sciopero di Natale 2023
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Sciopero di natale 2023: il settore terziario si scatena

Sciopero di Natale 2023: Movimentano l’agitazione i sindacati  Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

Sciopero a pochi giorni dal natale del commercio e del turismo, proteste in tutte le città.

Sciopero di natale 2023: le città coinvolte

Lo sciopero a ridosso del Natale che ha interessato 5 milioni di lavoratori in tutta Italia.

Roma: Il corteo, dove partecipano circa 4.000 persone, terminerà a Piazza S.S. Apostoli a Roma.

Napoli: la manifestazione interregionale unitaria del Sud dei lavoratori del commercio, del turismo e del terziario delle categorie di Cgil, Cisl e Uil. Il corteo, in partenza da piazza Mancini, nei pressi della Stazione centrale, arriva a piazza Matteotti dove ci saranno i comizi finali.

Milano: Sul palco, all’Arco della pace di Milano, si sono alternati gli interventi di delegati e dirigenti sindacali come Il segretario della Cgil Maurizio Landini e la segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola.

Sciopero di natale: le motivazioni dello sciopero

Alla base della protesta l’indisponibilità delle associazioni datoriali di settore, «a riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori incrementi retributivi in linea con l’andamento inflazionistico» e  al centro rivendicazioni ci sono gli aumenti retributivi necessari a contrastare l’inflazione che ha falcidiato stipendi spesso bassi, con sei lavoratori su dieci nel turismo e quattro su dieci nel commercio che risultano a basso reddito.

Sono coinvolti nello sciopero i lavoratori e le lavoratrici del settore terziario, turismo e servizi, del comparto alberghiero, delle agenzie di viaggio, del settore termale, della ristorazione e della distribuzione organizzata.

In questi mesi le imprese del turismo e del terziario hanno cominciato a macinare forti profitti grazie anche al sacrificio dei lavoratori e questo sarà il terzo Natale con il contratto scaduto per milioni di lavoratori dei servizi in attesa del rinnovo da oltre tre anni.

sciopero di Natale 2023
sciopero di Natale 2023

Sciopero di natale 2023:  le analisi di Confcommercio e Federdistribuzione

i negozi saranno aperti”, assicura Federdistribuzione, l’associazione della distribuzione moderna organizzata, impegnata a ridurre al massimo i disagi per i clienti in una delle giornate più calde dell’anno per lo shopping.

Secondo loro «lo sciopero ha registrato un’adesione contenuta, intorno al 7-8% dei lavoratori delle aziende associate. I disagi nei punti vendita sono molto limitati e non si registrano difficoltà per gli acquisti».

Secondo fonti di Confcommercio, sulla parte salariale, invece, le distanze sarebbero “non incolmabili anche perché per  alcune fonti sindacali, l’auspicio è quello di poter riprendere la trattativa nelle prime settimane di gennaio per arrivare rapidamente alla firma.

Sciopero di natale 2023: le dichiarazioni dei sindacati

«Il 2024 deve essere l’anno del rinnovo dei contratti nazionali e se questo non avviene siamo pronti a una mobilitazione che sostenga tutte le categorie», perché il paese per il numero uno della Cgil si trova davanti a una «emergenza salari» dichiara il segretario della CIGL Maurizio Landini.

«Oggi la Cisl è al fianco dei lavoratori di terziario, commercio, distribuzione organizzata, ristorazione, turismo che scendono in piazza per una causa giusta: chiedere il rinnovo del contratto scaduto da ben 4 anni. Un fatto inaccettabile» annuncia il segretario nazionale Luigi Sbarra

Sciopero di natale 2023: Confindustria prova a trattare

È intervenuto anche il presidente di Anir  Massimo Piacenti, che ha detto di aver chiesto senza successo un confronto con i sindacati. «Comprendiamo le ragioni dello sciopero, ma non possiamo sentirci responsabili dei motivi dell’interruzione delle trattative, proprio perché non abbiamo potuto prenderne parte»,

Sciopero di natale 2023: le critiche del governo

<Io trovo che manchi il buon senso nell’indire questi scioperi domani, il 22 dicembre, a pochi giorni dal Natale. Poi vedremo domani quanti aderiranno. Io penso che l’adesione sarà pressoché nulla, perché i ristoratori, gli albergatori, i commercianti i conti in tasca se li fanno> Dichiara la ministra del turismo  Daniela Santanchè.

Conclusione: Sciopero venerdì 22 dicembre in commercio e turismo

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