Lutto nel giornalismo sportivo, è morto Idris. Aveva 72 anni
Il giornalismo sportivo è in lutto: è morto Idris, personaggio televisivo, poi anche giornalista. Nel corso degli anni ’90 si è reso celebre in qualità di inviato negli stadi per il programma “Quelli che il calcio”, dove svolgeva il ruolo di telecronista della Juventus, la sua squadra del cuore. La televisione sportiva italiana piange uno dei suoi personaggi più istrionici e popolari di sempre. Idris, infatti, era amato e rispettato dai colleghi e tifosi avversari per la sua simpatia contagiosa e il suo fairplay.
E’ morto Idris: ecco chi era il primo giornalista italiano di colore de facto
La notizia che Idris è morto è stata annunciata dalla stessa famiglia all’agenzia ANSA. Il decesso è avvenuto presso gli Spedali riuniti di Brescia, dove era ricoverato da diversi giorni. Edrissa Sanneh, questo il nome completo, era originario del Gambia. La sua famiglia africana era di molto numerosa, poiché il padre era poligamo. Annoverava ben 21 fratelli. Trasferitosi successivamente nel vicino Senegal, inizia a studiare e poi nel 1972 emigra in Italia.
Frequenta l’Università per stranieri di Perugia, dove arriva grazie a una borsa di studio vinta in patria. Terminati gli studi, si trasferisce al Nord, precisamente a Brescia. La Leonessa d’Italia sarebbe presto diventata la sua seconda casa. Qui, Idris si fece notare come DJ e animatore nelle serate dei locali del capoluogo dell’Est Lombardia. Con gli anni ’80, poi, decise di intraprendere la carriera televisiva. Iniziò una lunga ed impegnativa gavetta nelle televisioni locali in grande sviluppo a quell’epoca.
La sua prima importante apparizione televisiva è nella trasmissione Tele Vù Cumprà prodotta e trasmessa dall’emittente locale RTG Radio TeleGarda. In questo format, Idris si rese celebre per lo sketch paradossale in cui egli, parlando in dialetto bresciano, insultava una persona che rifiutava di acquistare cianfrusaglie che vendeva per strada ma con il fatto che era una persona di pelle bianca. Nel frattempo si occupava anche di giornalismo sportivo.
Inizia a lavorare per RTV-Radio televisione bresciana, poi in seguito confluita in Rete Brescia, dove conduceva anche il programma musicale settimanale Idris Show. La prima ribalta nazionale è el 1989, dove a Canale 5 partecipa e vince Star 90, programma a caccia di talenti condotto da Alessandro Cecchi Paone. Come immigrato ben inserito nel contesto sociale italiano, ebbe anche l’idea di condurre un tg che riportasse nelle lingue dei vari stranieri residenti sul territorio: nacque così TG multietnico.
E’ morto Idris: la consacrazione definitiva a Quelli che il calcio
Dopo la fama ottenuta a Star 90, nell’ultimo decennio del XX secolo il conduttore Fabio Fazio ideava un programma che intrattenesse i tifosi mediante la collaborazione degli inviati nei vari stadi aiutati da personaggi televisivi tifosi: Quelli che il calcio. Idris viene scelto come inviato per la Juventus, squadra per cui tifava grandemente e che di fatto lo ha reso celebre. Famose sono le sue espressioni con cui chiamava tutti “Fratelli e fratelle!“.
Grazie a Quelli che il calcio, Idris si consacrò definitivamente come personaggio televisivo sulla scena nazionale. Questo lo porto a interpretare il ruolo di attore nel film drammatico Bianco e Nero e dove invece interpreta sé stesso nel più noto film commedia cinepanettone Tifosi. L’Italia, oltre a dare a Idris un’opportunità di lavoro e successo, gli ha dato anche l’amore. Dall’unione con un’italiana sono nati ben quattro figli. Ora che è morto Idris, il giornalismo sportivo della domenica si sentirà più solo.
Conclusione su è morto Idris, giornalista sportivo
Leggi anche:
Gli italiani più ricchi del 2023: tra sorprese e conferme
Calciomercato: chi è Lazar Samardzic, l’oriundo serbo-tedesco promesso sposo dell’Inter
Voci più cercate nell’Enciclopedia della Moda: gennaio-luglio 2023
NEWSLETTER
Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.
