Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini
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Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini

Si va verso una stretta decisa per ciò che concerne il nuovo codice della strada. Il Consiglio dei ministri svoltosi nel tardo pomeriggio di martedì 27 giugno ha stabilito nuove disposizioni circa i casi più discussi relativi a chi sta al volante.

Il recente caso di Roma sud con la tragica morte del piccolo Manuel ha riportato in cima alle priorità del governo proprio un deciso intervento sul codice della strada. Tre in particolare sono i casi su cui si pone l’attenzione del Ministro delle infrastrutture dei trasporti Matteo Salvini.

Il leader della Lega, visti l’aumento di incidenti e vittime sulle strade italiane, ha infatti stabilito la necessità di una stretta importante per ciò che riguarda la guida in stato di ebbrezza, sotto effetti di sostanze stupefacenti o distratta dall’uso del cellulare.

Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini
Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini

Le decisioni del Governo: stretta per guida in stato di ebbrezza, stupefacenti e uso del cellulare

Sembrano essere fermezza e severità i nuovi principi che regolano la modifica del codice della strada al vaglio del Governo. In caso di guida sotto gli effetti dell’alcool, di sostanze stupefacenti o adoperando il cellulare mentre si è al volante si rischia di incorrere in pene piuttosto rigide.

Questo almeno prevede il disegno di legge voluto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, e al vaglio del Consiglio dei ministri. Il via libera è stato peraltro dato nel corso della riunione serale di martedì 27 giugno e il leader della Lega si augura di poter confermare tutto entro l’autunno.

Lo stesso Salvini ha peraltro voluto spiegare i motivi che hanno spinto verso questa maggiore austerità stradale, usando queste parole:

Vogliamo rendere le strade più sicure, proteggere gli utenti più deboli della strada, come i ciclisti e i motociclisti, e razionalizzare la giungla normativa nonché dare regole per la nuova mobilità

Tolleranza zero dunque, specie nei confronti di coloro che verranno sorpresi in comportamento o condizioni decisamente incompatibili con l’utilizzo dell’auto. Patente sospesa in particolare per chi sarà fermato e individuato a guidare con il cellulare in mano, indipendentemente dall’esperienza alla guida.

Massima severità anche per ciò che concerne i test per alcool e droga. Chi sarà sorpreso ubriaco o drogato alla guida subirà la sospensione della patente, e qualora l’episodio ricapiti andrà incontro allo stop del documento personale di circolazione per un periodo fino a 30 anni.

In caso di condanna sarà inoltre imposto di montare sulla propria automobile un alcolock, ovvero uno speciale dispositivo che impiegano già diversi Paesi europei e che letteralmente blocca il mezzo qualora il tasso alcolemico superi i livelli consentiti.

Medesimo discorso quello relativo alla positività alle sostanze stupefacenti. Se pizzicati dal test rapido scatterà immediatamente la sospensione della patente e si rischierà anche l’impossibilità di conseguirla per almeno tre anni.

Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini
Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini

Non si fa più affidamento dunque sullo stato di alterità di chi sta alla guida, ma esclusivamente sui risultati del test salivare a cui si viene sottoposti. Qualora poi ripescati ubriachi o drogati, e dunque recidivi, le sanzioni aumentano di intensità arrivando anche a sospensioni permanenti e definitive.

Maggiore rigore anche nelle pene inflitte a coloro i quali passeranno con il semaforo rosso, a chi viaggerà in contromano, a quanti non utilizzeranno il seggiolino per i bambini, agli automobilisti che andranno troppo veloci e a coloro che non indosseranno le cinture di sicurezza. Per tutti questi casi previste procedure di sospensione della patente dai 7 ai 15 giorni.

Modello europeo o intervento sull’onda delle polemiche?

La domanda che appare scontata di fronte al nuovo disegno di legge voluto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini è se tale, necessario, provvedimento per rendere più sicure e fruibili le strade italiane sorga da un’esigenza concreta e annosa, oppure sia almeno in parte spinta dal pathos del recente terribile episodio costato la vita al piccolo Manuel.

Tolleranza zero pare quella richiesta da Salvini ai colleghi ministri, dopo l’eclatante e mediatico caso dell’incidente romano tra la Lamborghini dello youtuber Matteo Di Pietro e la Smart su cui era a bordo Manuel, bimbo di 5 anni che ha tristemente perso la vita nello schianto.

Se ti stronchi di canne, bevi in discoteca e poi guidi oppure sniffi e vieni trovato tramite i controlli, tu la patente non la vedi più

Questo il commento del vicepremier che punta ad inserire nel disegno di legge anche una norma che impedisca la guida di auto superiori a 55kw per tonnellata ai patentati da nemmeno tre anni, così come ipotizza un futuro intervento diretto prettamente a chi intende guidare i “macchinoni”, probabilmente utilizzabili soltanto in virtù del possesso di un documento speciale ed aggiuntivo.

Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini
Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini

La corretta decisione di intervenire sul codice della strada per dare un inquadramento più disciplinato e uniforme alle regole che riguardano la circolazione in Italia appare dunque una necessità, ma non può al tempo stesso divenire una mera conseguenza delle polemiche successive all’incidente di Roma.

La questione circa le morti, ancora decisamente troppe, che le nostre strade devono registrare ogni anno è un problema aperto da tempo, e forse troppo a lungo rimandato. Del resto uniformità nei regolamenti e una maggiore severità sono anche quanto l’Unione Europea sta cercando di stabilire.

Altri virtuosi Paesi europei adoperano da tempo quel sistema di alcolock di cui sopra. Il guidatore che monta sulla propria auto tale strumento è obbligato a sottoporsi al test per alcool e droga prima di mettersi al volante, e qualora l’esito sia positivo l’auto non parte.

In Europa si studia da tempo anche una formazione più orientata al rispetto di tutti gli “altri” utenti della strada: ciclisti, pedoni, scooter. Sono inoltre previste norme rigide per chi si macchia di infrazioni pericolose per sé e per gli altri, quali ad esempio sorpassi azzardati, guida contromano o superamento sulle linee continue.

Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini
Nuovo codice della strada: 3 i casi discussi da Salvini

Al vaglio è pure la patente digitale, che dovrebbe rendere più snelle molto procedure e divenire documento universalmente riconosciuto in tutta Europa. Tale attestazione dovrebbe affiancarsi a quella normale cartacea, che sarà comunque sempre richiedibile da parte delle autorità competenti.

Il nuovo codice della strada italiano dovrebbe dunque cercare di uniformarsi a quanto stabilito a Bruxelles, e accelerare i tempi per una corretta e completa valutazione di tutte le circostanze possibili sulla strada. Soltanto così sarà possibile provare ad evitare nuovi casi come quello dell’incidente di Casal Palocco.

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