Israele ha bombardato i civili
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Guerra a Gaza, uccisi tre ostaggi israeliani per sbaglio dalle IDF. A Oslo trattativa Qatar-Mossad

Durante un’operazione nella zona di Shuja’iyya sono stati uccisi tre ostaggi israeliani dalle stesse truppe di Tel Aviv perché pensavano che fossero una minaccia. Soltanto dopo, quando i tre erano ormai morti, hanno sospettato di avere commesso uno sbaglio e hanno mandato i corpi in Israele per l’identificazione. Lo ha affermato ieri sera il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari.

Questo ennesimo episodio di sangue rappresenta  l’ultimo di una serie di episodi ormai non più tollerabili delle violenze quasi quotidiane  nella Cisgiordania. Nel frattempo, però, proseguono gli sforzi per le trattative circa il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, con rappresentanti di Mossad e Qatar a trattare a Oslo.

Clamoroso errore delle IDF: uccisi tre ostaggi israeliani per sbaglio

Nuovo caso di violenze dell’esercito israeliano nella Cisgiordania. Presso la cittadina di Jenin sono stati uccisi tre ostaggi che si ritenevano fossero terroristi palestinesi. Tre giovani che invece erano semplici cittadini. I loro nomi erano: Yotam Haim, 28 anni, Samer Talalka, 22 anni, e Alon Lulu Shanriz 26. Le vittime erano state tutte e tre sequestrate da Hamas il 7 ottobre e portati a Gaza come ostaggi.

Shejaiya è un quartiere a est di Gaza City, nel nord della Striscia, dove Hamas è storicamente forte – e infatti i soldati israeliani non ne hanno il controllo completo. Ancora sono sconosciute le cause dell’incredibile equivoco. Le ipotesi al vaglio delle autorità israeliane sono differenti: i ragazzi potevano essersi liberati da soli oppure li hanno liberati gli stessi miliziani di Hamas e hanno teso una trappola alle IDF.

uccisi tre ostaggi israeliani
Sono stati uccisi tre ostaggi israeliani dalle IDF a Gaza, che commettono un clamoroso equivoco

Da decenni ormai, il territorio palestinese che comprende le antiche regioni di Giudea e Samaria e una parte della Galilea vive un’occupazione da parte delle truppe di Tel Aviv. Centinaia di insediamenti di coloni israeliani (dichiarati illegali anche dallo stesso ONU) continuano ad espandersi, rubando terra ai residenti palestinesi che diventano così profughi.

Logicamente il legittimo risentimento delle popolazioni spinge sempre più persone, soprattutto  i giovani senza una prospettiva di futuro, a sposare la jihad violenta ed a consegnarsi anima e corpo nell’abbraccio mortale del fondamentalismo  islamico targato Hamas e il resto della galassia delle organizzazioni ad essa federate.

uccisi tre ostaggi israeliani
uccisi tre ostaggi israeliani per sbaglio dalle IDF. E se li avesse liberati apposta Hamas per tendere un tranello?

Da quando è finito il cessate il fuoco e con esso lo scambio quotidiano di prigionieri, nessun ostaggio è stato più trovato vivo. Interessante notare come i tre prima di essere uccisi fossero nel settore Nord di Gaza, quindi isolati dal settore Sud dove si dice si siano nascosti i leader di Hamas, e lontani da dove sono avvenute tutte le liberazioni finora. L’episodio ha provocato una manifestazione di protesta a Tel Aviv, dove alcune centinaia di persone hanno chiesto l’immediata riapertura del negoziato sugli ostaggi.

E proprio sulla questione ostaggi e tregua, in queste ore a Oslo si sono incontrati rappresentanti del Mossad e del Qatar. Come segnala il quotidiano statunitense Wall Street Journal, le trattative, seppur molto difficili in un contesto di recrudescenza delle violenze, restano aperte e i delegati israeliani potrebbero incontrare anche i loro omonimi dell’Egitto.

Uccisi tre ostaggi israeliani, Sullivan a Ramallah suggerisce più poteri all’Autorità palestinese

Sul fronte diplomatico, dopo avere incontrato i leader politici israeliani, il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan si è andato a Ramallah per incontrare il capo dell’Autorità palestinese (Anp) Abu Mazen. Sullivan ribadisce la soluzione sponsorizzata dall’Amministrazione Biden per il dopoguerra a Gaza.

uccisi tre ostaggi israeliani
Uccisi tre ostaggi israeliani per sbaglio. E Sullivan per gli USA suggerisce più poteri all’Anp per arginare Hamas. no secco di Netanyahu

Oltre alla necessità di creare Due Stati che convivano in perfetta sintonia l’uno con l’altro, la proposta di Washington è quella di dare un rinnovamento ampio all’Anp con un allargamento del potere dell’Autorità anche alla Striscia. Questa soluzione per il futuro ovviamente non piace al governo israeliano.

A riguardo, Benjamin Netanyahu è stato chiaro: non esisterà nessuno Stato Palestinese finché egli sarà Primo ministro d’Israele. Anzi, alcuni deputati alla Knesset hanno rivelato che egli ha avuto da emissari del Mossad in Cisgiordania un piano di emergenza in caso che le forze di sicurezza dell’Anp si uniscano ai miliziani di Hamas e facciano una “manovra a tenaglia” per  invadere Israele.

Conclusioni a Gaza sono stati uccisi tre ostaggi israeliani per sbaglio dalle IDF

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