Everybody Talks About the Weather in Fondazione Prada Venezia
“Everybody Talks About the Weather”è una mostra di ricerca ideata dal curatore Dieter Roelstraete e presentata da Fondazione Prada a Venezia, negli spazi del palazzo storico di Ca’ Corner della Regina. Dal 20 maggio al 26 novembre 2023.
Everybody Talks About the Weather e l’emergenza climatica
La mostra esplora i significati del tempo meteorologico nell’arte visiva, prendendo le condizioni atmosferiche come punto di partenza per esaminare l’emergenza climatica in corso.
Parlare del tempo significa, in ultima analisi, parlare e avere cura del futuro dell’intera umanità.
Più di cinquanta opere di artisti contemporanei e una selezione complementare di lavori storici tracciano i vari modi in cui il clima e il tempo hanno plasmato le nostre identità culturali e come l’umanità ha affrontato la nostra esposizione quotidiana agli eventi meteorologici.
Cosa vedrete alla mostra Everybody Talks About the Weather
Everybody Talks About the Weather si svilupperà su due livelli. Il piano terra e il primo piano di Ca’ Corner della Regina, intrecciando le due dimensioni della ricerca, quella artistica e quella scientifica.
La mostra inizierà con un grande ledwall che trasmetterà in loop le previsioni del tempo estratte da media tradizionali e online di tutto il mondo. Le sale del palazzo veneziano ospiteranno opere d’arte storiche e contemporanee che rivelano la costante attenzione degli artisti nel “parlare del tempo”, dai dipinti allegorici e le pitture en plein air alle recenti installazioni multimediali e all’attivismo transnazionale.
Opere pittoriche e stampe di maestri come Gustave Courbet, Katsushika Hokusai, Plinio Nomellini e Carlo Francesco Nuvolone, condivideranno lo stesso spazio espositivo con opere recenti e nuove commissioni di artisti come Giorgio Andreotta Calò, Theaster Gates e Beate Geissler & Oliver Sann, stabilendo una continuità ideale tra passato, presente e futuro o, al contrario, innescando un cortocircuito tra visioni opposte e nozioni discordanti.
Inoltre una serie di “stazioni di ricerca” riunisce più di cinquecento libri, pubblicazioni scientifiche e articoli, oltre a una selezione di materiali video e interviste con studiosi e attivisti.
Questi materiali permettono al pubblico di consultare liberamente le varie fonti bibliografiche della vasta ricerca alla base di questo progetto e di approfondire le questioni scientifiche e culturali affrontate dalla mostra.
Un libro pubblicato dalla Fondazione Prada accompagnerà la mostra.
Gli artisti in mostra
Sophia Al-Maria, Giorgio Andreotta Calò, Shunivai Ashoona, Anonimo veneto, Ursula Biemann, Nina Canell, Vija Celmins, Paolo Cirio, Gustave Courbet, Vittore Grubicy de Dragon, Jason Dodge, Ayan Farah, Theaster Gates, Beate Geissler & Oliver Sann, Antony Gormley, Hans Haacke, Ichoryusai Hiroshige, Katsushika Hokusai, Jitish Kallat, Anne-Christine Klarmann, Zdeněk Košek, Goshka Macuga, Iñigo Manglano-Ovalle, Santu Mofokeng, Plinio Nomellini, Carlo Francesco Nuvolone, Alix Oge, Richard Onyango, Chantal Peñalosa, Dan Peterman, Nick Raffel, Raqs Media Collective, Gerhard Richter, Thomas Ruff, Tiffany Sia, Himali Singh Soin, Vivian Suter, Fredrik Vaerslev, Pieter Vermeersch, Pae White, Tsutomu Yamamoto, Yang Yongliang.
Leggi anche: Erlich a Palazzo Reale, mostra di grande successo
Fondazione Prada presenta le ‘Cere anatomiche’ de La Specola di Firenze
NEWSLETTER
Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.