La moda piange Issey Miyake
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La moda piange Issey Miyake

È morto Issey Miyake, designer di capi iconici che combinano il gusto giapponese con materiali all’avanguardia

Lo stilista, amato da tutto il mondo, è morto all’età di 84 anni in ospedale a Tokyo, per un carcinoma epatocellulare.

La storia di Issey Miyake

Issey Miyake nasce a Hiroshima il 22 aprile 1938 e vive l’esperienza traumatica della bomba atomica. Questo evento segna nel profondo l’artista, spingendolo a cercare qualcosa che può essere creato e non distrutto. Lo stilista si diploma in graphic design alla Tama Art University Studio di Tokyo e si laurea nel 1964. In seguito, si trasferisce a Parigi, dove lavora con Guy Laroche e Hubert de Givenchy, e a New York, dove collabora con Geoffrey Beene. Nel 1970 ritorna a Tokyo e fonda il suo studio, il Miyake Design Studio. Qui inizia ad amalgamare il design occidentale con tecniche di fabbricazione orientali.

 

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Lo stile unico di Issey Miyake: un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione

Il designer non solo costruisce ponti tra artigianalità e nuove tecnologie applicate ai tessuti, ma mostra come un marchio possa attingere continuamente alle proprie fondamenta senza smettere di reinventarsi. Sfida le convenzioni dell’industria fashion, unendo abiti sportivi a codici d’abbigliamento più sofisticati.

Miyake porta il Giappone sulle passerelle internazionali, conquistando la moda con il suo stile inconfondibile, futuristico e genderless. La bellezza e l’eleganza dei suoi capi colpiscono subito le star più estrose del rock come David Bowie, che era solito portare capi da lui firmati.

Nel 1998 lo stilista crea anche la linea sperimentale A-POC, acronimo di A Piece of Cloth. I capi di questa collezione sono ottenuti da un unico pezzo di tessuto arrotolato che viene lavorato da uno speciale macchinario in grado di eseguire le istruzioni dei designer. Il concetto alla base di questo progetto è il desiderio di rendere la moda semplice, accessibile e rapida. L’anno successivo, a Parigi, la presentazione della nuova linea avviene in una sfilata straordinaria, dove le modelle camminano in passerella tutte unite da un unico lunghissimo pezzo di tessuto. Il più grande ammiratore di A-POC è Steve Jobs, i cui iconici dolcevita neri sono proprio invenzioni di Miyake.

La storia di Issey Miyake

Il re del plissè

Lo stilista dà vita a nuove forme estetiche. Tra queste, c’è la linea caratterizzata da una particolare pieghettatura: l’iconico plissé di Issey Miyake, diventato un vero e proprio franchise, Pleats Please. Questo è un filone sperimentale che caratterizza molte sue creazioni, per donare loro un effetto origami, spesso grazie all’uso di materiali come la carta di riso e il filo metallico. Nel 2013 incanala la filosofia delle pieghe all’innovativa linea maschile Homme Plissé Issey Miyake.

è morto Issey Miyake

Il lavoro di Miyake trascende il settore della moda per entrare nei musei. Il designer, infatti, vince il Premio Kyoto per la sua dedizione all’arte e nel 2014 ottiene il prestigioso Compasso D’Oro per le sue lampade a risparmio energetico.

 

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