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Moda

Shein prossimo alla quotazione a Wall Street

Shein potrebbe arrivare in Borsa a Wall Street nel 2022

Un 2022 promettente per il retailer cinese Shein. Infatti, potrebbe avvicinarsi la possibilità della quotazione alla Borsa di New York, già speculata nel 2021. Shein diventerebbe così la prima società cinese a sbarcare sul listino della Borsa a Wall Street. Nel frattempo, Chris Xu, il fondatore di Shein, valuta un cambio di cittadinanza per aggirare le regole più severe proposte per le IPO offshore in Cina.

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Shein campaign

Shein a New York: questione di tempo

Il retailer campione nello shopping online sembra ormai da tempo interessato alla quotazione in Borsa di Wall Street. Infatti, Shein due anni fa ha iniziato i preparativi per un’Ipo negli Stati Uniti. Purtroppo, con le ancora presenti tensioni tra Cina e Usa non c’è stato grande sviluppo su questo fronte.

A novembre 2021, Shein è passata da una società valutata a $ 15 miliardi a una valutata a $30 miliardi. Durante la pandemia del 2020, secondo quanto riferito, ha realizzato entrate per $10 miliardi, rendendolo il settimo anno consecutivo di oltre il 100% di crescita delle vendite per l’azienda.  A partire da ottobre 2020, Shein era la più grande azienda di moda solo online al mondo. Il tutto potrebbe culminare nella quotazione a New York, sulla spinta di un round di finanziamento che ha portato la valutazione della società a oltre 300 miliardi di yuan (circa 38 miliardi di euro).

Shein, un successo senza precedenti

Shein è stata fondata nel 2008 a Nanchino, in Cina, da Xu Yangtian, un esperto nell’ottimizzazione dei motori di ricerca presso una società di marketing.

Nel 2012, l’azienda ha iniziato a utilizzare il social media marketing collaborando con fashion blogger per omaggi e articoli pubblicitari su Facebook, Instagram e Pinterest. Nel 2013 l’azienda contava 100 dipendenti e aveva già stabilito la propria sede a Guangzhou, in Cina.

Due anni dopo, per diventare un rivenditore completamente integrato, Shein ha iniziato a sviluppare il proprio sistema di filiera. Nello stesso anno ha acquisito Romwe, un altro negozio di e-commerce cinese.  Il nome dell’azienda è cambiato nuovamente nel 2015 da “Sheinside” a “Shein”, sostenendo che aveva bisogno di un nome più intuitivo e facile da trovare online.

Di Michele Micera

 

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