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Elezioni americane, la Russia riattiva i bot e i troll

Dei ricercatori hanno denunciato la ripresa delle ingerenze russa sulla campagna elettorale americana di midterm

I bot e i troll russi della propaganda russa sono tornati all’azione in vista delle elezioni americane di midterm dell’8 novembre. L’obiettivo è screditare i democratici con fake news e cercare di erodere il supporto USA all’Ucraina.

Elezioni americane, Mosca riprova a influenzare

Sono arrivare le prime denunce dei ricercatori specializzati di compagnie di analisi media come Graphika, Recorded Future e Mandiant e poi rilanciate dai media, tra cui dal il New York Times. I ricercatori hanno riscontrato un aumento dell’attività russa già a partire da agosto dopo un anno di silenzio. Come riporta il quotidiano newyorkese, svariati profili dormienti da mesi si sono riattivati sulle piattaforme social di destra, come Gab, Parler e Gettr, e hanno pubblicato una serie di messaggi apertamente pro repubblicani con l’intento di minare il supporto del presidente democratico Joe Biden.

I ricercatori hanno affermato che questi account di troll e bot sono gli stessi attivi durante le campagne delle elezioni del 2016 e del 2020 e sono ricollegabili all’agenzia russa Internet Research Agency a San Pietroburgo. In realtà, questi account sono gestiti dalla Newsroom for American and European Based Citizens che è stata collegata direttamente all’agenzia anche da Meta.

I bot e troll e l’Ucraina

L’attività dei bot e dei troll russi per influenzare le prossime elezioni secondo i ricercatori è meno massiccia delle scorse volte ma comunque sottolineano la vulnerabilità del sistema politico americano. Le agenzie hanno anche fornito l’identikit tipo del profilo troll: nessuna foto profilo, nessuna descrizione biografica, post solo di argomento politico e nessuna interazione ai messaggi inviati. Questi account pubblicano disinformazione e fake news a con lo scopo di manovrare l’opinione pubblica affinché una parte politica più affine agli interessi russi prevalga.

Tra le campagne evidenziate troviamo anche una serie di vignette firmate da un certo Schmitz. Queste vignette attaccano e ridicolizzano Biden e i candidati democratici. Tra le persone prese di mira ci sono Raphael Warnock, i bot hanno usato degli stereotipi razziali visto che è nero, e Stacey Abrams in Georgia, John Fetterman in Pennsylvania, Tim Ryan in Ohio e Kathy Hochul a New York.

Questa volta le attività d’influenza del Cremlino prendono di mira in particolare il supporto USA, e dell’amministrazione Biden, all’Ucraina. Questi bot e troll accusando Biden di buttare soldi inutilmente a Kyiv anziché di usarli per i cittadini americani. “Mentre gli americani della classe operaia lottano per permettersi cibo, gas e trovare latte artificiale, Joe Biden vuole spendere 13,7 miliardi di dollari in più in aiuti all’Ucraina”, così un post di un troll russo. Come rimarca il New York Times, questo posto, come altri, riprende la linea politica di molti esponenti conservatori.

Domani all’elezioni di midterm i repubblicani conquisteranno probabilmente sia la Camera che il Senato, lasciano meno spazio di manovra a Biden. Putin spera che i repubblicani limitino l’invio di armi e di rifornimenti in Ucraina e supporta anche la campagna di Trump per le elezioni presidenziali del 2024.

 

Foto di copertina: voanews

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Editor: Lorenzo Bossola

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