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Caso Salis: Ilaria senza catene in tribunale alla 3°udienza

Ilaria Salis senza catene in aula. Il caso Salis si arricchisce di un nuovo capitolo e lo fa con un passaggio forse cruciale. La 39enne italiana infatti si è presentata alla terza udienza in tribunale senza manette per la prima volta dall’inizio dell’intera vicenda.

L’arrivo in aula con il taxi, il dialogo con gli avvocati e i genitori, la presenza di molti amici (tra cui il fumettista Zerocalcare), e il braccialetto elettronico alla caviglia: questi gli ingredienti che hanno contraddistinto l’ultima udienza di Ilaria Salis a Budapest.

La donna resta sotto custodia delle autorità ungheresi ma rispetto alle precedenti discussioni giudiziarie qualche spiraglio di cambiamento sembra potersi aprire. Tutto ciò favorito dal fatto che la prima vittima non l’avrebbe riconosciuta in modo chiaro. Di tono nettamente diverso invece le decisioni prese dal giudice.

Caso Salis: Ilaria senza catene in tribunale alla 3°udienza
Caso Salis: Ilaria senza catene in tribunale alla 3°udienza

Ilaria senza catene in tribunale: il caso Salis verso la svolta?

Ilaria Salis è entrata in tribunale per la prima volta senza catene e manette. Soltanto una cavigliera elettronica ha fatto da compagna all’attivista 39enne nell’aula di giustizia ungherese, dove è andata in scena la terza udienza relativa al suo processo, ormai noto come caso Salis.

Attorniata da giornalisti, famigliari e amici, tra cui il celebre fumettista Zerocalcare, la Salis ha ringraziato tutti per il supporto ricevuto ed è apparsa serena e sorridente in merito alla propria posizione. Un piccolo drappello di persone si era riunito pochi minuti prima del via della seduta proprio di fronte al tribunale di Budapest, capitale dell’Ungheria.

Ringrazio tutti per il supporto che mi hanno dato in questi mesi, ma ora non posso fermarmi. Devo andare al processo

Queste le parole rilasciate dalla stessa attivista pochi attimi prima di entrare in aula. Proprio all’interno del tribunale ungherese poi si è concretizzata la tappa numero 3 di un processo che aveva già visto andare in scena un colloquio preliminare e due dibattimentali.

Caso Salis: Ilaria senza catene in tribunale alla 3°udienza
Caso Salis: Ilaria senza catene in tribunale alla 3°udienza

Terza udienza Salis, cresce la tensione in aula: no al riconoscimento da parte della prima vittima, e gaffe del giudice

Se l’arrivo senza catene a polsi e caviglie, ma anzi in tenuta casual e in taxi, aveva fatto ben sperare, alcuni sviluppi della terza udienza sembrano determinare un possibile drastico cambiamento nel futuro più prossimo del caso giudiziario internazionale.

Davanti al giudice la prima vittima dell’agguato non sarebbe stata in grado di riconoscere Ilaria Salis. Di fronte al video del pestaggio Zoltan Toth, prima persona sentita pubblicamente, non sarebbe stato capace di identificare l’antifascista italiana. Queste le sue parole al riguardo:

No, non la riconosco. So chi è perché il suo nome è legato a questo caso ma non riconosco il suo viso. Chi mi ha aggredito aveva il volto coperto da maschere e cappelli. Mi hanno picchiato con bastoni telescopici, mi hanno colpito alla testa, mi hanno spruzzato spray al peperoncino in faccia, non ho capito nulla, ho pensato solo ‘sto morendo’. Ho riportato 7 ferite, tre costole rotte

L’ipotesi che si starebbe facendo largo, e che gli avvocati difensori di Ilaria stanno tentando di dimostrare, è proprio quella che propenderebbe per un arresto motivato quasi esclusivamente dal fatto che la donna al momento del fermo da parte delle forze di polizia ungheresi era vestita in modo molto simile ad uno degli aggressori.

Caso Salis: Ilaria senza catene in tribunale alla 3°udienza
Caso Salis: Ilaria senza catene in tribunale alla 3°udienza

Nel video dell’agguato ai militanti di estrema destra in cui sarebbe coinvolta anche la Salis, questa l’accusa mossa contro la 39enne, non sarebbero visibili infatti i volti degli aggressori. Un’assenza di risultanze e riscontri concreti che fa arrabbiare Roberto Salis, padre di Ilaria, che ha usato parole decise proprio al riguardo.

C’è un enorme tutela per la persona aggredita, che è ungherese, e poi viene rivelato il domicilio di Ilaria. È un sistema inaccettabile, non mi pare sia un processo giusto

Con tale commento l’uomo fa infatti riferimento alla gaffe, se così si può chiamare, con cui il giudice avrebbe rivelato in aula, davanti ai molti presenti e ai tanti giornalisti, l’indirizzo presso cui la figlia è trattenuta agli arresti domiciliari. Chiaramente tale luogo doveva restare secretato.

È stata respinta dal magistrato pure la richiesta di rimandare il processo al momento in cui gli atti ufficiali fossero interamente tradotti in italiano. Istanza però bocciata e nessun aggiornamento dell’udienza, che così proseguirà senza soste.

Caso Salis: Ilaria senza catene in tribunale alla 3°udienza
Caso Salis: Ilaria senza catene in tribunale alla 3°udienza

Conclusione: caso Salis si colora di nuovi sviluppi, con Ilaria che entra senza catene in tribunale alla 3°udienza ungherese

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