Archivio

Intervista a Chicks on Speed

Una chiaccherata con Alex Murray-Leslie

A due anni di distanza dall’ultimo album le Chicks on Speed (Melissa Logan e Alex Murray-Leslie) sono tornate: sono rimaste in due (Kiki Moorse ha iniziato una carriera da solista) ma sprizzano sempre quintali di energia. Ne è prova Cutting the Edge, il nuovo doppio album realizzato con collaborazioni d’eccezione (Whomadewho, Mark Stewart, Joe Robinson, A.L. Steiner, Kathi Glas, Anat Ben David, Christopher Just, Fred Schneider, Gerhardt Potuznik, Patrick Pulsinger e con i produttori britannici A Scholar and Physician).
Le Chicks sono in Italia proprio in questi giorni, saranno infatti ospiti d’eccezione alla festa di compleanno di Yoox il 19 giugno a Bologna. Al grido di Art Rules! ci sarà da aspettarsi scintille!

Nel frattempo abbiamo fatto una chiacchierata al telefono con Alex, la chick australiana, che ci ha raccontato dell’ultimo album e delle nuove invenzioni…

Dodici anni di carriera, mostre, performance, collezioni di moda e ovviamente musica, fino a quest’ultimo doppio album – Cutting the Edge – dove rivelate anche i 10 segreti per essere Chicks on Speed. Si tratta di una svolta particolare o solo dell’ennesima tappa del vostro viaggio?
Si tratta di qualcosa di più grande di una svolta. Possiamo dire un cambiamento radicale rispetto a quando abbiamo iniziato. Ciò che rende questo momento tanto speciale non è tanto un cambiamento nel nostro stile o nella nostra musica, bensì un modo di sentirsi più sicure, rispettate.
Il fatto di essere artiste riconosciute e rispettate, di riuscire a portare avanti numerosi progetti negli ambiti più diversi ha davvero dato una ragione d’essere a tutta la nostra carriera. Si tratta di questo: sentirsi a proprio agio.

Kiki Moorse ha lasciato il gruppo due anni fa, con il vostro penultimo album? L’abbandono ha influito in qualche modo sul vostro lavoro?
Direi di no, non particolarmente. Kiki ha deciso di seguire una carriera propria, ma anche nell’ultimo album ha collaborato con noi da ospite.

Alex, nel testo di Super Surfer Girl (primo singolo dal nuovo album) dichiarate: "pensate che siamo molto femministe ma in realtà ci stiamo solo divertendo". È proprio così? Che mi dici degli uomini?
(Ride) Direi che è proprio così! Infatti ci serviamo di un sacco di uomini per tutto quello che facciamo! Basta guardare le collaborazioni dell’ultimo album: Fred Schneider, Whomadewho, Mark Stewart…

L’ultima creazione a cui vi siete appassionate sono gli "object instruments", strumenti oggetto. Ancora una volta un crossover tra musica, moda, arte. Dimmi qualcosa di più su questi oggetti.
Da quando abbiamo cominciato a crearli, gli "object instruments" sono diventati come una vera e propria dipendenza. Avevamo iniziato a creare dei "super-vestiti" e casualmente ci siamo imbattute in questi oggetti-strumento (gonne-amplificatore, chitarre a stiletto, forbici elettroniche…) e ne abbiamo colto il potenziale.
Sono degli oggetti veramente high-tech, infatti abbiamo registrato parte dell’ultimo album proprio con questi. In tutto il processo è stata fondamentale la collaborazione con Cristoph Coppens, un meraviglioso stilista belga, che ci ha aiutato nella realizzazione.

Non vi fermate mai. Mi sembra che ne sappiate un po’ di tutto, infatti trovata anche il tempo di tenere delle conferenze. Qual è il segreto di questo stile di vita? E in fin dei conti cosa cercate veramente?
È vero, non ci siamo mai fermate. È solo che tutto quello che facciamo è come un flusso senza fine, e visto che ci divertiamo molto non vogliamo che si interrompa!

Sia nella musica che nella moda collaborate con i più diversi artisti e marchi. Scegliere delle ottime collaborazioni è da sempre uno dei vostri punti di forza. Come nascono e come fate a inserirvi così bene in mondi così diversi?
Le collaborazioni sono fondamentali per fare tutto quello che ci viene in mente! Per esempio se volessimo fare dei Jeans dovremmo assolutamente trovare il marchio adatto, perché da sole non saremmo capaci. Tutte le nostre collaborazioni, comunque, avvengono in modo quasi naturale da una comunione di intenti con le persone che incontriamo in giro per il mondo.
Per i marchi di moda, spesso siamo noi a cercare quello che ci sembra più affine e a proporre dei progetti. Per esempio, la collezione che abbiamo creato per il marchio australiano Insightè nata da un mio desiderio particolare. Essendo nata in Australia, sono cresciuta col mito di quella sottocultura cool del surf, ma in qualche modo non ero mai riuscita a farne parte, anche perché fino a non molto fa era un ambiente piuttosto off-limits per le donne.
Per me è stato un sogno riuscire a creare accessori per quell’ambiente che sognavo come una wannabe nella mia adolescenza!

Avete iniziato a creare abito per i vostri costumi di scena, ma poi è nata una collezione vera e propria. Indossate le vostre creazioni anche quotidianamente?
Certo! Indossiamo molto spesso i nostri abiti, anche perché dopo molti anni abbiamo anche un po’ di scelta. Comunque ci piace mischiare e amiamo molti altri stilisti, per esempio Pelican Avenue. Direi che in generale, i miei abiti sono coloratissimi, il colore è una caratteristica fondamentale!

Una tipica giornata da Chicks on Speed.
Ogni giorno è diverso! Di certo un po’ di assestamento mattutino, Skype con Melissa (l’altra chick n.d.r.) dove ci consultiamo sul da farsi, e su eventuali deadline e poi ci si dedica al progetto più impellente! Ricerca di tessuti e graphic design sono campi che mi piacciono particolarmente.
In ogni caso siamo fortunate perché con tutti i diversi progetti in cui siamo impegnateogni giornata è una vera sorpresa!

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!