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La bellezza di Brera ritorna per Expo

Dalla divisa per i custodi all’ufficio comunicazione. Gli interventi necessari

Quanto è bella la Pinacoteca di Brera? Tanto. Purtroppo però è tanto bella quanto disorganizzata pertanto, anche in vista dell’Expo 2015 sono in programma diversi aggiutamenti che definire necessari è poco.
Si parte dal decoro: i custodi infatti non hanno una divisa che li contraddistingua dai visitatori. L’accordo con i sindacati è stato finalmente raggiunto e la sartoria del carcere di San Vittore si occuperà di preparare le divise.
Secondo problema, sempre legato ai custodi, riguarda i turni di lavoro: non si riesce infatti a coprire la supervisione di tutte le sale con il pericolo di averle, troppo spesso, chiuse al pubblico. In questo caso si cercherà di risolvere il problema con l’ausilio di volontari.

Ma non finisce qui per la povera Brera: i problemi infatti sono anche di carattere strutturale. Incredibile ma manca l’allacciamento alla falda, con gravi problemi per l’impianto di climatizzazione. Quanto costa? 500 mila euro e, inutile dirlo, non ci sono.

Non basta quindi la generosità di Armani, la Pinacoteca rimane in cerca di sostenitori.

Ma cosa c’è in programma per Expo? La Direttrice Sandrina Bandera risponde: “Lo sposalizio della Vergine di Raffaello affiancato all’opera omonima di Perugino (da Caen, Francia); una rassegna risorgimentale su Il Bacio di Hayez e i disegni preliminari di opere di Brera o a loro accostabili”. 

 

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