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Roma, rebus Mourinho: resta o se ne va?

Roma, si complica il rebus Mourinho: resta o se ne andrà via? Dopo aver sfiorato per l’ennesima volta una Coppa Europea, i giallorossi si schiantano sul muro fatale dei rigori, proprio come 39 anni fa. Una delusione indelebile, per la quale la tifoseria dei Lupi non si è per niente arresa. Alla fine della gara, infatti, dal lato romanista della Puskas Arena sono scoppiati scroscianti applausi verso i giocatori e soprattutto l’allenatore, José Mourinho.

Allenatore che non ha nascosto la delusione e il rancore verso un arbitraggio forse andato in tilt per la tensione che si palpava in campo. I duelli 1vs1 sono stati tanti, anche parecchio forti. Il giocatore che forse ha rappresentato meglio come ne è uscita la Roma sia fisicamente che mentalmente è stato il difensore Ibanez. Nel post-partita, però, lo Special One non ha fatto giri di parole verso il proprio futuro, ponendo un aut aut alla proprietà. Cosa faranno ora i Friedkin?

Rebus Mourinho, l’avvertimento ai Friedkin: “Voglio rimanere, ma merito di più”

Parlando in conferenza stampa davanti ad una sala piena di giornalisti sia italiani che esteri, José Mourinho ha fatto delle riflessioni a 360° sulla parttia (con un particolare verso l’arbitraggio, ritenuto insufficiente a suo dire) ed anche sul proprio futuro. Questo ha rappresentato il tema caldo dopo una serata finita con l’amaro in bocca. Su uno dei punti più cruciali del rebus Mourinho, il tecnico portoghese afferma:

Voglio rimanere, ma i miei giocatori meritano di più. E anche io merito di più. Sono un po’ stanco di essere allenatore, essere uomo di comunicazione, di essere quello che dice che siamo stati derubati. Sono un po’ stanco di essere tanto. Io voglio rimanere nella condizione di dare di più. La prossima stagione non giochiamo la Champions e penso che sia una buona notizia, E’ paradossale ma non siamo ancora una squadra da Champions. Dobbiamo vincere domenica per giocare l’Europa League e vogliamo tornare nelle competizioni europee.

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Dopo le parole nel post-partita della finale persa, il rebus Mourinho si complica: cosa farà lo Special One a fine stagione?

José Mourinho, inoltre, ha affermato di prendersi qualche giorno di vacanza con la famiglia dopo l’ultimo impegno di campionato contro lo Spezia di domenica prossima. Questo breve time-out dagli impegni di squadra non è comunque un addio, ma un semplice “Arrivederci”:

Io lunedì vado via, ma le mie cose restano a Trigoria. Io ho lasciato la mia casa, ma ho tutte le mie cose a Trigoria. Lunedì vado in vacanza e le mie cose restano lì. Penso che sia il momento di parlare con la proprietà, o che la proprietà venga a parlare con me.

Rebus Mourinho: ora la palla passa alla proprietà. Ma i conti non sono a posto…

Dunque, il rebus Mourinho si dovrà risolvere sotto diversi aspetti. Da un lato c’è quello sportivo, in cui il tecnico pretende dai Friedkin migliori investimenti per rendere la squadra ancora più competitiva. La proprietà statunitense, tuttavia, deve stare molto attenta ai conti, che non sono per niente a posto. Osservando alcuni dati finanziari, l’ultimo bilancio approvato il 30 giugno 2022 faceva tremare i polsi.

Come spiega bene Calcio&Finanza, la Roma attualmente ha quasi €200 milioni di costi in più rispetto al fatturato (€400 milioni contro €200 milioni circa). Il patrimonio netto al 30 giugno 2022 è così risultato negativo per 338,9 milioni di euro, in peggioramento rispetto al –271,9 milioni di un anno prima. Insufficienti, quindi sono stati i 206 milioni della scorsa stagione, più i 131 milioni di quella corrente versati dai Friedkin per tappare un buco presto trasformatosi in voragine finanziaria.

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Il rebus Mourinho s’incrocia con quello finanziario per i Friedkin, proprietari della Roma dal 2020.

Altro tasto dolente è la cifra dei debiti complessivi della Roma: al 30 giugno 2022 erano pari a complessivi €703,5 milioni di euro. Di fronte a uno scenario lugubre, il paracadute che ha salvato i giallorossi da possibili penalizzazioni (ma in generale tutta la Serie A) è stato il Milleproroghe del governo Draghi legata all’emergenza Covid per rinviare il ripianamento delle perdite.

La famiglia Friedkin si trova di fronte a un dilemma: spendere ancora (allargando la profondità del pozzo debitorio) pur di migliorare la squadra e accontentare Mou o iniziare un regime di austerity che costerà inevitabilmente punti e prestigio al lato sportivo?

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