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Global Festivalbar

Si è conclusa la kermesse estiva inventata nel 1963 da Vittorio Salvetti. Tanti (e grandi) gli ospiti stranieri. Premi per Tribalistas, Neffa e Le Vibrazioni. Ma il trionfatore è stato Ramazzotti Sanremo vive tempi difficili, tra direttori artistici che vanno e vengono e i big che disertano. Il Cantagiro, inventato da Ezio Redaelli (a lui si deve anche il Premio Tenco), che impazzava per le strade d’Italia negli anni Sessanta, non esiste più. Resiste invece con ottimi risultati di pubblico, televisivo e live, il Festivalbar. Inventore di questa gara canora fu Vittorio Salvetti, uomo di televisione e talent scout, che nel 1963 decise di sfruttare il crescente successo dei juke-box. L’idea è quella di premiare il disco più «gettonato» dell’estate. Il fatto che il vincitore della gara sia decretato direttamente dal pubblico di massa, e soprattutto dai giovani, veri utilizzatori del juke-box, è l’arma vincente. Addio giurie selezionate in stile sanremese che poco avevano a che spartire con i reali risultati di vendita delle canzoni. Il Festivalbar è cresciuto negli anni, soprattutto con l’approdo sulle reti commerciali che hanno subito visto nel prodotto una grande fonte di incassi pubblicitari. Col passare di moda dei juke-box, la radio diventa il nuovo termometro del successo delle canzoni. Come nelle passate edizioni, anche quella del 2003 ha offerto una ricca passerella di star internazionali. Grandi nomi accanto ai nostri big che, a differenza di quanto accade per il Festival di Sanremo, accorrono numerosi in questa platea televisiva che garantisce alle loro canzoni promozione e vendite. Solo nelle due serate della finalissima, trasmesse in tv il 23 e 24 settembre, sono saliti sul palco dell’arena di Verona Sting, che ha presentato il suo ultimo album Sacred Love, Ricky Martin, Mary J. Blidge, Lene Marlin, Dido, Will Young, Skin, Eagle Eye Cherry, The Thrills, e i 50 cent alla loro prima esibizione in Italia. Come ogni gara che si rispetti ci sono vincitori e vinti, e quest’anno il vincitore assoluto è stato Eros Ramazzotti, con l’album 9. Il premio internazionale è andato ai Tribalistas, quello per il maggior passaggio in radio a Neffa, per la canzone Prima di andare via, mentre il gruppo de Le Vibrazioni si è aggiudicato il premio come miglior rivelazione italiana. Niente Pippo Baudo o Mike Buongiorno, niente vallette di plastica e niente polemiche. Uno show televisivo con conduttori giovani, in una rete, Italia 1, per antonomasia la rete dei giovani. Forse a Sanremo, quest’anno, ha rubato un po’ il vizio del gossip, con la telenovela Ramazzotti-Hunzicker, lei a presentare e lui in gara. Ma alla fine è stato un trionfo per tutti. (25 settembre 2003)

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