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Guerra in Israele, ospedali al collasso a Gaza: la situazione

Ospedali al collasso a Gaza, come testimoniano medici ed infermieri nella Striscia. La nuova fase della guerra israelo-palestinese si fa sempre più accesa, con gli ospedali al collasso a Gaza. I centri sanitari della città non riescono più a contenere le centinaia di feriti (anche gravi) e spesso l’equipe medica deve decidere chi salvare e chi no. I continui bombardamenti da parte delle IDF sugli edifici di Gaza, pur non avendoli colpiti, li hanno seriamente danneggiati.

Tra reparti accorpati e ammalati nei corridoi, la situazione si sta facendo molto tesa. Pure i morti sono ormai ingestibili. Gli obitori sono saturi e spesso i corpi sono lasciati all’aperto avvolti nei sacchi, con ulteriori conseguenze igienico-sanitarie per la popolazione. Ecco alcune testimonianze del personale sanitario circa gli ospedali al collasso a Gaza.

Ospedali al collasso a Gaza: alcuni racconti della situazione

Israele non accenna a diminuire gli attacchi verso la Striscia di Gaza, dove a pagare è sempre purtroppo la popolazione civile. In questo contesto, la situazione sanitaria sta degenerando: gli ospedali al collasso nella capitale rappresentano appieno il dramma di una popolazione che da una settimana è senza luce e gas. Alcune testimonianze dalle corsie dei nosocomi è toccante.

Pazienti gravi, impossibili da evacuare senza mezzi adeguati in un territorio dove manca tutto a partire dalle ambulanze. Con loro restano decine di medici e infermieri in balia di subire da un momento all’altro un bombardamento. Insieme agli ammalati, i parenti che non intendono abbandonare figli, mariti o mogli, genitori, fratelli infermi e inermi. Nessun ultimatum da parte di Israele (che nelle ultime ore ha caldamente invitato la popolazione a lasciare la Striscia) potrà convincere queste persone a lasciare tutto.

Non se ne andranno finché non saranno nelle condizioni di trasportare tutti in salvo. Per spingerli ad andare via, l’esercito israeliano li terrorizza. Le IDF non bombardano propriamente gli ospedali (sarebbe un crimine inqualificabile) ma fanno cadere le bombe sugli edifici che attorno ai nosocomi. È successo all’al-Quds Hospital, nel quartiere residenziale di Shuja’iyya, in pieno centro di Gaza.

ospedali al collasso
I continui attacchi di Israele a Gaza hanno portato gli ospedali al collasso

L’ospedale era già stato bombardato nel 2009 e ricostruito con fondi di Qatar e Francia. Nonostante medici e parenti di infermi abbiano paura, il senso del dovere di curare ogni paziente, lieve o grave che sia, li lascia lì.

Altro nosocomio tra i vari ospedali al collasso a Gaza c’è Ahli Arab Hospital nella città vecchia. La struttura è gestita dalla Chiesa episcopale di Gerusalemme. I bombardamenti delle case intorno hanno lo hanno danneggiato seriamente. La direzione sanitaria ha dovuto chiudere un’intera ala e ad ammassare malati e ferite in stanze e corridoi già strapieni.

Anche l’Al-Shifa Hospital, il più grande e più antico ospedale della Striscia, aperto fin dal 1946 nel quartiere di Rimal, sta per alzare bandiera bianca. Ivi il personale è in grande difficoltà perché non ci sono mezzi per trasportare chi sta male e magari è attaccato a macchinari in terapia intensiva.

Ospedali al collasso a Gaza: non c’è tempo neppure per celebrare i funerali delle vittime

In questa situazione di grave emergenza, inoltre, con gli ospedali al collasso a Gaza anche la situazione vittime è assai grave. Gli obitori dei vari nosocomi sono saturi, spesso i cadaveri delle vittime civili restano all’aperto sotto dei tendoni ed avvolti nei teli. Le vittime sono così tante che onde scongiurare il rischio di epidemie non c’è nemmeno il tempo di celebrare le esequie. Via vai di camion trasportano i cadaveri per seppellirli nei cimiteri fuori dai centri abitati in fosse comuni.

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Gli ospedali al collasso ormai a Gaza: e i morti sono portati via a gruppi su camion per evitare epidemie

Di fronte all’orrore della guerra, nemmeno ai morti si può portare un fiore. Non c’è tempo per piangere i propri cari, poiché si rischia di finire sotto un missile delle IDF. Esercito israeliano che ora preme sull’acceleratore per entrare a Gaza e finire un lavoro che si è programmato da tanto tempo.

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