Fedez dimesso: il 34enne commosso dall’affetto della gente
Fedez è finalmente a casa. Il rapper 34enne è infatti stato dimesso dall’Ospedale Fatebenefratelli di Milano dopo alcuni giorni di ricovero e di grande preoccupazione. Il cantante infatti aveva manifestato due ulcere alle quali era seguito un nuovo versamento di sangue. Soltanto le trasfusioni somministrategli dal personale medico dell’istituto sanitario gli hanno salvato la vita.
È lo stesso Fedez peraltro a raccontare le ultime terribili ore. Intervistato da Aldo Cazzullo de Il Corriere della Sera, il classe ’89 ha adoperato un termine forte per descrivere la propria situazione: “sono stato moribondo”. Le condizioni di salute del cantante erano tutt’altro che rosee.
La sensazione dilagante nelle parole e nei gesti del milanese è la grande commozione per l’affetto dimostratogli da parte della gente. Tantissimi fan hanno fatto pervenire al cantante messaggi di pronta guarigione, e manifestazioni di sostegno convinto. Da qui e dal legame con Chiara Ferragni è pronto a ripartire il cantante.
Fedez, prima la grande paura poi le dimissioni
Convulsi. Così potremmo definire gli ultimi giorni vissuti da Fedez e dalla sua famiglia, a cominciare dalla compagna Chiara Ferragni. Tutto era purtroppo cominciato negli ultimi giorni del mese di settembre quando il cantante aveva manifestato malessere, perso i sensi ed era dunque prontamente stato ricoverato in ospedale.
Il personale medico dell’Istituto Fatebenefratelli di Milano ha evidenziato due ulcere, probabilmente collegate con il complesso ed invasivo intervento chirurgico subito poco più di un anno fa. Nell’occasione l’artista era stato operato per la rimozione di un tumore al pancreas, diagnosticatogli quasi per caso agli inizi del 2022.
Ad aggravare la condizione del cantante è subentrata una terza cospicua perdita di sangue, che ha fatto preoccupare e non poco i tanti fan del giovane. Grazie al brillante lavoro dei medici e alle trasfusioni di sangue Federico ha però superato le complicanze delle ultime ore e nel pomeriggio di venerdì 6 ottobre è stato dimesso dall’Ospedale.
Tanta paura ma anche enorme riconoscenza per l’affetto dimostrato nei suoi confronti. Questi sembrano essere i sentimenti che travolgono un Fedez un po’ frastornato all’uscita dall’istituto ospedaliero. Lo stesso cantante ha usato parole chiare in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Eccole:
Ho perso metà del mio sangue, sono stato moribondo. Finalmente a casa. Grazie per tutto l’affetto, nulla è scontato in questi momenti
Grande commozione dunque per il giovane cantante, letteralmente travolto da messaggi di vicinanza e affetto da parte della gente. A loro è andato il suo pensiero e un ringraziamento sincero, che ha fatto seguito a quello spontaneo per i donatori di sangue e i medici, senza i quali, ha ribadito Fedez, non ce l’avrebbe fatta.
Fedez riparte da Chiara Ferragni: la ricetta per affrontare le difficoltà psicologiche della malattia
Non solo la salute fisica, determinante e fondamentale. Fedez ha raccontato anche di come la sua malattia, le conseguenze, le complicanze e la grande paura, abbiano influenzato in modo profondo pure la sua salute mentale. Quest’ultima è importante esattamente quanto quella del corpo, e il cantante ancora una volta sottolinea come essenziale sia stata la presenza al suo fianco di Chiara Ferragni.
Il rapper milanese è tornato sui mesi precedenti al ricovero e ha rivelato di aver sofferto molto durante l’estate. Gastriti, fuoco di Sant’Antonio, stress emotivo e una serie di sintomi psicosomatici hanno messo a dura prova la salute di Fedez. Presenza costante e necessaria è stata quella della compagna Chiara Ferragni, al suo fianco anche negli ultimi giorni in ospedale, dopo aver mollato in fretta e furia la rassegna di moda parigina in cui era impegnata.
È ancora lo stesso Fedez, pungolato da Cazzullo, a raccontare di come dopo la diagnosi di tumore al pancreas ricevuta improvvisamente a 33 anni, abbia vissuto una lunga fase di depressione. In questi momenti bui secondo il cantante è fondamentale poter godere di un supporto emotivo, di una finestra di dialogo e di qualcuno su cui poter fare affidamento.
Tale opportunità deve essere soprattutto presente per i giovani, ai quali occorre far comprendere il peso della salute mentale oltre che di quella fisica. Per Fedez fu ad esempio di grande aiuto il sostegno dimostratogli dall’ex calciatore Gianluca Vialli, anch’egli affetto da tumore al pancreas.
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