gas russo.

Nei mesi scorsi, l’Italia nelle figure istituzionali di Draghi, Cingolani e Di Maio e private come ENI si sono mossi per cercare altri fornitori di gas nel mondo, soprattutto in Africa, per aggiornare la politica energetica.

“Bisogna adottare entro i primi giorni di agosto un provvedimento corposo per attenuare l’impatto su cittadini e imprese dell’aumento dei costi dell’energia, e poi per rafforzare il potere d’acquisto, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione”.

L’Italia deve continuare a ridisegnare la sua politica energetica, come fatto in questi mesi. Il Vertice di questa settimana ad Algeri conferma la nostra assoluta determinazione a diversificare i fornitori, spingere in modo convinto sull’energia rinnovabile. Per farlo, c’è bisogno delle necessarie infrastrutture. Dobbiamo accelerare l’istallazione dei rigassificatori – a Piombino e a Ravenna”.

Rigassificatori tanto disprezzati dai cinque stelle per l’impatto che hanno sulle coste. Ma, come dice Draghi, sono essenziali per garantire sicurezza all’Italia. “Non è possibile affermare di volere la sicurezza energetica degli italiani e poi, allo stesso tempo, protestare contro queste infrastrutture.

Si tratta di impianti sicuri, essenziali per il nostro fabbisogno energetico, per la tenuta del nostro tessuto produttivo. In particolare, dobbiamo ultimare l’istallazione del rigassificatore di Piombino entro la prossima primavera. È una questione di sicurezza nazionale”.

Gas e indipendenza dalla Russia sono step essenziali per la transizione ecologica verso energie rinnovabili anche per combattere il cambiamento climatico. “Allo stesso tempo, dobbiamo portare avanti con la massima urgenza la transizione energetica verso fonti pulite. Entro il 2030 dobbiamo installare circa 70 GW di impianti di energia rinnovabile”.

 

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Editor: Lorenzo Bossola

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