Premio Nobel per la Pace 2023 all’iraniana Narges Mohammadi
È andato all’attivista iraniana Narges Mohammadi il premio Nobel per la Pace 2023. La donna, da anni in lotta a sostegno dei diritti femminili e contro la pena di morte, è stata scelta dall’Accademia svedese. Arrestata a fine 2022 Mohammadi è tuttora incarcerata a Teheran.
A differenza dei vincitori nelle categorie Medicina, Fisica, Chimica e Letteratura, premiati nei giorni precedenti, il premio Nobel per la Pace 2023 concesso a Narges Mohammadi nella mattinata di venerdì 6 ottobre non potrà essere ritirato dalla stessa attivista vincitrice.
La donna infatti è prigioniera nel proprio Paese natale, dopo essere stata condannata a 10 anni di reclusione 12 mesi fa. Emblematico in tal senso il motivo di tale conferimento. Il comitato scandinavo giudicante e stabilente il conferimento dei premi Nobel ha infatti così motivato la decisione di premiare Narges Mohammadi: per la sua “lotta contro la discriminazione e l’oppressione sistematiche”.
Narges Mohammadi: chi è il Nobel per la Pace 2023
Si chiama Narges Mohammadi, ed è un’attivista iraniana la vincitrice del premio Nobel per la Pace 2023. La donna è vice presidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani in Iran, dove oggi è detenuta nel carcere di Teheran.
Da diversi anni la Mohammadi si batte in prima linea per i diritti delle donne, sottoposte ad ogni genere di abuso nel Paese mediorientale. Particolarmente vivace la lotta dell’attivista contro la pena di morte, ancora utilizzata proprio contro individui di sesso femminile.
Sarà sicura assente al banchetto di Stoccolma del prossimo 10 dicembre Narges Mohammadi. La fresca vincitrice del premio Nobel per la Pace 2023 è detenuta in carcere nel suo Paese dal novembre 2022. Dopo un processo lampo, durato poche ore, la Mohammadi è stata condannata a 10 anni di carcere (e a 70 frustate) per aver commemorato le vittime delle violenze perpetrate dal Governo di Teheran nel 2019.
Per la sua lotta contro la discriminazione e l’oppressione sistematiche
Queste sono le parole usate da Berit Reiss-Andersen, presidente del Comitato del Nobel, per proclamare e giustificare l’assegnazione del Nobel per la Pace 2023. Una scelta dunque dettata dalla chiara volontà di difendere e celebrare lo stimolo costante verso la libertà, i diritti umani e la facoltà assoluta e generale di far sentire sempre la propria voce.
Prende forma il calendario dei Nobel 2023: manca solo quello per l’Economia
Premio Nobel odierno, venerdì 6 ottobre 2023, conferito a Narges Mohammadi. La donna, un’attivista iraniana, si è guadagnata il Nobel per la Pace 2023. Si tratta del penultimo conferimento per l’annuale celebrazione dei premi dedicati ad Alfred Nobel.
Dopo Medicina, Fisica, Chimica e Letteratura, è appunto stata la volta della Pace, che anticipa l’ultimo Nobel, quello per l’Economia, in procinto di essere stabilito in data lunedì 9 ottobre. Weekend di sosta dunque dopo il ritmo serrato con cui nella prima settimana di ottobre sono stati assegnati i Nobel da parte dell’Accademia svedese.
Appuntamento imprescindibile, dopo l’ultima premiazione del 9 ottobre, sarà il consueto banchetto del prossimo 10 dicembre. Giorno scelto in ricordo della morte dell’inventore della dinamite, nonché effige dello stesso premio internazionale, è l’occasione ormai classica in cui a Stoccolma e alla presenza dei reali di Svezia si svolge il festeggiamento finale per tutti i premi Nobel.
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