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Fondazione Milano Cortina 2026, perquisizioni della GDF

Sono scattate questa mattina le perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi di Fondazione Milano-Cortina 2026, la fondazione che si occupa di organizzare, promuovere e comunicare gli eventi sportivi e culturali relativi ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026.

Perquisizioni della Guardia di Finanza alla Fondazione Milano Cortina 2026

Nelle sedi della Fondazione Milano-Cortina 2026 sono scattate le perquisizioni del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. Oltre alle perquisizioni sono stati anche disposti gli ordini di esibizioni e di ispezione dei sistemi informatici.

L’indagine è condotta dai PM di Milano Francesco Cajani e Alessandro Gobbis e dall’aggiunto Tiziana Siciliano e vengono ipotizzati i reati di corruzione e turbativa d’asta nell’affidamento dei servizi digitali dei Giochi alla società Vetrya, ora Quibyt, con sede ad Orvieto. L’inchiesta è estesa anche a Deloitte, che è subentrata alla società umbra. Le perquisizioni sono scattate nelle province di Milano, Roma, Parma e Terni.

I fatti rialgono al periodo tra marzo 2020 e marzo 2021. Il 15 marzo 2021, su Twitter, Vetrya annunciava la aggiudicazione della gara relativa all’incarico per lo sviluppo dei servizi digitali delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026.

Ad essere indagati sono tre persone, di cui nessuna è dirigente o attuale dipendente della Fondazione: si tratta dell’ex Amministratore Delegato della Fondazione, Vincenzo Novari, di Luca Tomassini, l’imprenditore che ha fondato la società Vetrya, e del manager Massimiliano Zuco, ex responsabile dei processi innovativi del Comitato organizzatore.

Fondazione Milano Cortina 2026, Vincenzo Novari tra gli indagati

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fondazione milano cortina 2026: tra gli indagati l’ex AD dell’ente Vincenzo Novari

Tra gli indagati nell’inchiesta per corruzione c’è Vincenzo Novari, personalità nota nel mondo delle telecomunicazione e al centro dell’indagine per il suo ruolo ricoperto all’epoca dei fatti, quando era AD della Fondazione Milano-Cortina, ruolo che oggi è invece affidato ad Andrea Varnier, nominato dall’attuale ministro dello Sport Andrea Abodi.

Genovese, 65 anni, Novari è un manager innovativo nel campo delle telecomunicazioni; ha ricoperto incarichi importanti, tra cui quello di direttore marketing in L’Oréal, Danone e Omnitel e di amministratore delegato di 3 Italia, lasciata però nel 2016 dopo la fusione con Wind. È stato nominato AD di Milano-Cortina 2026 all’unanimità e ha ricoperto l’incarico fino all’agosto 2022.

Fondazione Milano Cortina: le ipotesi della procura

In una nota il procuratore Marcello Viola ha specificato:

L’inchiesta riguarda alcune irregolarità nelle procedure di affidamento delle prestazioni tecnologiche per le Olimpiadi invernali. Le indagini si sono focalizzate sull’aggiudicazione dell’ecosistema digitale e della sicurezza delle infrastrutture informatiche della Fondazione Milano Cortina 2026.

Le indagini hanno dunque portato alla luce l’esistenza di un accordo corruttivo tra i tre soggetti (appunto Novari, Tomassini e Zuco), che ora risultano iscritti nel registro degli indagati.

Secondo le prime ricostruzioni dell’inchiesta le irregolarità riguarderebbero soprattutto

procedure adottate per la scelta dei fornitori e degli sponsor tecnologici nonché per l’assunzione di dipendenti della Fondazione.

La procura di Milano ritiene che al centro della corruzione rientrino somme di denaro e soprattutto favori e altre utilità, come nel caso della Smart di Zuco, pagata direttamente da Tomassini tramite Vetrya nel 2019, usati

per compiere atti contrari al proprio ufficio e segnatamente favorire l’affidamento delle gare relative al cosiddetto ecosistema digitale di Fondazione Milano-Cortina.

