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Crisi di Governo: il discorso di Mario Draghi oggi al Senato alle 9:30

Le comunicazioni di Mario Draghi oggi in Aula al Senato. Domani alla Camera

Crisi di governo: oggi Mario Draghi riferirà al Senato, mentre domani 21 luglio parlerà alla Camera. È arrivato il giorno della verità per la politica italiana, dopo cinque lunghi giorni di tensione.

Mario Draghi parlerà oggi a Palazzo Madama dalle 9:30. Mentre l’appuntamento alla Camera è stato concordato a domani 21 luglio 2022, anche se già oggi capiremo quali saranno le sorti del Governo Draghi.

Crisi di Governo: oggi Draghi al Senato

Mario Draghi riferirà oggi 20 luglio in Senato dalle 9:30. Seguirà il dibattito e intorno alle 19:30 il governo verrà sottoposto a un nuovo voto di fiducia, che definirà il futuro della politica italiana. Oggi tutto sarà più chiaro, dopo che le dimissioni di Mario Draghi sono state respinte dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Verrà raggiunta una nuova maggioranza senza i cinque stelle?

Il leader dei grillini, Giuseppe Conte, seguirà dagli uffici l’intervento di Mario Draghi in Aula.

Il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, è stato convocato oggi alle 12:00 a Montecitorio.

Crisi di Governo: il discorso di Mario Draghi al Senato. M5s e Lega non applaudono

«Oggi spiego a voi e agli italiani il motivo delle mie dimissioni, una scelta sofferta ma dovuta», così Mario Draghi ha aperto il suo discorso oggi in Senato.

«Le forze politiche hanno posto un crescente distinguo di divisione. Uno sfarinamento della maggioranza sull’agenda di modernizzazione del Paese», ha aggiunto il premier.

«Non votare la fiducia di un governo di cui si fa parte ha un significato politico chiaro. Non è possibile ignorarlo. L’unica strada se vogliamo ancora rimanere insieme, è ricostruire daccapo questo patto. Con coraggio, altruismo, credibilità. A chiederlo sono soprattutto gli italiani. La mobilitazioni di questi giorni è senza precedenti e impossibile da ignorare», alza la voce il premier Draghi al Senato.

Segue un lungo applauso al discorso di Mario Draghi oggi al Senato, anche se quelli più calorosi arrivano da Luigi Di Maio. Matteo Salvini e i Cinque stelle rimangono impassibili alle parole del premier.

La seduta è stata sospesa fino alle 11 nell’Aula del Senato per consentire al presidente del Consiglio Mario Draghi di consegnare il testo delle sue comunicazioni alla Camera.

Mario Draghi: «Sono orgoglioso di essere italiano»

«Ad oggi tutti gli obiettivi del Pnrr sono stati raggiunti, abbiamo già ricevuto 45 miliardi ai quali se ne aggiungeranno altri 21. Abbiamo reagito con assoluta fermezza all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, perché l’Italia può e deve avere un ruolo di guida all’interno dell’Unione europea e del G7. Allo stesso tempo non abbiamo mai cessato di cercare la pace».

Il premier aggiunge: «Il merito di quanto ottenuto è stato vostro, vostra è stata la disponibilità ad affrontare le emergenze, gli italiani sono stati protagonisti di questa fase, dalla pandemia all’emergenza umanitaria in Ucraina agli obiettivi raggiunti per il Pnrr».

«Mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano».

Draghi: «Entro i primi di agosto nuovo dl. No scostamento bilancio»

«Accanto al Pnrr, c’è bisogno di una vera agenda sociale, che parta dai più deboli, come i disabili e gli anziani non autosufficienti. L’aumento dei costi dell’energia e il ritorno dell’inflazione hanno causato nuove diseguaglianze, che aggravano quelle prodotte dalla pandemia. Fin dall’avvio del governo abbiamo condiviso con i sindacati e le associazioni delle imprese un metodo di lavoro che prevede incontri regolari e tavoli di lavoro», ha sottolineato Mario Draghi oggi in Aula al Senato.

Poi aggiunge: «Questo metodo è già servito per gestire alcune emergenze del Paese: dalla ripresa delle attività produttive nella fase pandemica fino alla sicurezza del lavoro, su cui molto è stato fatto e molto resta ancora da fare. Oggi è essenziale proseguire in questo confronto e definire in una prospettiva condivisa gli interventi da realizzare nella prossima legge di bilancio. Quest’anno, l’andamento della finanza pubblica è migliore delle attese e ci permette di intervenire senza nuovi scostamenti di bilancio. Bisogna adottare entro i primi giorni di agosto un provvedimento corposo per attenuare l’impatto su cittadini e imprese dell’aumento dei costi dell’energia, e poi per rafforzare il potere d’acquisto, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione», conclude il premier.

 

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Editor: Vittoria Ferrari

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