Guerra in Israele, il governo di Tel Aviv ammette: “Hamas ancora a Gaza”
Hamas ancora a Gaza, nonostante l’incessante pioggia di bombardamenti messi in atto dalle forze armate dello Stato d’Israele. Dopo gli attacchi del 7 ottobre, la reazione di Tel Aviv non si è fatta di certo attendere ma l’effetto sperato non si è verificato. La notizia dell’esistenza di Hamas ancora a Gaza city è pessima per lo Stato Ebraico e Benjamin Netanyahu in particolare.
Il premier israeliano, nel cui governo gli alleati di estrema destra continuano a fare pressioni per la questione ostaggi, si trova tra l’incudine ed il martello. Il dilemma se esaudire le richieste dei familiari degli oltre cento cittadini israeliani ancora in mano ai terroristi e la liberazione dalle carceri del Paese di centinaia di prigionieri di Hamas non può più essere rimandato.
Hamas ancora a Gaza, Netanyahu sempre più pressato su due fronti
Da oltre tre mesi ormai lo Stato d’Israele è impegnato in una fase di guerra nei confronti di Hamas di nuovo riaccesa dagli attacchi del 7 ottobre. L’esercito israeliano, pur avendo invaso la Striscia dopo incessanti bombardamenti che hanno procurato decide di migliaia di vittime (oltre 30.000) ha dovuto ammettere che c’è Hamas ancora a Gaza.
I guerriglieri della più potente organizzazione politico-militare palestinese, infatti, continuano a combattere dai sotterranei della complessa rete di tunnel che sta sotto la capitale. Rete di tunnel che è ancora in gran parte intatta. Anche in questo frangente lo scopo ideato dalle IDF di allagare gli oltre 500km di labirinto sotterraneo è stato completamente un flop.
Nel frattempo però, continuano i bombardamenti mirati di Tel Aviv su obiettivi. Per esempio l’ospedale al-Awda situato a nord di Gaza è ha subito due attacchi in 48 ore dall’esercito israeliano. Lo ha confermato ad al Jazeera il direttore sanitario della struttura dottor Mohammed Salha, precisando che i suoi edifici e il cortile sono stati presi di nuovo di mira all’alba. Ha affermato sempre l’operatore sanitario:
Siamo un ospedale non governativo che lavora per fornire servizi ai cittadini, soprattutto a livello di ostetricia e ginecologia. Al momento siamo l’unico ospedale che fornisce questi servizi nel nord della Striscia di Gaza. Sia ieri che la scorsa notte, l’ospedale è stato colpito da quattro proiettili israeliani che hanno causato il panico fra i pazienti.
Questa serie di attacchi allo stesso tempo rende difficile il raggiungimento di un accordo finale tra il governo israeliano e Hamas per il rilascio degli ostaggi rimanenti. Da parte palestinese, infatti, non si retrocede sulla richiesta di rilascio di molti prigionieri attualmente detenuti nelle carceri israeliane.
A riguardo, il ministro della Sicurezza nazionale e leader di estrema destra Itamar Ben Gvir, ha già messo l’aut-aut. Non accetterà un accordo sulla liberazione degli ostaggi che favoriscano troppo Hamas. Lo riporta il Times of Israel.
Non permetteremo un accordo che significhi la vittoria di Hamas e la perpetuazione del terrore. Più di 500 soldati non possono essere caduti invano. Non permetteremo il rilascio di migliaia di assassini dal carcere.
Queste sono state le parole di Ben Gvir.
Hamas ancora a Gaza nonostante i copiosi bombardamenti. Netanyahu che farà?
La conferma he Hamas sia ancora a Gaza è di fatto un altro pesante smacco per il governo israeliano. Benjamin Netanyahu, che dal 7 ottobre ha visto erodere sensibilmente i consensi in patria, ora è sempre vittima di un tiro alla fune che vede da una parte i familiari degli ostaggi sempre più impazienti di rivedere i propri compagni e dall’altra degli alleati di governo che non vogliono uscire dalle trattative di liberazione con accordi al ribasso.
Conclusioni Hamas ancora a Gaza, altra sconfitta per Israele?
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