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fondazione milano cortina 2026: è indagato anche il fondatore di Vetrya, ora Quibyt, Luca Tomassini

In cambio le gare d’appalto sarebbero state assegnate dai due ex dirigenti della Fondazione alle società Vetrya e Quibyt, entrambe gestite da Tomassini, con fatture emesse per i loro lavori e pagate dalla Fondazione stessa per un valore di quasi 1,9 milioni di euro.

Nel decreto di perquisizione si legge che i due dirigenti dell’ente

ricevevano dall’imprenditore Luca Tomassini somme di denaro e altre utilità o comunque ne accettavano la promessa

in cambio di

successive aggiudicazioni delle stesse a favore di Vetrya ed emissione di fatture da parte di Vetrya e Quibiyt, nei confronti della Fondazione, per importi complessivamente non inferiori a 1.895.346,60 euro.

Tra le irregolarità viene anche contestato il tentativo di pilotare la scelta del logo dei Giochi Olimpici invernali, da scegliersi tramite televoto pubblico. In questo caso era Zuco ad essere attivo con Tomassini, spingendo affinché un logo avesse la meglio sull’altro. Nel decreto si legge infatti, relativamente alle insistenze di Zuco che egli insisteva affinché

uno dei due loghi di Milano Cortina 2026 – al centro di un televoto pubblico gestito a livello tecnologico sempre da Vetrya – avesse la meglio sull’altro, in violazione dell’idea stessa di una “giuria popolare” alla quale fosse deputata, in via esclusiva, la scelta del logo.

Fondazione Milano Cortina: le ipotesi della procura
Fondazione Milano Cortina: tra le ipotesi della procura anche il pilotaggio del logo

Perquisizioni fondazione Milano Cortina, le parole del ministro Abodi

Perquisizioni fondazione Milano Cortina: Dopo le operazioni della Guardia di Finanza e l’avvio dell’inchiesta da parte della magistratura sono arrivate anche le dichiarazioni del Ministro dello Sport Andrea Abodi, che preferisce aspettare l’evolversi dell’inchiesta. Il Ministro si è detto dispiaciuto dell’indagine, senza però ritenersi molto preoccupato e riponendo piena fiducia nel lavoro della Guardia di Finanza.

La Guardia di Finanza fa un lavoro egregio e ha il nostro sostegno. Ora vediamo le risultanze dell’indagine che non è mai motivo di soddisfazione e orgoglio, ma nemmeno di preoccupazione. La fondazione deve essere ed è una casa di vetro. E chiunque voglia guardarci dentro deve trovare le risposte sulla trasparenza e sui comportamenti gestionali.

Fondazione Milano Cortina: le ipotesi della procura
Fondazione Milano Cortina: Il Ministro dello Sport Abodi non si dice preoccupato

Abodi mantiene dunque un basso profilo e vuole attendere gli esiti. Tuttavia la possibilità di mettere in mostra le capacità organizzative italiane e di rispondere alle attese che il mondo intero ripone sull’organizzazione e sulla gestione di un evento sportivo importante come le Olimpiadi Invernali rischiano di svanire.

Nel nostro Paese non è certo il primo caso in cui si parla di corruzione quando entrano in gioco le gare d’appalto, dato che chi è coinvolto vede delle opportunità di guadagno. Il peccato è che in molte occasioni in Italia non ci si riesca a distinguere per la bravura organizzativa o per la trasparenza nei processi di aggiudicazione delle gare, ma per casi giudiziari e indagini per corruzione che sembrano non finire mai, come quello che coinvolge il governatore della Liguria Giovanni Toti.

Conclusione: Sono scattate questa mattina le perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi di Fondazione Milano-Cortina 2026; in tre indagati per corruzione e turbativa d’asta.

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